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Autore: Acidia    22/03/2012    4 recensioni
Seblaine!Week
Prompt 4: Crossover [Larry]
[E se Blaine e Sebastian avessere due fratelli minori? E se queste piccole pesti decidessero di iscriversi alla Dalton?]
Blaine Anderson rimase per una buona mezzora ad osservare sconsolato il foglio delle assegnazioni stanze esposto in bacheca. L’aveva letto per almeno dieci volte, giusto per assicurarsi che la vista non l’avesse ingannato e che il nome scritto vicino al suo fosse effettivamente quello giusto. Perché non era possibile che con tutti i Warblers iscritti alla Dalton proprio Sebastian Smythe fosse stato assegnato alla sua stanza.
Genere: Commedia, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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We are young

Yet I still recall as I wander on
as clear as the sun in the summer sky

 

 

 

 

 

 

Prompt 4: Crossover

 

 

Blaine Anderson rimase per una buona mezzora ad osservare sconsolato il foglio delle assegnazioni stanze esposto in bacheca. L’aveva letto per almeno dieci volte, giusto per assicurarsi che la vista non l’avesse ingannato e che il nome scritto vicino al suo fosse effettivamente quello giusto. Perché non era possibile che con tutti i Warblers iscritti alla Dalton proprio Sebastian Smythe fosse stato assegnato alla sua stanza. Che percentuali potevano esserci affinché un evento del genere potesse verificarsi…?

Blaine sospirò ancora scrollando nervosamente le spalle, quella giornata era già iniziata male di prima mattina, la sveglia che non aveva suonato, il gel quasi finito, il suo agitato e sbadato fratellino che gli aveva rovesciato addosso il latte, troppo nervoso e contento di iniziare la scuola assieme a lui, il laccio della scarpa che gli era rimasto in mano e il beeep del cellulare, e la chiamata dei nonni… ovviamente la parte peggiore non poteva che arrivare alla fine.

Forse non era stata una grande idea quella di tornare alla Dalton, forse avrebbe dovuto finire la scuola al McKinley, farsi l’ultimo anno tra persone che nemmeno conosceva realmente, di cui non sapeva nulla e di cui nessuno sapeva niente di lui. La realtà era che non si era mai inserito completamente in quella scuola, non aveva mai fatto amicizia con i ragazzi delle nuove direzioni, nessuno di loro l’aveva chiamato durante l’estate, nessuno che si fosse preoccupato di come stesse. La verità era che dopo la scuola Kurt l’aveva lasciato e puff l’idilliaca e perfetta storia d’amore era finita tra lacrime e promesse spezzate. L’anello di congiunzione tra lui e il McKinley era stato Kurt. Kurt che si era diplomato e che era andato a New York per seguire il suo sogno. Kurt che gli aveva assicurato che per lui ci sarebbe sempre stato. ‘Lo faccio per te Blaine, sei stata la persona più importante per me, ma è arrivato il momento che io ti lasci andare’ questa era stata la sua motivazione, a nulla erano servite le proteste e le lacrime. Quindi che senso aveva continuare a rimanere in quella scuola se Kurt non era più assieme a lui…? E nessuno dei ragazzi delle nuove direzioni si era fatto sentire, nessuno, a eccezione di Sebastian Smythe. In realtà Sebastian non aveva mai smesso di rimanere in contatto con lui e Blaine era rimasto piacevolmente sorpreso quando quel ragazzo così sfacciato e malizioso si era rivelato un ottimo confidente e una spalla solida su cui sfogarsi. Ovviamente non era stato facile per lui fidarsi e lasciarsi andare, ma poi, tra messaggi sul cellulare e caffè al Lima Bean non era riuscito a trattenersi e aveva rivelato a Sebastian tutta la sofferenza che aveva tenuto dentro di sé durante quel periodo. Ed era stato dannatamente bene assieme a lui, aveva scoperto un lato di Sebastian che non pensava possedesse, ricordava ancora con nostalgia le lunghe camminate che avevano fatto sotto il sole di fine agosto, alle risate e al calore che Sebastian involontariamente gli aveva donato.

L’angoscia che Blaine provava in quel momento, davanti alla bacheca, non era quindi dovuta al fatto che si stesse seriamente prendendo una bella cotta per quel biondino snob e meraviglioso, ma piuttosto al ricordo di una serata in particolare. Una serata imbarazzante fatta di baci e carezze, di parole sussurrate e di sorrisi languidi.

 

Quella sera avevano bevuto parecchio e l’ultimo giro l’avevano dedicato alla Tequila. Se non fosse già stato brillo Blaine avrebbe rifiutato categoricamente, ma dopo aver bevuto della birra e della vodka, la Tequila gli sembrava il modo migliore per concludere quella serata. E poi era disperato, completamente abbattuto e mortalmente affranto. Quella sera Blaine aveva pianto, si era sfogato, aveva parlato di Kurt e del modo in cui l’aveva lasciato, dei loro ultimi giorni assieme, delle promesse fatte.

E semplicemente Sebastian l’aveva ascoltato, accarezzandogli di tanto in tanto i capelli liberi dal gel, annuendo comprensivo, dicendogli ogni tanto qualche parola di conforto, parole calibrate, scelte apposta per consolare. Gli aveva asciugato le lacrime dolcemente, cancellando quelle tracce amara dal suo bel volto.

E poi quando Blaine aveva allungando il braccio verso il limone e il sale, Sebastian semplicemente l’aveva preso per mano, fatto alzare e condotto fuori dal quel locale.

 

‘Blaine, sei un disastro’ disse ridacchiando Sebastian continuando a sorreggerlo per non farlo cadere. Blaine gli strinse le dita nella maglietta indietreggiando verso il muro di quel vicolo. ‘Non ho voglia di camminare’ mormorò attirando verso di sé il compagno di bevute e socchiudendo gli occhi.

 

‘Ah sì? E cosa avresti voglia di fare, dolcezza?’ gli sussurrò all’orecchio il biondino, causandogli una serie di brividi lungo la schiena. Blaine si umettò le labbra con la lingua e gli strinse le braccia attorno ai fianchi. Il suo sguardo si posò languido su quello di Sebastian e sorrise sfacciato. ‘In questo momento ho voglia di Sebastian’ ed intrufolò le mani sotto la maglietta dell’altro, accarezzandogli piano la pelle, facendogli dei grattini leggeri sui fianchi, alla base della schiena. Sebastian sorrise malizioso e strofinò il naso sulla sua guancia tiepida e arrossata. ‘Ed io ho voglia di scoparti quella bocca impertinente’ mormorò sornione, baciandogli l’angolo della bocca e leccandogli quella porzione di labbro superiore. Blaine sospirò estasiato e senza alcun preavviso spostò il volto verso quello di Sebastian e gli intrappolò la lingua tra le labbra intrufolando la propria nella bocca dell’altro. Le labbra di Sebastian erano morbide e sapevano di sale e limone, sapevano di sesso e oscenità. Il biondo appoggiò le mani ai lati del suo volto e si spinse piano contro di lui, facendo scontrare le loro eccitazioni. Gemettero entrambi nel bacio, le mani di Blaine che si spostarono sul sedere sodo di Sebastian, stringe dolo possessivo. ‘Sono completamente ubriaco’ disse Blaine scostandosi appena dal volto di Sebastian. Gli mancavano già le sue labbra, la sua lingua. Il biondo ridacchiò divertito da tutta quella situazione e appoggiò le labbra sulla sua fronte. ‘Lo sai qual è il modo più efficace per farsi passare una sbronza…?’ chiese spostando ora le mani verso la patta dei suoi pantaloni, abbassandogli la cerniera e aprendogli il bottone che li teneva chiusi. ‘N-no… qual è?’ Blaine si mordicchiò le labbra non appena sentì le dita di Sebastian accarezzargli l’erezione da sopra l’intimo. ‘Procurarsi un orgasmo…*’ e lentamente iniziò a far scorrere la mano sulla sua eccitazione, continuando a baciargli il volto, abbassandosi poi verso il collo. Blaine gemette piano inarcandosi contro di lui, le mani che ormai si erano impossessate della sua schiena, graffiandola piano.

 

Blaine sospirò per la terza volta e arrossì leggermente al pensiero di quella sera. Ma che diavolo gli era saltato in mente di ubriacarsi allo Scandals in compagnia di Sebastian Smythe…? Sapeva che quando beveva perdeva completamente il controllo, non gli era bastato quella volta con Kurt, no, doveva rincarare la dose e fare lo svergognato anche davanti a quel biondino sfrontato. Il solo pensiero delle frasi che aveva pronunciato, dei gemiti e delle preghiere che aveva fatto uscire da quella bocca, delle mani di Sebastian, della sua voce.

In realtà Sebastian era stato molto corretto con lui, non aveva approfittato troppo della situazione, l’aveva baciato certo, e gli aveva fatto un lavoro di mano che ancora se lo sognava la notte, ma Blaine dovette ammettere con se stesso che in quel momento ne aveva avuto un disperato bisogno. Dopo quella sera però non aveva più avuto il coraggio di contattare Sebastian. La vergogna e l’imbarazzo che l’avevano assalito non appena si era svegliato il mattino dopo erano stati troppo grandi e forti. E i messaggi del Warbler sul cellulare non l’avevano aiutato di certo.

Blaine si sistemò nervosamente la cravatta della divisa, quanto gli era mancata! E guardò il corridoio infilandosi le mani dentro le tasche, che fine aveva fatto Harry…?!

 

‘Ciao Sogno…’ Blaine si irrigidì nel sentire quella voce e si voltò, incontrando il sorriso dannatamente seducente di Sebastian. ‘Sebastian…’ poi il suo sguardo imbarazzato si spostò verso la figura del ragazzo al suo fianco.

 

‘Questo è mio fratello, Louis’ disse Sebastian battendo una mano sulla spalla del fratello. ‘Piacere, Blaine…’ e gli diede la mano con un sorriso cordiale. In effetti quel ragazzino assomigliava davvero molto a Sebastian, erano quasi identici. ‘Oh, lo so…’ rispose Louis ricambiando la stretta con un ghigno sornione in volto. A Blaine gli si gelò il sorriso sulle labbra, sapeva cosa, precisamente? Il moretto spostò lo sguardo verso Sebastian cercando nella sua espressione qualche risposta, ma questi si limitò a scrollare le spalle, con in faccia lo stesso identico ghigno del fratello. Quei due non si assomigliavano solo fisicamente purtroppo, uno Smythe era già difficile da gestire, con due sarebbe scoppiata la catastrofe. ‘Passato bene gli ultimi giorni di vacanza…?’ chiese allusivo Sebastian allungando una mano per scostargli un ciuffo che era sfuggito al gel. Blaine seguì con la coda dell’occhio le sue dita e annuì distratto. Possibile che quel ragazzo riuscisse sempre ad avere un effetto così ipnotico su di lui?

‘Le mie vacanze sono state piene di piacevoli sorprese’ continuò sfiorandogli con le dita la guancia prima di abbassare il braccio e tornare ad essere inoffensivo ‘ed interessanti scoperte’ Blaine trattenne il respiro imbarazzato, sperava davvero che Sebastian non rivelasse qualche dettagli su quello che era successo tra loro, anche se suo fratello sembrava saperne già qualcosa dal sorriso e dallo sguardo che continuava a riservagli. ‘Anche se speravo si concludessero diversamente’. Blaine lo sapeva dove Sebastian voleva andare a parare, ma questa volta non aveva alcuna intenzione di dargliela vinta, era un po’ stanco di sentirsi sempre a disagio o fuori posto quando stava vicino a lui così ‘non si può sempre avere ciò che si desidera’ rispose guardandolo questa volta dritto negli occhi. Louis ridacchiò divertito ‘touchè fratello disse ricevendo così una gomitata bonaria dal fratello. ‘Ma io sono sempre stato molto determinato, dovresti saperlo, Blaine…’ eccome se lo sapeva, anche fin troppo bene.

 

In quel momento gli tornò in mente la bacheca e l’assegnazione delle stanze, avrebbe passato l’intero ultimo anno in stanza con Sebastian Smythe, la sera gli avrebbe augurato la buonanotte, la mattina invece il buongiorno, l’avrebbe visto spogliarsi, rilassarsi sul letto, canticchiare sotto la doccia, leggere… avrebbe condiviso con lui qualsiasi momento della giornata, qualsiasi pensiero. A questa consapevolezza Blaine non potè che sentirsi estremamente fortunato, l’ansia iniziale spazzata via completamente per colpa di uno sguardo ammiccante ed un sorriso da sogno.

 

‘Comunque ho sentito dire che ci sarà anche un altro Anderson alla Dalton’ disse Sebastian riportandolo alla realtà. ‘Sì, mio fratello ha deciso di iscriversi qui’ rispose sorpreso, ancora doveva capire come Sebastian riuscisse sempre a sapere tutto, soprattutto su ciò che lo riguardava.

Poi finalmente vide il suo adorato fratellino in lontananza avvicinarsi con la sua tipica camminata strascicata. Notò con disappunto che aveva già personalizzato la divisa: la camicia era fuori dai pantaloni, i primi bottoni aperti e in quel momento sembrava stesse avendo una lunga battaglia con la cravatta, il suo sguardo era tutto concentrato sul nodo già un po’ allentato. ‘E sta già litigando con la divisa..’ mormorò con una nota di rimprovero nella voce. I fratelli Smythe si voltarono seguendo lo sguardo di Blaine e sorrisero entrambi alla vista del minore degli Anderson. ‘Blaaaine! Odio già questa cazzo di divisa…’ esclamò esasperato Harry lasciando finalmente perdere la cravatta ormai disfatta e alzando lo sguardo su di loro. ‘Davvero..? Non l’avevo notato. Vieni qui, dai’ Blaine allungò le mani verso la sua cravatta, ma suo fratello spostò il collo all’indietro, scacciando le dita di Blaine con le proprie. ‘Non ci provare neppure’ lo ammonì facendo ridacchiare Sebastian e sospirare un Blaine rassegnato. Harry Anderson era decisamente più trasgressivo del fratello e meno incline alle regole. I suoi capelli mossi gli accarezzavano il collo e la fronte, nemmeno una goccia di gel era stata messa tra quelle ciocche ribelli e la divisa, così osannata dal fratello, era un disastro. Quando Harry incontrò lo sguardo di Louis non riuscì a trattenere un sorrisone entusiasta e Louis non potè ignorare il fatto che le fossette di Harry fossero davvero adorabili in quel momento.

 

‘Sono Harry’ disse stringendo la mano di Louis e successivamente quella di Sebastian.

 

Blaine guardò con un sorriso quel gruppetto, quell’anno avrebbe dovuto controllare che suo fratello non facesse qualche danno, Harry era decisamente diverso da lui, molto più esuberante e casinista. Il suo sguardo poi si posò su Sebastian, parlava e sorrideva con i più piccoli a suo agio, era davvero bellissimo, ormai la serata imbarazzante era passata in secondo piano, Blaine era davvero contento di essere tornato alla Dalton e non vedeva l’ora di chiudersi in camera con Sebastian e conoscere meglio le abitudini di quel ragazzo sempre così sicuro di sé, ma che sicuramente possedeva un sacco di altre qualità.

 

‘… quindi tu saresti il ragazzo che fa sospirare mio fratello’ Blaine spalancò gli occhi sorpreso e guardò suo fratello ‘Harry!’ esclamò con un finto sorriso, avvicinandosi a lui per dargli un pizzicotto sul fianco, quel ragazzino doveva sempre fargli fare delle figuracce. ‘Ma è vero! E Sebastian di qua… e Sebastian di là.. e il sorriso di Sebastian… e la bocca di Sebastian.. il suo profumo…’ continuò lui saltellando da un posto all’altro per sfuggire alle mani del fratello. Sebastian non riuscì a trattenere una risata divertita ‘Ma davvero..? E chi l’avrebbe mai detto…’ disse sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi. ‘E’ inutile che gongoli tanto, Sebbie’ si intromise Louis divertito da tutta quella situazione ‘nemmeno tu scherzi… il culo di Blaine.. gli occhi di Blaine…’ iniziò con voce sognante prendendosi uno scappellotto dal fratello. ‘Sei mio fratello e ti voglio bene, ma ti conviene stare molto attento alle prossime parole che dici… e poi io non uso quella voce smielata e quello sguardo sognante da Disney’Per quello ci pensa mio fratello’ si intromise Harry facendo scoppiare a ridere Louis. Blaine finalmente afferrò il fratello e gli tappò la bocca.

 

‘Harry sei impossibile’ sospirò esasperato arruffandogli i capelli. Voleva bene a suo fratello, ma certe volte avrebbe tanto voluto ucciderlo. Sebastian lo guardò con un sorriso dolce e Blaine non potè che ricambiare. ‘Oddio, vi prego, lo sguardo zuccheroso no, mi stanno già venendo le carie!’ esclamò Louis roteando gli occhi. Harry rise e lo afferrò per un braccio. ‘Andiamocene finchè siamo in tempo’ ed insieme corsero per il corridoio ancora ridendo.

 

‘Sono due pesti’ disse Sebastian appoggiando un braccio sulle spalle di Blaine. ‘Non voglio immaginare quello che combineranno’ rispose questi giocando inconsciamente con le sue dita, incrociandole con le proprie. Almeno quelle due pesti erano riuscite ad alleggerire tutta quella situazione. ‘Andiamo in camera?’ gli sussurrò Sebastian all’orecchio. Blaine lo guardò e gli sorrise. ‘Andiamo’ dopotutto avrebbero potuto provarci.

 

 

 

 

 

 

 

Angolino: Ovviamente non potevo ignorare questo prompt. E’ il primo che ho scritto, questa idea di farli incontrare tutti in corridoio ce l’avevo già da un po’ di tempo e la Fede lo sa bene! Quindi la dedico a lei, spero di non aver deluso le aspettative ù-ù Questi quattro assieme sono micidiali, li amo troppo! <3

Ringrazio tutte le donnine che mi seguono e mi sostengono. Vi amo! <3

 

 

   
 
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