Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: angel of thunder    20/10/2006    2 recensioni
"Ogni vero dolore viene scritto su lastre di una sostanza misteriosa al paragone della quale il granito è burro. E non basta una eternità per cancellarlo."
Una nuova fic,a sapore agrodolce.
Buttatevici dentro e non ve ne pentirete...
E se recensite,Aiutate un'anima...
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ad ogni delusione,ad ogni ferita,il suo cuore non faceva un gran rumore

Arcobaleno.

"Ogni vero dolore viene scritto su lastre di una sostanza misteriosa al paragone della quale il granito è burro. E non basta una eternità per cancellarlo."

Ad ogni delusione,ad ogni ferita,il suo cuore non faceva un gran rumore.

Non si spezzava definitivamente,ma se qualcuno si fosse avvicinato davvero a lei avrebbe potuto sentire un trick,come quando un vetro si rompe,e un click.

Ecco,forse quei suoni per l’ascoltatore non avrebbero avuto grande importanza.

Ma per Ginevra weasley,quel click era un'altra catena che metteva al suo cuore.

Un altro strato di muro,un altro spesso strato da abbattere.

Ma lei non era sempre stata cosi.

Prima amava,senza paura,senza riflettere,senza giudicare.

Amava,amava e amava ancora,senza tirarsi indietro.

Poi la guerra e la morte l’avevano trasformata.

I capelli rossi un tempo lunghi e solari erano corti e sporchi;I grandi occhi nocciola,che erano stati espressivi e vivaci,erano ora due pozzanghere sporche in un viso cupo e pallido.

Il suo cuore,grande e infuocato,era coperto da enormi strati di dolore.

Insomma,Della ginny che era stata era rimasto un fantasma,nient’altro che un cupo ricordo intrappolato in vecchie foto.

Quelle foto che erano chiuse in uno scatolone,insieme a tutti i suoi ricordi.

Ginevra tossì piano,stringendosi la sciarpa nera attorno al collo,e uscì dal portone di un palazzo diroccato,in un quartiere che chiunque non esiterebbe a chiamare malfamato.

Si avvicinò ad una scassata ford nera e salì a bordo.

Provò una,due,tre volte ad accenderla,ma quello che ottenne fu solo un gracchiare da parte del motore.

Uscì silenziosa dalla macchina,cominciando a camminare verso il ministero,sotto la pioggia,a occhi bassi,come sempre da quando la guerra era finita.

Prima doveva stare a testa alta per non farsi colpire,per colpire i nemici.

A testa alta aveva affrontato la morte dei suoi genitori,dei suoi fratelli,dei suoi amici.

Alla fine della guerra,l’unico che le era rimasto era harry,che si era sacrificato per uccidere voldemort.

Idiota.

Non c’era più niente da salvare.

Solo famiglie distrutte,vite spezzate.

Per molti era rimasto solo quello.

E quand’era finita la guerra,di guardare quello che aveva davanti non aveva più voglia,spaventata dal nulla che si trovava di fronte.

Inciampò nel marciapiede,barcollando in avanti e finendo addosso ad un passante.

Senza neanche guardarlo si scusò bruscamente,ma il passante l’aveva invece notata.

Un paio di occhi grigi fissarono i suoi,spalancandosi.

-Gin?-

Quegli occhi gli avrebbe riconosciuti ovunque.

Erano stati insieme per poco,poi la guerra era iniziata e non ‘c’era stato più spazio per l’amore.

In realtà non c’era stato più spazio per niente.

Suo madre l’aveva convinto ad andarsene lontano,dove quella guerra non era nient’altro che un trafiletto sul giornale.

Voleva portarla con sé,ma il ricordo di quella serata gli arrivò alla mente,e la sua frase gli rimbombò in testa “non posso andarmene”

E se n’era andato lui.

Quegli anni passati a pensarla,a sperare che lei non fosse un’altra di quegli auror morti.

Quando la guerra era finita,lui aveva cercato negli archivi degli auror i sopravvissuti,e il suo nome non l’aveva più trovato.

E si era arreso.

Ma ora lei era lì,davanti a lui,cambiata,ma in fondo sempre lei.

L’aveva ritrovata.

-gin-

Stavolta non era una domanda.

Lei aveva alzato lo sguardo incontrando i suoi occhi,e gli aveva spalancati.

Draco non seppe mai quanto rimase a perdersi nelle sue iridi azzurre prima di prendere possesso delle sue labbra.

Si allontanarono dopo un po’,lo sguardo perso e smarrito di lei era scomparso,sostituito da una nuova luce,e le labbra di lui erano ora incurvate in un sorriso malizioso,in un sorriso malfoy,scomparso ormai da tempo.

-Malfoy…-

Lei sorrise,carica di una nuova energia.

Ritrovarlo aveva risvegliato in lei qualcosa che si era assopito da tempo.

La speranza.

L’amore.

Era come risvegliarsi da un lungo incubo di morte.

Certo,lei non aveva più una famiglia.

Non aveva più amici.

Ma aveva lui.

Ed era ritrovare la famiglia,gli amici e l’amore.

-gin-

Draco le sorrise di rimando,baciandola di nuovo.

E ancora.

Ancora.

E ancora.

E come se il cielo avesse capito,smise di piovere,e sopra londra apparve un nuovo arcobaleno.

"La lezione più importante che l’uomo possa imparare in vita sua non è che nel mondo esiste il dolore, ma che dipende da noi trarne profitto, che ci è consentito trasformarlo in gioia."

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: angel of thunder