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Autore: Fog_    19/03/2012    2 recensioni
Carlotta, 15 anni, occhi castani. Una ragazza comune con una fervida immaginazione e irrealizzabili sogni nel cassetto.
Elisa, 15 anni, occhi verdi. Immatura più di quanto doveva e magicamente ottimista.
Come incontrare l'amore?
Scontrarsi? Già visto; Hobby in comune? Già sentito. No, Danny aveva quasi investito Carlotta e non le aveva neanche chiesto scusa; Mattia aveva salvato la vita ad Elisa e con un "attenta" era entrato nella sua vita.
Le due ragazze si sono date 100 giorni, 100 giorni per conoscere e conquistare quei due ragazzi che hai loro occhi sembravano perfetti.
Storia a quattro mani di Eih Mondo e If_you_Believe
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I still remember the day I met you...




 

Carlotta.
«Carlotta, ti prego, rallenta» le grida di Paola sono lontane e parzialmente coperte dai battiti frenetici del mio cuore. Non rallento, se perdessi il passo non riuscirei a riprendere la corsa. E questo non va bene.
Guardo l’orologio, sono quasi le 18. Dobbiamo sbrigarci.
I nostri amici ci stanno aspettando da più di mezzora, da quando li ho chiamati dicendo “siamo quasi arrivate” ed invece eravamo dall’altra parte della città.
Una folata di vendo mi colpisce il viso, la ringrazio perché mi spazza via i capelli dal volto. Rabbrividisco, ma più corro e più capisco che non è per quel leggero venticello. Non so, è una sensazione strana … ho un formicolio alla base del collo e improvvisamente sento un buco nello stomaco. Vorrei potermi spiegare cosa mi sta succedendo, ma non ne ho idea.
«Caro, fermati» quando la supplica di Paola giunge ovattata alle mie orecchie decido di accontentarla. Mi appoggio ad un palo e mi poso una mano sulla pancia, respirando affannosamente. La sensazione di prima continua, è come se avessi i sensi all’erta, pronti a scattare al minimo pericolo. Si, ma che pericolo?
Il rumore dei passi della mia amica si fa più vicino e, dopo un’altra occhiata all’orologio, decido di mettere da parte quel presentimento. Siamo troppo in ritardo.
«CARO» scendo dal marciapiede e faccio per attraversare, ma il grido di Paola mi blocca. Mi volto verso di lei e noto la sua espressione spaventata, anzi, terrorizzata. Ha  ripreso a correre.
Il resto accade in una manciata di secondi. Il rombo di un motore attira la mia attenzione, viene dalla mia sinistra. Mi giro tanto abbastanza da notare che sono in mezzo alla strada, una strada deserta, tranne per una luce che sembra venire verso di me.
È questione di attimi, una corrente di vento mi investe, ma stavolta non mi aiuta, anzi, mi scompiglia i capelli tanto da annullarmi quasi del tutto la visuale. I miei riflessi non sono pronti e la luce è troppo veloce, chiudo gli occhi e aspetto il peggio, per un secondo credo davvero che questa possa essere la fine.
L’unica cosa che sento, però, è una leggera pressione all’esterno del piede sinistro, poi il rombo del motore cessa. Spalanco gli occhi e la prima cosa che vedo è uno scooter nero a qualche centimetro da me, poi un paio di occhi verdi che mi fissano.
«O mio Dio, Carlotta» le braccia di Paola sono presto sulle mie spalle, ma quasi non le sento. Sono stordita, il cuore sembra volermi uscire dal petto, ma continuo a guardare lui. Il ragazzo sul motore. Non mi chiede scusa, non parla, non si muove, per un attimo non sembra neanche respirare, mi guarda e basta.
«Danny muoviti, parcheggia» la voce proviene da un ragazzo che spunta da dietro la schiena di “Danny”.
Lui scuote la testa, come per risvegliarsi da un sogno, i capelli castani gli cadono sugli occhi e penso che sia il ragazzo più bello che io abbia mai visto.
Paola mi trascina via, costringendomi a distogliere lo sguardo, ma non riesco a camminare. Ho le gambe molli, sarà stato lo spavento.
Il cellulare della mia amica squilla, dice che sono gli altri, quelli che ci stanno aspettando, ma non risponde. Riusciamo in qualche modo ad attraversare e mi appoggio alla vetrina di un negozio, poi prendo un respiro profondo.
«Che stronzo quello, non ti ha neanche chiesto scusa» borbotta Paola ed io le rispondo «si, che stronzo», ma non lo penso davvero. Piuttosto torno a guardare il luogo del nostro “quasi incidente” e lui è ancora lì. Il suo amico è sceso dal motore, lui si sta togliendo il casco. E sta guardando me. Si, proprio me, non c’è nessun altro per strada. Il mio cuore perde un colpo, se fossi una di quelle ragazze sguaiate sarei già andata da lui a presentarmi, ma non lo sono. Sento che dovrei fare qualcosa, che questa è l’occasione della mia vita, eppure resto lì, non ho abbastanza coraggio.
Danny ripete il mio cervello, o magari il mio cuore. Sono sicura che è un nome che non dimenticherò facilmente.
 

Un anno dopo 

Giorno: 0




Elisa
Ha ragione mia madre, vado a scuola solo per riscaldare la sedia, e sinceramente non mi dispiace.
So che può sembrare scontato ma in questo momento l’unico suono che voglio sentire è la tua voce, la tua voce che mi sussurra “Ti amo”, AHAH ma dai, scherzo.
Aspetto solo quel maledetto DRIN, chiudo gli occhi e dopo quello che mi sembra un tempo infinito ecco che arriva.
Ci precipitiamo come cavallette verso il portone che ai nostri occhi sembra l’entrata in paradiso, o meglio l’unica via di uscita dall’inferno.
«Si,Carlotta, non ti ho detto che a mia nonna è morto il cane?» Sono davvero brava nel trovare scuse, devo ammetterlo.
Carlotta è la mia migliore amica, capelli castani, occhi nocciola, curve al punto giusto e fantasticamente scema - con affetto, eh - visto che ha creduto alla storia del cane (Tutti usano della morte del cane).
Vi starete chiedendo per quale motivo abbia appena scaricato la mia migliore amica.
PER AMORE SI PUO’ FARE TUTTO, BEH, NON TUTTO, MA QUASI.
L’amore per me ha un nome, è quel nome è Mattia, il bello impossibile, il quale posso vedere solo ad una determinata ora in un certo posto, e quel momento sta arrivando. Devo sbrigarmi.
«Giuro che devo andare! Mi faccio sentire!» Dico a Caro e mi allontano frettolosamente verso il “CERTO POSTO”.

Eccolo, Mattia è lì che chiacchiera tranquillo con un suo amico, i capelli biondi sono scompigliati dal vento e il suo viso è radioso. Dio mio, quanto può essere frustrante dipendente dal sorriso di una persona?
Mi illumina la giornata, che ci posso fare, è davv….
«Ma che cos..? CARLOTTA!»
 

Carlotta.
Elisa mi ha scaricato con la scusa della morte del cane. Che poi, sua nonna neanche ce l’ha un cane!
Non importa, mi aggiusto la tracolla e inforco gli occhiali da sole non appena varco il portone di scuola, quel venticello fresco e i primi timidi raggi di sole della primavera sanno di libertà. Cammino senza una meta precisa mentre faccio il punto della situazione. Non ho voglia di tornare a casa, è una giornata troppo bella per chiudersi tra quattro mura, e non ho neanche voglia di gironzolare da sola per la città. Ripensandoci, c’è solo una cosa che  mi andrebbe di fare. Controllo l’orologio, spero di essere ancora in tempo.
Cammino a passo svelto lungo le stradine assolate del centro della mia città con un solo pensiero in testa, lui. Mi sento una stupida ragazzina innamorata – se di amore si può parlare- mentre il mio cuore fa i salti di gioia solo sapendo che, se sono fortunata, oggi lo vedrò, ma che ci posso fare? That’s amore.
Supero il ponte che attraversa la stazione e con il fiatone raggiungo una piccola isola pedonale. Si, lui è lì.
Un sorriso idiota mi si dipinge sul volto e il mio cuore fa una capriola, è più stupido di me.
Danny è appoggiato al palo del semaforo, veste il suo più bel sorriso mentre chiacchiera con un suo amico e anche da quella distanza riesco a vedere i suoi luminosi occhi verdi. Faccio per avvicinarmi, attraverserò con lui come tutte le volte, silenziosa. A me basta stargli vicina.
«Ma che cos…?CARLOTTA!» la voce di Elisa mi fa sobbalzare e quasi incespico davanti a Danny.
Cosa diavolo ci fa lì Elisa?

Note Autore:
Salve gente! Qui Eih Mondo e If_You_Believe con la loro prima storia a quattro mani!
Vorrei iniziare col dire che si, questi avvenimenti sono reali e sono tratti da una storia vera, dalla nostra storia. Ne abbiamo combinate così tante che abbiamo pensato di scriverle e no, se siete qui convinte che le due protagoniste conosceranno i due ragazzi nel secondo o terzo capitolo vi sbagliate di grosso...Ok, con questo non voglio intimorirvi, eh ahahah :)
Eih mondo scriverà le parti di Elisa, io quelle di Carlotta. Non vediamo l'ora di vedere cosa ne pensate, se vi piace, vi ispira o semplicemente vi abbiamo incuriosite lasciate un segno del vostro passaggio, farete felici due giovani "scrittrici" incomprese ahahah.
Speriamo di sentirvi presto, alla prossima!
                                      Le due autrici xx

   
 
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