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Autore: Sparrowhawk    22/03/2012    2 recensioni
Una raccolta di tre brevi one-shot sul mio pairing preferito di HTF, ovvero la Flippy/Fliqpy x Flaky:
» I'm sorry world.
» Never judge a book by looking only at his cover.
» Couldn’t bare to say the truth.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Couldn’t bare to say the truth.

Flaky camminò per il marciapiede con passo cadenzato, canticchiando tra sé e sé una canzoncina campata in aria nonché inventata sul momento. Le piaceva passeggiare, e nonostante il tempo sembrasse deciso a non reggere ancora per molto, lei aveva comunque deciso di uscire a prendere una boccata d’aria. Con l’ombrello rosso sotto braccio ed un piccolo sorriso ad impreziosirle il volto, si diresse tranquilla giù per la strada.

“Guarda le coincidenze” pensò ad un certo punto, trovandosi dinanzi al viottolo che conduceva alla porta laccata di verde della casa di Flippy “sono arrivata nel suo quartiere senza neanche accorgermene!”

Arrossì a rendersi conto da sola che, se era lì, non era di certo per uno strano gioco del destino. Era uscita di casa con il preciso intento di raccogliere il coraggio ed andare da lui. Per vederlo, per parlarci qualche attimo, per specchiarsi in quelle iridi che tanto amava e che le infondevano sicurezza e dolcezza.

Esageratamente emozionata, Flaky bussò all’uscio ed attese che l’amico andasse ad aprirle. In un secondo controllò come le stava quel vestito magenta addosso, come il fiocco legato al collo fosse al suo posto, ed ignorando volutamente il fatto che i suoi capelli erano scompigliati come sempre, deglutì appena quando vide la porta aprirsi. Flippy la guardò per un po’ rimanendo in silenzio, ma poi le sorrise uscendo sul portico ed abbracciandola.

- Che sorpresa! – esclamò – Non mi aspettavo una tua visita, oggi!

Lei divenne anche più rossa, però fece di tutto per non darlo a vedere. Staccandosi da lui, sebbene a malincuore, tentò di parlare come se nulla fosse.

- St-Stavo passeggiando e m-mi sono ri-ritrovata qui… - ok, il tentativo di dire qualcosa in modo normale era andato a farsi benedire del tutto.

- Mi hai preso alla sprovvista, sai? – disse ancora Flippy – Oggi non è proprio una grande giornata per me, purtroppo.

Flaky sgranò gli occhioni. – Cosa è successo?

- Casa mia è un totale macello… Shifty e Lifty mi hanno derubato ieri notte.

- E tu eri in casa?

- Già.

- Cielo, spero non ti abbiano fatto niente di male! Quei due sono come dei bambini che corrono con delle forbici in mano, quando si mettono.

Il ragazzo alzò le spalle, scompigliandosi i capelli verde chiaro con la mano destra. Stava per dire che non era successo niente di male, che la serata era passata senza che quei due lo ferissero in alcun modo, ma Flaky non glielo permise.

- La tua mano! – esclamò, prendendola fra le sue di scatto per controllarla – Allora qualcosa ti hanno fatto! È tutta fasciata e le bende…sono piene di sangue!

Flippy non disse niente, improvvisamente teso. Gettò uno sguardo ansioso verso casa sua, dove sapeva che, dall’altra parte del muro, poco distanti dalla porta, i corpi di Shifty e Lifty giacevano senza vita in attesa di essere raccolti e nascosti. Li aveva rinchiusi in due sacchi scuri e stava appunto per gettarli quando lei, la piccola Flaky, aveva fatto capolino nella sua giornata.

- Dobbiamo fare qualcosa, o peggiorerà. – continuò lei, preoccupatissima – E-Entriamo, avanti…ti aiuto a-…

- No, no! – si affrettò a rispondere il militare, scuotendo freneticamente il capo e chiudendosi l’uscio alle spalle – Vedi ho…ho finito le garze e…e anche il disinfettante. Quando hai bussato stavo uscendo per andare a comprarli.

Non voleva che vedesse cosa aveva fatto Fliqpy. Non voleva che urlasse, guardandolo come se lo vedesse per la prima volta per quello che in realtà era: un mostro. Mentiva per questo, non per altro, perché il pensiero che Flaky lo odiasse lo uccideva.

- Mi…mi accompagni?

La ragazzina si ritrasse, lasciandosi sospingere dal compagno, e pur provando uno strano senso di inquietudine annuì piano e lo seguì. In fondo era andata da lui proprio per questo, no? Per stargli vicino, anche se per poco.

- S-Sai… - ricominciò a balbettare - …hanno aperto un…un nuovo bar. Nutty ci è stato e mi ha detto che f-fanno dei pasticcini straordinari. T-ti va se, dopo, ci andiamo insieme…?

Flippy, allontanandosi dalla propria dimora e da ciò che aveva fatto, le sorrise nuovamente. Fece passare un braccio attorno alle sue spalle, stringendola a sé.

- Certo che mi va. Oggi possiamo stare insieme quanto vuoi.

- D-Davvero? Non hai niente d-da fare?

- No.

Dentro qualcosa si ruppe a dirle quella bugia, ma imperterrito continuò ad apparire sereno.

- Non ho assolutamente niente da fare, Flaky.

  
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