Erano esausti.

Il tour li aveva portati in giro per il mondo l'intera estate: America, Europa, Giappone...

Ma erano stanchi, fisicamente e mentalmente.
Non era più come una volta, mancava loro la forza per continuare; questo tipo di vita ormai li sfiancava.
Sempre così frenetica, piena di impegni; la mancanza della famiglia, poi, si faceva sentire.

Dopo 2-3 ore di concerto crollavano; soprattutto Billie Joe, che faceva il grosso del lavoro.
Coinvolgere una folla di persone, cantare, parlare, muoversi... tutto ciò metteva a dura prova il fisico non più così giovane del cantante.
Anche Mike e Trè stentavano a reggere lo stress e i dolori provati dopo ogni esibizione.

Non potevano continuare così, sapevano di non potercela fare.

Avevano discusso a lungo se sciogliere o meno la band, e sembravano propensi a farlo; dopotutto il successo c'era stato e avevano migliaia di fans che non li avrebbero dimenticati.

Ma come aveva giustamente osservato Mike, d'altronde era lui il più riflessivo del gruppo, la loro fama li avrebbe tormentati ancora per svariati anni.
Sarebbero stati sommersi di critiche e presi d'assalto dai giornalisti, che avrebbero scritto storie inverosimili sul loro scioglimento.

No, questa prospettiva era ancora peggio di continuare a suonare.

Erano ad un bivio: portare avanti la band, ma prima o poi crollare, oppure sciogliersi e subire il caos mediatico che ne sarebbe seguito.

C'era però un'ultima soluzione, la più drastica: farla finita una volta per tutte.

Si guardarono senza parlare; ognuno aveva intuito che era la cosa migliore.

Un ultimo abbraccio prima di andare.

Billie Joe puntò una pistola contro Trè. Trè la puntò a Mike. E Mike la puntò a Billie Joe.

Fu un attimo.

Premettero il grilletto.