QUANDO AMORE E ODIO VANNO A PARI PASSO

~ Capitolo 1: Cambiamenti ~

"Non tutto é ciò che sembra."

***

Sono qui, in attesa di essere giustiziata.
La folla scalpita, non attende altro che appicchino il fuoco. Urlano "A morte, strega!", mentre io non posso far altro che rimanere immobile ad osservarli.
Come sono arrivata a tutto questo, vi chiederete voi? Penso si sia trattato del destino, che come sempre ha voluto girare le carte in tavola a suo piacimento.
Fino a qualche settimana prima le uniche mie preoccupazioni erano, nel seguente ordine:
a) Riuscire a finire l'anno con dei voti perlomeno decenti
b) Evitare di assumere il colore di un peperone ogni volta che Harry mi sorrideva
c) Non arrabbiarmi con Malfoy che continuava a provocarmi
... credevo sarebbero rimaste le stesse per molto tempo. Mai mi sarei immaginata che in un attimo la mia vita si sarebbe scombussolata così tanto da farmi rivalutare le mie priorità e preoccupazioni. Non solo! Se mi avessero detto che, di lì a poco, sarei stata a STRETTO contatto con un CERTO Serpeverde, avrei cercato - invano - di reprimere dei conati di vomito. Invece...
Beh, andiamo con ordine. Prima che la fine sia vicina, ho tutto il tempo di ripensare a ciò che é stato...

***

Un mese prima

Ginevra Weasley aveva tutta l'intenzione di starsene un po' per i fatti suoi, ma a quanto pare, ancora una volta, il destino le era avverso. Non le bastava essere stata umiliata da Malfoy davanti ad Harry, Ron ed Hermione... no! Ora se lo trovava pure davanti, solo. Inutile dire che anche lei era in completa solitudine e con un umore decisamente pessimo.
- Toh, ma chi si rivede... - esordì una voce strascicata, ormai ben nota. Decise di ignorarla completamente, continuando a camminare con passo spedito. Non poteva permettergli di rovinarle la giornata più di una volta!
- La stracciona... - continuò il biondino, evidentemente intenzionato a non demordere. Soltanto perché Ginny non gli prestava ascolto, non voleva dire che avrebbe rinunciato a prendersi beffe di lei!
- Sai, proprio poco fa ho sentito San Potter parlare di te... non sei curiosa di sapere cos'ha detto? - domandò Draco, seguendola lungo il corridoio. Il suo sguardo di ghiaccio si posò sulla figura della giovane, scrutandola senza la minima vergogna.
"Però... mica da buttare, la Weasley!" si sorprese a pensare il Serpeverde "Quasi quasi ci farei un pensierino..." , pensieri interrotti da una sempre più irritata Ginny.
- Non hai niente di meglio da fare?!? Che so... farti quel carlino della Parkinson, leccare i piedi a Piton, esercitarti nelle Arti Oscure oppure scrivere una letterina al tuo paparino per dirgli quanto é cattivo Harry? Vai a seccare qualcun'altro, ora non é proprio aria! - sbottò la ragazza al limite della sopportazione. Non riusciva a rimanere impassibile ad ascoltare i suoi insulti, non più. Odiava ammetterlo, ma a volte anche lui riusciva a ferirla, proprio come aveva fatto poco prima davanti ai suoi amici.
Per un attimo Malfoy sembrò non saper cosa ribattere e si limitò ad osservarla avviarsi di gran carriera verso la guferia. Dopo quell'attimo di confusione, scosse la testa e s'affrettò a raggiungere la rossa.
- Tu.... come osi, stupida stracciona che non sei altro? Dovrebbero insegnarti a tenere a freno la tua linguaccia, proprio non sai in che guaio ti stai cacciando! - sibilò, evidentemente furente.
E si infuriò ancora di più quando lei non si degnò a rispondergli né a guardarlo in faccia. Con uno scatto felino, Draco la superò e le si piazzò proprio dinanzi.
- Mi hai proprio stancato! È ora che qualcuno ti spieghi come bisogna comportarsi con gente superiore a te!- finalmente Ginevra si fermò, soltanto perché lui le aveva sbarrato la strada. Roteò gli occhi, infastidita.
- Gente superiore a me... di chi stai parlando, Malfoy? Di TE, forse? A me non sembra che tu sia meglio di me, brutto villano che non sei altro! - rispose, incrociando le braccia.
- Oh-ho... la Weasley si sta scaldando! Villano, mi dice! Cominci proprio a farmi paura! - replicò Malfoy, evidentemente sarcastico. La ragazza non ci pensò su due volte e lo scansò con un gesto brusco, facendogli quasi perdere l'equilibrio.

***

Non posso sperare, nemmeno per un attimo, di riuscire a sfuggire a quella morte così dolorosa. La mia bacchetta mi è stata confiscata, e proprio da una persona che credevo amica! Invece... mi sono sbagliata, su tutta la linea.
Nessuno é pronto a salvarmi, men che meno Malfoy! Perché avrebbe dovuto, poi? Nelle ultime settimane, é vero, abbiamo smesso di insultarci così frequentemente... ma cosa voleva dire? Di certo non mi avrebbe mai aiutata, neanche sotto tortura. Insomma, un MALFOY che - senza macchia e senza paura - corre in auto di una povera WEASLEY? Scherziamo?
Sospiro rumorosamente, pregando almeno che tutto finisca presto. Non ne posso più di quella folla ed il loro piacere perverso di vedermi morta e stecchita.
Come avevano potuto credere che IO fossi una strega? Va bene, non lo nego: lo sono. Però... dovevano avere delle prove evidenti e fondate, per mandarmi al rogo. Non sono di certo una persona qualunque! Chi aveva fatto la spia?

***

Un mese prima

Come aveva osato spingerlo da parte, quasi fosse un vecchio calzino?!? Draco Malfoy si ripulì il mantello scuro, voltandosi di scatto. Riuscì soltanto a scorgere quella figuretta minuta scomparire su per la scalinata che conduceva alla guferia. Oh, ma non gli sarebbe sfuggita!
Con tutta la calma di cui era capace, la seguì. In poco tempo raggiunse a sua volta l'uscio della guferia, che aprì senza alcun indugio.
- Weasley! Come hai osato toccarmi? Volevi per caso infettarmi? - strillò, guardandosi intorno. Di lei, nessuna traccia.
- Ma dov'é quella pezzente? - borbottò tra sé e sé, scorgendo infine una macchia rossa che stonava con l'ambiente della guferia. Un colore troppo acceso...
Si avvicinò piano, cercando di non far rumore. Una volta giunto alle sue spalle, allungò una manica del proprio mantello, fino a ricoprire la propria mano (non aveva di certo intenzione di toccare con le sue dita gli stracci che la ragazza portava addosso!), che appoggiò sulla spalla di Ginny. Strinse forte.
- Ehi! - urlò Ginevra, voltandosi verso di lui - Mollami immediatamente! -
- Nemmeno per idea, non dopo che mi hai messo le mani addosso tu per prima! - rispose il biondino, riacquistando tutto ad un tratto la tranquillità. Com'era divertente vederla così indignata, con le guance rosse quanto i suoi capelli...
- Non si picchia una donna, non lo sai?!? -
- Infatti io non sto picchiando nessuno, nel caso ti fosse sfuggito. E poi, anche se lo facessi... non si tratterebbe di certo di una donna! - ribatté con un sorrisetto di sufficienza, cosa che sembrò far perdere del tutto il controllo della fanciulla.
- SPARISCI IMMEDIATAMENTE DALLA MIA VISTA O NON RISPONDO PIÙ DELLE MIE AZIONI! - sbraitò, in una divertente imitazione di Molly Weasley. Tale madre...
- Ah sì, davvero? E sentiamo, cosa vorresti farmi? - chiese Draco, stringendo maggiormente la stretta sulla sua spalla.
Ginny cercò di divincolarsi da quella presa, mentre il ragazzo le posava anche l'altra mano sulla spalla opposta, le labbra schiuse in un sorrisino gelido.
- È ora di zittirti una volta per tutte... - mormorò, pregustandosi già ciò che stava per fare. Per una volta avrebbe potuto fare un'eccezione. Infondo, non doveva di certo toccarle i suoi vestiti smessi e rattoppati: avrebbe soltanto assaporato qualcosa che non sarebbe mai potuto essere di San Potter... o di certo, non prima di lui!

***

Scruto la folla, lentamente, soffermando il mio sguardo su ognuno dei presenti. Alcuni li riconosco: li ho incontrati quella volta, al mercato. Quando tutto sembrava facile...
Sospiro ancora, sforzandomi a non mostrare quando io sia disperata. Avevo dei progetti, progetti di cui non ho mai parlato a nessuno. Volevo diventare Auror, cosa che ora mai potrò fare...
... UN ATTIMO!
Tra la gente, una chioma quasi bianca attira la mia attenzione. No, non può essere... MALFOY?
Per un momento la speranza prende possesso di me, inducendomi a pensare che, forse... é venuto a togliermi da questo terribile pasticcio. Poi mi riscuoto. Figurarsi, sarà qui ad assistere allo spettacolo.
Vedo un uomo con in mano un bastone infuocato, si sta avvicinando a me... ebbene, la fine é ormai vicina. Non avrò più tempo di ripensare a quello che é stato, alle avventure che ho vissuto insieme a LUI.
E dire che, quasi quasi, cominciavo a sopportarlo...

***

Un mese prima

Ginevra cercava di divincolarsi dalla stretta di Draco, ma sembrava impossibile riuscirci: era più forte lui.
Con crescente orrore lo vide avvicinarsi al suo viso, sempre di più... finché i loro volti si sfiorarono. Sembrava intenzionato a... ?
Un momento!
Era intenzionato a baciarla????
Spalancò gli occhi, specchiandosi in quelli di ghiaccio del Serpeverde. Ancora un minimo movimento e le sue labbra avrebbero preso possesso di quelle di lei...

BANG!

Una luce accecante li avvolse, facendo perder loro l'equilibrio. Ginny, senza volerlo, si aggrappò al ragazzo per non cadere. Quando la luce svanì, i due si staccarono quasi si fossero scottati.
Malfoy non disse nulla riguardo a quello che stava per accadere, prima che fossero interrotti, sembrava troppo intento a guardarsi intorno. Per un momento, la rossa invece non riuscì a far altro che fissarlo come un'ebete.
- La vuoi smettere di fissarmi? Guardati intorno, piuttosto! - sbottò un innervosito Draco.
- C-come? - biascicò lei, mentre il viso le si tingeva d'un acceso bordeaux. Distolse gli occhi dal ragazzo, osservando quello che li circondava. - Dove... dove siamo?!?! - strillò, spaventata.
- Che vuoi che ne sappia, io?!? - rispose bruscamente lui, notando soltanto ora una ragazzina avvicinarsi a loro.
Era vestita in un modo buffo, a dir la verità: indossava un abito marrone composto da una gonna ampia, talmente interminabile che ne nascondeva i piedi, ed una sorta di corsetto con altrettante lunghe maniche a sbuffo. In testa portava una cuffia bianca.
- Geneviève! - gridò la fanciulla - Vi ho cercata dappertutto! -
Draco e Ginevra la guardarono con tanto d'occhi, cercando di capire a chi si stava riferendo. Quando si avvicinò ulteriormente, finalmente il mistero si risolse.

***

Il mio sguardo é sempre puntato su Malfoy, sulle sue labbra atteggiate in un sorriso.
Che c'é da ridere? Niente. Sto per morire e LUI sorride.
Vorrei urlare a tutti i quattro venti quanto lo odio, ma so di non pensarlo veramente. Sono solamente irritata per il fatto che se ne rimanga lì fermo a guardare, senza far niente per impedire tutto questo.
Non m'accorgo nemmeno dell'uomo con il bastone infuocato che s'avvicina. Noto soltanto Draco lanciarmi una strana occhiata, quasi di conforto, prima di estrarre la bacchetta....
... COSA?!?

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Lo so, lo so… al momento sto già scrivendo una fanfiction incentrata sulla coppia Ron/Hermione e non ho già molto tempo per quella… ma non potevo resistere a proporvi una fic anche su Draco/Ginny!
Un giorno, di punto in bianco, m’è venuta un’improvvisa ispirazione su una possibile storia riguardo questa bellissima coppia… ed ho dovuto per forza buttarla giù!
So che non é un'idea particolarmente originale, ma vi garantisco che ne vedrete delle belle (si spera XD)!
Sarà una fanfic abbastanza lunga, probabilmente più di 10 capitoli, ma si vedrà... spero vi piaccia!
Non sono particolarmente fiera di questo capitolo... aspetto le vostre opinioni!

.... Commentinii? ^__^