1 – Rosso –
Bellatrix/Lily
«Apri gli occhi»
sussurrò morbida Bellatrix sulla guancia di
Lily Evans, mentre le percorreva languida il fianco sinistro con la
punta della
bacchetta. «Guardali, laggiù, che si affannano
come formiche…» continuò, spostandosi
sulle labbra della Sanguesporco, «Che si Maledicono,
feriscono e uccidono a
vicenda…»
La spinse a terra, senza incontrare alcuna
resistenza. Lily
sospirò di desiderio, totalmente dimentica del fatto che
fossero sulla
balconata di villa Lestrange, e che lei stessa e suo marito fossero tra
i
membri dell’Ordine che l’avevano attaccata.
«Guarda quanto sangue
rosso» concluse Bellatrix, facendole Evanescere con
ira gli aderenti
indumenti Babbani. «E ora dimenticalo.»
Ordinò, calando la bocca sul sesso dell’altra,
fissandola con sguardo famelico.
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2 – Arancione
– Harry/Ron
«Svegliati!»
Harry aprì gli occhi e rimase
accecato dalla luce arancione del
sole, che si rifletteva sui poster dei Chudley Cannons che tappezzavano
la
camera.
«Devi assolutamente cambiare
arredamento, o mi si rovinerà
la vista,» mugugnò, con la voce impastata di
sonno. Le ultime parole sfumarono
in un mormorio, e gli occhi gli si richiusero.
Ronald lo scoprì brutalmente.
Harry aprì gli occhi e lo vide
a fissarlo con un cipiglio così simile a quello di Molly che
non potè far altro
che alzarsi.
«Dirò a Kingsley che
il capo dell’Ufficio Auror maltratta i
dipendenti,» brontolò.
Ron lo zittì baciandolo.
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3
– Giallo – Ginny/Luna
«Sei
splendida, Luna,» mormorò
Ginny alla giovane seduta accanto a lei.
«E’
stato mio padre a convincermi
a vestirmi così... Secondo lui ai matrimoni bisogna
indossare i colori del sole»
spiegò, fissandola con i suoi enormi occhi chiari e
sorseggiando un bicchiere
di champagne.
La rossa
posò la sua mano su
quella dell’amica. «Non mi hai sentito: non
è splendido il vestito, sei
splendida tu.»
Luna
replicò con fare sognante: «Non
dovresti farmi così tanti complimenti, o
m’innamorerò di te. Tu non vuoi che
succeda, vero? Nessuno vuole essere amato da Lunatica.»
«Devo
essere io quel Nessuno,
allora,» sussurrò Ginny.
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4
– Verde – Severus/Harry
Aveva
sempre saputo che il verde
era il suo colore.
Lo aveva
creduto quando i suoi
genitori litigavano, e lui sognava una stanza piena di stendardi di
Serpeverde,
la casata che lo avrebbe accolto. Lo aveva saputo guardando negli occhi
la
bambina (poi ragazza, poi donna) che aveva amato prima ancora di sapere
cosa
fosse l’amore Ne aveva ricevuto conferma quando aveva rivisto
quegli occhi nel
giovane uomo che era la prova vivente del rifiuto di Lily, ma che lo
aveva
convinto dell’esistenza del destino.
Se Lily
non avesse sposato James,
Harry non sarebbe nato, e non avrebbe potuto amarlo.
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5 – Blu –
Astoria/Pansy
Un gemito di frustrazione giunse, dal
dormitorio femminile
del quarto anno, alle orecchie del Prefetto Parkinson. Astoria
Greengrass, in
piedi davanti allo specchio, cercava invano di allacciarsi
l’abito blu che
avrebbe indossato quella sera alla festa del Lumaclub.
Pansy entrò, e, senza proferire
verbo, con le sue dita
gelide annodò i nastrini del vestito, che lasciava la
candida schiena della
fanciulla totalmente scoperta.
Astoria sospirò, reclinando il
collo come per offrirlo
all’altra, che vi posò le labbra, sussurrando:
«E’ decisamente il tuo colore…
Però ti preferisco senza.»
«Dopo la festa potrai
togliermelo, se vuoi» mormorò Astoria,
prima di baciarla dolcemente.
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6 – Indaco –
Albus Severus/Scorpius
Scorpius sorrideva deliziato di fronte ai
rubinetti della
vasca da bagno dei Prefetti. Aveva decisamente trovato il suo
preferito, d’oro
massiccio, dal quale usciva un getto d’acqua color indaco,
che si infrangeva
nella vasca solo dopo tre rimbalzi.
Alcune gocce d’acqua colorata si
erano posate sulla sua
pelle eburnea, e il contrasto incantava Albus, che gli
accarezzò la schiena
liscia e perfetta.
Scorpius si voltò verso di lui
con uno scatto sinuoso, e lo
spinse sul bordo della vasca, chinandosi tra le sue gambe, mentre lo
fissava
negli occhi, con quell’espressione maliziosa che prima o poi
gli avrebbe
causato un’infarto.
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7 – Violetto
– Fleur/Tonks
Fleur aveva imparato, durante i mesi che
le due avevano
trascorso insieme, a riconoscere tutti gli stati d’animo di Tonks dal colore dei suoi
capelli. Rosa: buonumore.
Rosso: irritazione. Grigio: apatia, malinconia o debolezza.
C’era un colore, tuttavia, che
aveva visto solo nelle foto
in cui lei era con Remus, in atteggiamenti inequivocabili, anche se non
del
tutto espliciti: il violetto, l’eccitazione fisica.
Si chiese se la ragazza stesse bene,
quando la vide con i
capelli di quel colore, davanti a lei, mordersi nervosamente le labbra
e
tentando di apparire sensuale –tentativo inutile, quella
dannatissima donna era
sensuale solo respirando.
100 parole
Note
dell’Autrice
Oggi,
signore e
signori, è un giorno importante: Me Stessa Medesima
è iscritta su questo
archivio da ben due anni! Traguardo irrisorio per alcuni di voi, ma
sono stati
due anni in cui ho provato emozioni forti, grazie alle storie qui
presenti, ho
conosciuto persone importanti, ovvero le loro autrici, ho provato a
scrivere,
poi mollato, poi provato di nuovo, e poi ho deciso che non me ne sarei
mai
andata, perché queste parole di cui il sito è
pieno, queste storie, queste
linee tracciate dalle esistenze di tutti, mi hanno fatto sentire
compresa e
umana.
Grazie,
efp, anche con
tutti i lati negativi che hai (e sono mooooltissimi) sei pur sempre una
casa.
*Car
rilegge le note e
vomita per la melensaggine*
Ok, momento
puccioso
finito. Scusatemi, ogni tanto la me umana riemerge, anche se sto
tentando di
soffocarla con il sarcasmo.
Si ringrazia Algedi per l'assistenza tecnica (è lei che sta postando adesso, dal mio account) e per il supporto psicologico ogni volta che mi accade qualcosa di male, come in questi giorni. Grazie di esistere, tesoro, e di nuovo grazie a efp che ci ha fatte incontrare.