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Autore: Stregatta    20/03/2012    1 recensioni
Sono come la sua chitarra.
{The Kills. Alison Mosshart, il matrimonio del suo migliore amico ed un gesto a dir poco avventato.}
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutte, sono una persona non del tutto fuori da un brutto attacco di blocco della scribacchina che sta cercando, a piccoli passi, di ritornare ad un ritmo regolare di scribacchiatura. *sospira*
Questa fic, appunto, è un piccolo passo (probabilmente falso, but still) ispirato al video di The Last Goodbye: quando lo vidi per la prima volta, mi venne l’idea di una Alison abbacchiata perché Jamie si sposa il giorno dopo e di lui che tenta, inutilmente, di rallegrarla portandola ad una di quelle cabine per le fototessera e facendo gli scemi assieme proprio come due veri amiconi di lunga data. The thing is, Alison non nutre sentimenti fraterni verso Jamie e va tutto storto perché lei fa qualcosa di molto infantile come, well, baciare il promesso sposo di Kate Moss ed esserne eminentemente soddisfatta (la qual cosa non è bella e va pure a cozzare con il messaggio della canzone, lo saccio). :3
Insomma, ho romanzato molto e scritto poco - passi piccoli... Well, almeno sono passi. XD

Non è calunnia, è solo fangirling gratuito (nel senso che nun me pagano pe' scrive): non conosco i Kills e non scrivo per conto loro - scrivo per conto mio. :3




The Last Goodbye

Sono come la sua chitarra.
Jamie mi conosce a memoria: sa che, per esempio, stringermi il collo così, come sempre, come fa solo lui produrrà una certa nota e spera sia migliore delle precedenti - di quando mi ha abbracciato le spalle da dietro, mi ha tirato i capelli e mi ha stretto le guance con una mano per costringermi a fare la faccia da pesce.
Oggi però non funziona, sono scordata - lui sa anche questo e mi suona con foga inutile, perché emetterò sempre i soliti due accordi che non sono quelli che cerca di tirarmi fuori: inoltre, questo suo tentativo malcelato di tirarmi su di morale sa troppo di esercizio di stile, è il virtuosismo inutile e lezioso di un ottimo esecutore che suoni un determinato strumento da molto tempo senza ricordarsi degli inizi da dilettante, quando lo strumento era tutto da scoprire ed ogni nota ben eseguita un piccolo miracolo.
Adesso tutto ciò che riesce a ricavare sono accordi brevi e sgradevoli - come un bacio al tuo migliore amico il giorno prima che si sposi con una quotatissima e chiacchieratissima top model.
Che diamine, non riesco a pentirmene.
   
 
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