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Autore: ISI    20/03/2012    2 recensioni
"Beethoven.
La nona sinfonia del grande Ludovico Van esplode nelle casse del dolby surround come un orgasmo e grandiosa si spande nell'aria: miliardi di schegge di vetro dilaniano la carne aprendosi come proiettili una via palpitante dall'epidermide al miocardio, dal miocardio al sistema nervoso. [...] Adrenalina, adrenalina dovunque: occhi spalancati, pupille dilatate, muscoli contratti, nocche bianche, dita artigliate al velluto rosso della poltrona, respiro crocefisso in gola, leggero e diffuso tremore euforico, nonché carotide ad un passo dalla detonazione."
Arancia meccanica docet... Al limite del cross-over...
Special thanks to: Lothlorien3! (I love you, baby).
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jim Moriarty
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Violence Art – A Clockwork Moriarty




Autore:ISI

Personaggi: Moriarty, Moran e... Alex!?
Rating: Arancione... Qualche parolina colorita qua e là, ma niente di che...Comunque, se reputate che non dovesse andare bene sarò prontissima a cambiare rating...
Genere: Slice of life (?) e... bo,fate voi, mi rimetto alla vostra clemenza...
Summary: Moriarty che si flippa pesantemente con Arancia Meccanica e Moran che non perde l'occasione di mettergli la mano sulla coscia... Come lo capisco! Marpione!

Beta: quella santa donna di Lothlorien3 altresì detta Signor Spock... Logical... Sempre sia lodata

Note aggiuntive: Se non vi è piaciuto Arancia meccanica o non lo avete ancora visto e non volete farvelo spoilerare tutto, allora, andate oltre!

P.S.: abbiate la bontà di perdonarmi per la spasticità del formato della presentazione lì sopra, ma ho grossi problemi con questo dannato html e con “l'anteprima nel Browser web” del mio pc... Uff!!!



Beethoven.

La nona sinfonia del grande Ludovico Van esplode nelle casse del dolby surround come un orgasmo e grandiosa si spande nell'aria: miliardi di schegge di vetro dilaniano la carne aprendosi come proiettili una via palpitante dall'epidermide al miocardio, dal miocardio al sistema nervoso.

Esterocetori, assoni mielinici, gangli spinali, midollo, bulbo allungato, ponte, mesencefalo, ipotalamo, encefalo e BANG!

Adrenalina, adrenalina dovunque: occhi spalancati, pupille dilatate, muscoli contratti, nocche bianche, dita artigliate al velluto rosso della poltrona, respiro crocefisso in gola, leggero e diffuso tremore euforico, nonché carotide ad un passo dalla detonazione.

Arancia Meccanica è e rimarrà sempre l'antidoto più efficace sperimentato mai contro la noia e Jim Moriarty lo sa meglio di chiunque altro.

Sinceramente, io davvero non capisco che cosa ci sia di tanto bello ed interessante in questo film...” le parole annoiate di uno sbadigliante Sebastian Moran, disteso sulla poltrona accanto alla sua gli arrivano come la punta di un cacciavite nel cervello e per un attimo sulle tempie dell'altro si disegnano i profili di due vasi sanguigni di colpo prossimi al collasso “Insomma, Alex è un dilettante, ammettilo! Non ha uno scopo né, tanto meno, un modus operandi e per di più si porta appresso degli scagnozzi idioti che da bravi traditori lo faranno sbattere dentro... Ammettilo, non è propriamente il massimo, no?”

Moriarty respira.

Inspira ed espira.

Espira ed inspira, lentamente, con calma, cercando di non dare voce a tutta l'irritazione che d'un tratto a quelle chiacchiere sconsiderate gli è montata dentro, ma a giudicare dal fremito incontrollato del suo sopracciglio destro la lotta contro se stesso non deve proprio essere delle più facili.

Schiocca le dita ed il quanto mai innovativo impianto audio-video innanzi a lui manda in pausa la riproduzione del file.

Se l'utero di tua madre non avesse fatto un miracolo dello schizzo di tuo padre a quest'ora ti avrei già fatto dare fuoco. Secondo: Alex non è un dilettante, come tu, ahimè impunemente, ti sei azzardato a definirlo, ma un artista, l'artista della violenza, l'adepto ed unico prescelto di un dio del caos terrificante e mortifero per le ignobili menti dei più, egli è una folle menade nuda invasata da un'ispirazione superiore che trascende quanto di umano e tangibile esista.

Quale modus operandi dovrebbe, o forse meglio potrebbe dunque utilizzare, mh?

A quali umilianti regole dovrebbe piegarsi il suo genio superiore, la sua divina ispirazione di crudeltà se questa stessa travalica l'umanità, le sue infime debolezze, le sue stupide regole?

Alex non segue schemi, né comuni né complessi, la goffa autorità dei deboli lo annoia e le scienze, nessuna esclusa, hanno ai suoi occhi l'immagine di vecchi ottusi sordi e paurosi che si sforzino invano di comprendere la natura delle cose, senza prima avere avuto il coraggio di viverne la selvatichezza, o che, peggio ancora, si affatichino alle soglie del senso dell'Essere più genuino senza prima aver provato la voglia, il desiderio, la furia della tracotanza, senza prima essere involuti allo stato di natura, senza prima aver fatto ritorno a ciò che di più vero mai fummo.

La sua furia, la sua veemenza sono, in questo senso, atti di una purezza terrificante, di una devozione inaudita e nulla, paradossalmente, è più casto della sua tanto amata ultra-violenza o del suo buon vecchio su e giù.

Il suo furore è vergine di regole e sotterfugi, non conosce il disonore di un'imposizione che derivi da labbra e da voce altrui, la sua arte non accetta la mediocrità di una metodologia quando può innalzarsi nella gloria del genio; il suo impeto non muore in un metodo, né cristallizza in un elenco di azioni proibite da un senso della decenza inventato dagli uomini per paura della loro stessa natura: essi la rinnegano timorosi in vista di un inferno diabolico, ma il cammino che da questo li separa e che loro stessi, con le proprie maledette mani, si fanno lastricato di vetri scheggiati, alla fine non è per loro forse più atroce?

Egli non baratta la propria arte per un secondo fine di denaro o di potere, perché ciò che fa lo fa per amor della violenza e di null'altro, poiché null'altro, invero, è più grande di questa, null'altro è meritevole di tanta venerazione, di tanta ossequia.

Egli non si vende: non farti trarre in inganno dalla sua remissività innanzi alla Cura... Accecato dalla noia della prigionia sarebbe pronto a vendere quell'idiota di sua madre pur di uscire, pur di tornare a vedere sulla propria pelle il sole, pur di tornare a sentire il brivido bestiale della sua ferocia.

Egli forse la sottovaluta, sì, questo posso concedertelo, la crede inefficace, pensa che non possa piegare il suo spirito e difatti è così, il suo spirito non muta, l'odio rimane sopito in lui e a dir bene ancor più cresce, cresce come una bestia incattivita, nutrita solo dalla rabbia e dall'irruenza della frustrazione di un essere che non può far altro che rimanere in potenza senza mai raggiungere la perfezione dell'atto, ma benché lo spirito non diserti se stesso, la carne è debole e non ha riparo dallo strazio, non ha salvezza dal martirio...

Quando Alex realizza tutto ciò, dilaniato, scannato dalla gioia di Beethoven, comprende il suo tragico errore e rifiutando di stare senza tuttavia poter essere davvero, giacché egli è solo in virtù della sua violenza, egli è la sua violenza, rifiutando la farsa di una vita abortita nella menzogna eccolo allora accingersi all'atto suo di coraggio e devozione più grande, eccolo infine gettarsi tra le braccia della morte, eccolo dunque, molto più coraggiosamente di tanti altri, mordere la terra nera ed i vetri della finestra sfondata...” nella voce dell'uomo più potente di Londra un fremito di gioia si ode distinto, mentre i suoi occhi, scuri come i veli delle Moire, brillano di una luce selvaggia ed animalesca che Sebastian stesso può osservare ora per la prima volta.

E forse... Se questa sua fede non fosse stata così salda...” azzarda appena quello, accigliato, in un sussurro “Forse...”

Indubbiamente non si sarebbe salvato.” Lo anticipa secco, senza battere ciglio “La sua fede nella violenza è il suo riscatto e la sua resurrezione, la sua guarigione da quella cura ignobile...”

Cade il silenzio e Moriarty continua a fissare lo schermo ad alta risoluzione sul quale il giovane Alex sta volando giù da una finestra come l'angelo che non è e che non sarà mai, mentre Sebastian si alza dalla sua poltrona stiracchiandosi un po', per poi riaccomodarsi, ma questa volta sul bracciolo della poltrona del suo capo.

Scommetto che ti piacerebbe...” gli sussurra quindi all'orecchio il suo drugo, con la destra che lenta scivola sulla coscia “Poter essere come Alex, intendo... poter vivere nella violenza e per la violenza soltanto, senza dover star dietro ad un qualche secondo fine, senza dover badare ad un piantagrane chicchessia o peggio ancora ad un manipolo di piantagrane... poter prendere a calci un barbone per il solo gusto di farlo e magari...”

E magari poter ascoltare il grande Ludovico Van per tutto il giorno!” lo interrompe di nuovo, di colpo, in volto un'espressione estasiata, un sorriso diabolico ed assieme allucinato, neanche si fosse appena goduto davvero un bel bicchiere di lattepiù “Il giorno in cui avrò eliminato l'inutile feccia che instancabile mi assilla, il giorno in cui sarò riuscito a sfamare ogni mia voglia, ogni mio capricco, allora mi vedrai morire e dopo tre giorni resuscitare travalicando la soglia amara della morte e del sepolcro come un nuovo Moriarty, come un Clockwork Moriarty e per allora, vecchio mio, tieniti pronto perché, te lo assicuro, ci sarà da divertirsi...”



Note:

1 Il modo in cui, Alex, il protagonista di Arancia Meccanica, nella versione italiana, chiama Beethoven.

2 e 3 Termini ripresi direttamente dal modo di parlare del protagonista

4 Si riferisce alla cura cui viene sottoposto Alex in carcere e per la quale si offre volontario non tanto per spirito di sacrificio o perchè voglia davvero diventare buono, ma solo ed esclusivamente per poter uscire di galera.

5 Nome con il quale viene indicato lo scagnozzo nello stesso lungometraggio.

6 Latte corretto con qualche droguccia mescalina come viene servito al Korova Milk Bar, il ritrovo abituale di Alex e dei suoi drughi.



Spero di non avervi annoiato troppo...

ISI.

  
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