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Autore: JackPortiero    19/03/2012    1 recensioni
Fic REVISIONATA in data 27/10/2023. E se TOBI IS HINATA? - by JackPortiero, l'ideatore della pazza teoria. QUARTA SAGA. Siamo sotto Izanagi. Ma in questa Illusione/Sogno di Tobi, che altri non è che Hinata dalla vera realtà, tutto finora va come era andato nella vera realtà. Per ora, quindi, la FIC è una pucciosissima NaruHina, Naruto e Hinata sono due bambini che si sperano amici, due anime legate dal filo rosso del destino. Anzi, il filo rosso del chakra di Kyuubi. Perché Hinata, è il Jinchuuriki segreto dello Yin!... E, in quanto jinchuuriki, i due sono dunque tenuti a distanza per esigenze interne e politiche, nonostante soffrano per la loro disperata solitudine, e non sapendo ancora di essere, entrambi, i Jinchuuriki della Volpe a Nove Code. Ma non è, solo questo... chi sono veramente, Naruto e Hinata? qual è il loro destino?... Mentre i due bambini stanno ormai per entrare in Accademia, qualcosa in più verrà svelato e il Novecode farà la sua comparsa a cospetto del padre di Hinata, per svelare chi è veramente sua Figlia, e l'antico Legeme di "fratellanza spirituale", che lega tra di loro Hinata e Naruto.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hagoromo Otsutsuki, Hiashi Hyuuga, Hinata Hyuuga, Kurama, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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- Questa storia fa parte della serie 'AMORE IN CODICE'
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AVVISO AI LETTORI: ai fini di una completa e maggiore comprensione delle vicende narrate in "Amore in codice 4", è consigliabile aver letto le saghe precedenti.

I fatti iniziano a svolgersi poco dopo che Kurama e la piccola Hinata han stretto amicizia. (ma la bambina è di nuovo sola, il Bijuu non vuole essere più disturbato)
La Hyuga ha ormai 9 anni e mezzo abbondanti, e va per i 10. Per lei e Naruto mancano solo un paio di settimane all'inizio del primo anno di Accademia!

 
 
TRE PASSAGGI che comunque è bene ricordare, ed ALCUNE CONSIDERAZIONI (...ma se avete tutto chiaro o non avete voglia, passate pure al capitolo...)

- La piccola Hinata sognava come Naruto di diventare Hokage, ma verge questo Sogno a confermarsi come la degna erede del suo Clan.
Il padre infatti le spiegò la sua enorme fortuna, viste le catene della casata cadetta. Il suo ruolo privilegiato è quanto di più nobile e simile al titolo di Hokage, che è una posizione di potere alla quale gli Hyuga non aspirano mai per rassicurare la popolazione, in quanto già portatori di potenti abilità innate che sono sinonimo di guerra.

Naruto è il Jinchuuriki dello Yang di Kyuubi. Mentre Hinata è il Jinchuuriki segreto dello Yin.
Nel caso di Hinata, è un segreto davvero ben taciuto dagli abitanti del Villaggio, che si guardano bene dall'offendere l'onorevole clan Hyuga. Infatti... non lo sappiamo nemmeno noi lettori! XD


- Il futuro di Hinata, è quello di un MATRIMONIO COMBINATO con il futuro Hokage.
- Non avendo la casata principale eredi maschi, allo scopo di preservare l'innata del più nobile clan della Foglia, la regola prevedchla primogenita, in età da marito, sposi nientemeno che l'Hokage. Ed in caso questi fosse già sposato, lascerebbe il titolo a uno nuovo, scelto all'occorrenza anche qualora non si trattasse del ninja più forte del Villaggio. Si tratterebbe, così, di una sorta di "governo tecnico".

Un simile scenario comporta delle evidenti conseguenze. Non solo Naruto e Hinata vengono visti di cattivo occhio in quanto Jinchuuriki... Ma non verrebbe mai neanche lontanamente accettato che le due metà della Volpe possano interagire o intrattenere un legame confidenziale. Figuriamoci sposarsi, cosa che per il superstizioso popolo significherebbe riunire a far rinascere il mostruoso Kyuubi, e per il clan Hyuga buttare al mare secoli di sacrifici.
E' sempre bene ricordare la mentalità ancora medievale che (a mio avviso) pervade il manga. La folla sarebbe in grado di prendere i forconi in mano fino ad uccidere, di fronte all'eventualità di un ritorno del Kyuubi o a strane prese di posizione da parte degli Hyuga. Al primo posto tranquillità e tradizione innanzitutto! Quello di Naruto è un mondo instabile e dalla pace precaria, dove si genera preventivamente conflitto per paura del conflitto.

Tutto questo lo sto dicendo per arrivare a ricordarvi l'episodio al momento cardine di tutta la FF.
Quello in cui la piccola Hinata, temendo per la vita di Naruto, grida disperata davanti a tutti che l'Uzumaki sarebbe diventato Hokage, proprio nel momento in cui tutti si aspettavano che il bambino fosse punito dal Sandaime.

Lì, succede il putiferio! La bambina-volpe, la quale dovrà sposare il futuro Hokage, urla che l'Hokage sarà nientemeno che l'altra metà di Kyuubi, Naruto, il quale poco prima aveva minacciato che tutti si sarebbero pentiti per come veniva trattato...
Ma questo è chiaramente il Novecode che muove guerra! La folla impazzisce, e carica... Non vede più due bambini che cercano uno straccio di Legame, ma il mostro della volpe che ha ucciso i loro cari che vuole rinascere, e tornare a devastarli.
E Naruto, vedendo attaccata l'amica che l'ha difeso e che gli ha appena dato in prestito il suo Sogno, a momenti scatena la Volpe. Solo l'intervento di Hiashi Hyuga e il provvidenziale sangue freddo del Terzo Hiruzen, sbrogliano la situazione.

- In tutto questo, per concludere... è bene ricordare che Danzo è sempre dietro le quinte che aspetta il pretesto giusto per un colpo di stato. E per mettere le mani sul Kyuubi e sul Byakugan.
- E che la casata cadetta fa enormi pressioni affinché la piccola Hinata venga diseredata per aver mostrato la sua inadeguatezza. Sebbene in realtà sia mossa solo dall'Odio nei confronti della principale.

E' tutto... Buona lettura. Dopo tutta questa pappardella, il primo capitolo cerca di essere breve e gradevole, di transizione e di riaggancio. Il bello verrà dal secondo!











EROE E SALVEZZA
 


In cerca di una Salvezza di nome Hinata...



*****




Il piccolo Naruto Uzumaki aveva stabilito di fare sul serio. Dopo la figuraccia rimediata un paio di giorni prima di fronte a lei, non poteva più starsene con le mani in mano.(1)
E poi
, ormai mancava talmente poco, all'inizio delle lezioni in Accademia. E non intendeva proprio entrarvi a forza, come una feccia buona a nulla.

Inoltre, sebbene il suo volersi diplomare ninja fosse proponimento recente, d'altro canto si sarebbe confrontato con matricole da sempre ben indirizzate nella via dello shinobi, per via del clan d'appartenenza, o dai genitori.
(( 
e quanto era normale che lui, orfano senza nome, da lì a poco si sarebbe trovato anni luce indietro rispetto a chiunque altro!? ))

Doveva, dunque, imparare alla perfezione almeno una tecnica, e mostrare fin da subito il proprio talento, poiché comprendeva già bene come fosse fondamentale la prima impressione.

Ma a chi poteva supplicare, di insegnargli qualcosa? A nessuno, ovviamente. Dato che non vi era alcuno che intendesse stargli dietro (e Naruto non voleva certo disturbare il Vecchio per i suoi problemi...).

Per cui... non gli restava altra scelta che comportarsi da vero ninja! Indagare, reperire informazioni e scoprirle da solo, le tecniche! E le regole, e quant'altro...
E fu galvanizzato nel comprendere con immediatezza il funzionamento dei sigilli da un punto di vista prettamente teorico, osservando qualche suo coetaneo.
In pratica, bisognava imporre le mani in gesti preordinati e memorizzati, nella maniera più veloce possibile, sfruttando bene le proprie energie.
Gli pareva semplice, una questione di puro allenamento ed esperienza. Chissà se c'era veramente bisogno di un'Accademia, per imparare a essere uno shinobi!

E fece sua subito una tecnica, il Bunshin no Jutsu. E puntò tutto su perfezionare quella. Perché anche se come inizio gli riusciva male, ormai l'aveva appresa e l'avrebbe sicuramente padroneggiata.

Tuttavia... si scontrò presto con una dura e incomprensibile realtà: che per quanto si esercitasse nell'eseguirla, il risultato era sempre lo stesso. Pessimo, per via del conflitto di chakra con il Kyuubi dentro di sé, che Naruto ignorava. Passarono vanamente due settimane. Il biondino non si dava pace, ma iniziò a mettere seriamente in discussione le sue attuali capacità. Senza però disperare su quelle future.


(.....)



"Non hai toccato ancora nulla. Cosa c'è che non va stasera, ragazzo?" - domandò in uno di quei giorni Teuchi, del chiosco Ramen Ichiraku.
L'Uzumaki, dopo un po' prese serioso la parola per porre una questione: "Posso farle una domanda, signore?"
Il ristoratore ovviamente rispose che poteva benissimo.

"Come mai... siete così gentile con me, anche se non posso mai pagarla?"
"Non ci pensare..." - s'affrettò l'uomo, e pensando di rendere allegro il bambino, aggiunse - "...mi restituirai i soldi quando sarai Hokage!"

"Ma lei... davvero crede che potrò mai diventare Hokage!?" - s'informò vagamente, ma un po' speranzoso l'Uzumaki.


Teuchi non rispose nulla.


(.....)



Anche il Sandaime, che periodicamente gli faceva visita, non lasciò intendere nulla di buono a quella esplicita domanda. Nessuno, quindi, se la sentiva di scommettere sulla sua Salvezza.
Nemmeno le due/tre persone che lo trattavano con un minimo di riguardo. Nessuno, a parte forse la bella bambina che gli aveva suggerito questo Sogno.(2)

Non poteva sapere, però, se la coetanea che lo chiamava per nome avesse ancora vivo il suo ricordo. Né se questi fosse un buon ricordo, dato che dal suo punto di vista temeva di averla sempre terrotizzata o esserle parso un debole. Ma, d'altra parte, anche la piccola Hinata aveva simili perplessità, e si chiedeva se non gli fosse sembrata un'altezzosa, una ragazza strana e un po' cattiva.(3)

Fu un duro colpo per entrambi, quando si incrociarono a brevissima distanza senza nemmeno potersi salutar
e.
Accadde così... che in una via abbastanza stretta e affollata, sbucato da un angolo il piccolo Naruto, Ko reputò cosa poco onorevole e troppo plateale che si dovesse cambiare all'improvviso percorso, solo e unicamente per la presenza del ragazzino. E preferì quindi passargli ad un metro di distanza, mentre teneva ben stretta per mano la piccola Hinata.

Entrambi i bambini, poveretti, avevano avuto dei precisi ordini: stare alla larga l'uno dall'altro. E ovviamente non potevano immaginare che ad entrambi fosse stato impartito questo stesso divieto.
E così, presi alla sprovvista, si guardarono per un attimo solo, distogliendo velocemente gli occhi. Non capendoci nulla. Non potendo che riformulare negativamente, l'accaduto, tra mille accentuati dubbi.

Forse... sarebbe stato davvero meglio stare alla larga, che passarsi così anonimamente di fianco, senza riuscire a scambiarsi il minimo cenno di un sorriso.


(.....)



Hinata pianse a dirotto quella sera. Si sentiva una buona a nulla.

Arrivava sempre stanca e abbattuta, a fine giornata. Non aveva più alcun modo di volare con la fantasia.
Il Clan la disprezzava, e voleva sbarazzarsi di lei. Il padre pareva guardarla sempre con disappunto.
La madre era morta, non c'era più. La sorellina, che aveva tradito e con la quale di recente era costretta ad allenarsi e scontrarsi, la guardava con odio crescente.(4)

Con Kurama e Naruto, Hinata non poteva confidarsi, non poteva cercarli e la colpa era la sua. Probabilmente li aveva abbandonati a loro stessi.
Che cosa le restava? Tranne la Commiserazione e il senso di colpa?

Stava per disperare. Avrebbe potuto prendere facilmente la strada sbagliata. Le serviva al più presto un miracolo... un Eroe che la salvasse.




 
*****




...in cerca di un Eroe di nome Naruto.









-------------------------

(1) - E' la "figuraccia" del cap. 9 della saga precedente ("Che cos'è un Kyuubi?"), nonché un riferimento all'opera originale. Naruto venne spintonato a terra da un adulto in mezzo alla folla, dopo esser stato chiamato "dannato Kyuubi".

(2) - Si tratta anche in questo caso di un episodio cardine della Saga, quello in cui Hinata grida a tutti che Naruto sarebbe diventato Hokage. Il biondino ci crede sul serio!

(3) - E' un fatto che nella FF, ogni volta che Naruto e Hinata hanno a che fare, passano dei brutti quarti d'ora e hanno di che soffrire. Il loro timore, ormai, è quello di essere la causa dei problemi dell'altro, un pericolo. E di essere mal visti persino da chi poteva essere un pericolo il proprio unico amico. E' da ricordare che sono stati due adulti, il Terzo e Hiashi, con i loro discorsi, a portare i due bambini a certe conclusioni.

(4) - E' il silenzioso percorso d'odio di Hanabi, da quando Hiashi costrinse Hinata a dirle che non doveva mai più cercarla, perché da quel momento sarebbero state nemiche per essere la preferita di papà.
  
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