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Autore: elys    23/03/2012    6 recensioni
Siccome mi sono accorto che ci sono pochissime storie dove la new generation torna al tempo dei malandrini, mi è venuta la folgorazione! Così, a mezzanotte mi sono messa a scrivere questa storia! Spero vi piaccia!
dal primo capitolo: “tu hai detto di chiamarti Albus?” chiese divertito
“si signore, mio padre la reputava un grande mago, la aiutato spesso!” risposi rosso.
“proprio un bel nome!” mi disse facendomi l’occhiolino.
“da oggi dovrete prendere altre identità, almeno finché non tornerete al vostro tempo! Siete già stati smistati immagino” disse guardando Scorpius
“tutti Grifondoro signore!” rispose fiero il mio migliore amico facendo così allargare il sorriso dell’uomo.
“bene, allora bisogna trovare altre identità, il nome Albus non è molto normale, quindi non è il caso che ti si conosca con quel nome, e poi anche i cognomi Potter e Malfoy non è il caso!” disse il preside guardandoci negli occhi.
“bè, ai sarò Alexander così continueranno a chiamarmi Al!” dissi deciso.
“potremo usare i cognomi delle nostre madri!” propose Scorpius pensandoci.
“quali sarebbero?” chiese il preside.
“Greengrass e Weasley signore!” rispose Scorpius.
“Greenglass può andare ma non Weasley, è troppo comune!”rispose il preside.
“allora sia io che Rose useremo Granger come la zia!” dissi deciso.
“allora perfetto ragazzi! Benvenuti al due settembre 1977!” e con quelle parole del preside capì che stavolta eravamo in guai seri!
lasciatemi una recensione mi raccomando!
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, I Malandrini | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più contesti
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Cioa ragazze, scrivo le note dell'autrice qui su per scusarmi, so che il mio ritardo è vergognoso, ma, prima ho scritto un capitolo e mi si è rotto il pc,ergo capitolo perso, poi mi è stato regalato un nuovo computer, ho scritto un nuovo capitolo e naturalmente siccome la fortuna non fa parte di me si è impallato e mi hanno dovuto cancellare tutto, e come prevedibile anche il secondo capitolo è andato a farsi friggere, ho provato varie volte a riscrivere qualcosa di decente ma questa è l'unica "cosa" che ne è uscita! fatemi sapere!

kiss Elys
 


 

Albus Silente era una persona che si autodefiniva calma, pacata e con non poca modestia brillante, si, perché il vecchio preside sapeva che se c'era una persona capace di risolvere il problema dei giovani venuti giusto qualche mese prima era lui, ma per suo rammarico non riusciva a trovare granché.

Durante quei suoi pensieri la porta si aprì rivelando la presenza della professoressa McGranitt che chiedeva il permesso di entrare.

“Entra pure Minerva” furono le laconiche parole del preside.

“Professor Silente, credo di doverla avvertire che la giovane signorina Grenger è in infermeria, è svenuta e secondo Poppy non si tratta di influenza.” rispose solenne e preoccupata l'insegnante.

“E cosa crede sia la nostra infermiera professoressa?” chiese l'uomo guardandola dritta negli occhi.

La professoressa McGranitt si zittì per un momento, messa in soggezione dagli occhi del suo mentore.

“Crede si tratti di un incantesimo non ben identificato, una magia che non conosce” rispose quasi in un sussurro.

Il preside la guardò curioso, Minerva McGranitt non era una donna debole, anzi era forse tra le più coraggiose e forti che l'uomo conoscesse, già la vedeva al suo posto un giorno, non tanto presto certo, ma secondo lui sarebbe stata una dei migliori presidi che Hogwarts avesse mai avuto, dopo di lui naturalmente.

“È preoccupata Minerva?” chiese ancora come per sicurezza e non per sapere ciò che la spingeva a esserlo.

La preside sospirò e dopo aver fatto apparire una poltrona si sedette di fronte al preside.

“Sono tempi bui signore, certo che sono preoccupata, un nostro studente, per quanto sia anormale la sua introduzione nella scuola, passa ormai molto tempo in infermeria per qualcosa che non riusciamo a spiegarci, e se la cosa si espandesse? E se un innocente ragazza ci rimettesse la vita? E se dietro tutto questo ci fosse Lei Sa Chi? Quindi ecco la mia preoccupazione signor preside, sono i ragazzi, bisogna essere pronti ormai, c'è una guerra e ho paura di non poterli proteggere!” l'insegnante aveva lo sguardo fisso su quello del suo interlocutore, non lo aveva abbassato un attimo, lei era diventata un insegnante non solo per l'amore per la matteria ma perchè pensava che un mago si formava lì, tra quelle mura e dipendeva dagli insegnanti mostrargli il cammino giusto.

A sua volta il professore guardava la donna, non era più una ragazza riservata e a volte pasticciona, era diventata una donna sicura e responsabile, con un cuore da vero Grifondoro, non poté che sorridere alla sua pupilla, fiero di ciò che era diventata.

“Forza Minerva, andiamo dalla giovane e scopriamo cosa abbia allora!”

entrambi pochi minuti dopo erano davanti all'infermeria, il preside con un gesto galante la invitò a precederlo e un attimo dopo si ritrovarono una scena che per un attimo gli scaldò il cuore.

Davanti a loro c'era una ragazza stesa a letto senza conoscenza, alla sua destra il cugino le teneva la mano mentre si era assopito e poggiava la testa sul braccio. Invece alla sinistra una chioma bionda faceva capolino da una sedia, seduto in una posizione che di comodo non aveva nulla, la testa piegata all'indietro le gambe una verso terra e l'altra sul letto della malata e infine teneva le braccia incrociate al petto. E infine seduti sul pavimento con soltanto la testa appoggiata l'una sopra l'altra c'erano Remus Lupin, Lily Evans, Sirius Black e James Potter. La giovane insegnante guardava la scena con uno strano senso di tranquillità, era strano vedere quei quattro così tranquilli e angelici insieme. Un attimo dopo si diede un contegno e andò dall'infermiera.

“Professoressa, non sono riuscita a mandarli via, neanche le minacce sono servite, alla fine li ho dovuti lasciare lì!” furono le prime parole della donna. L'insegnante non potè che far finta di niente, in fondo il fatto che fossero tranquilli, ma soprattutto uniti non potè che rallegrare la donna che continuava a pensare che ci fosse tanto bisogno di unità soprattutto in quel periodo.

“Li lasci lì almeno un altro po', più tardi li sveglieremo, ora è il caso che parli al professor Silente tutto ciò che ha scoperto sullo stato della ragazza!” rispose con pacatezza l'insegnante.

L'infermiera fece strada verso il suo piccolo studio, era una stanza molto disordinata, sugli scaffali teneva libri e fiale di pozioni, la scrivania era ricoperta di libri, alcuni aperti e altri ben appirati nell'angolo.

Quando iniziò a parlare era seria e scura in volto.

“Ho provato di tutto, è come se qualcuno le avesse fatto un incantesimo, il problema è che non capisco di che cosa si tratti oltre questo, non so neanche se si tratti di magia oscura.”

Il preside la guardò serio, non era sicuro di ciò che stava accadendo, possibile che l'incantesimo che li avesse portati lì fosse di magia oscura?

Distolse lo sguardo da quello dell'infermiera e guardò i ragazzi.

Era un periodo duro per tutti, e se quei ragazzi venivano dal futuro forse sapevano come distruggere Lord Voldemort.

Si concentrò su Rose e forse doveva attendere un po' per andare fino in fondo alla situazione, forse quei tre sarebbero stati più preziosi in quel tempo, e dopo avrebbe potuto rimandarli a casa.

 

 

Quando Scorpius si sveglio sentì una fitta al collo e alla schiena provà a muoversi ma aveva tutti i muscoli intirizziti. Si voltò verso il lettino accanto a dove era seduto e osservò Rose, Albus si era addormentato tenendole la mano, rivoltò lo sguardo verso il viso della ragazza, incredibile come potesse essere diversa dal solito quando dormiva, teneva la bocca semi aperta, il petto si alzava e abbassava con regolarità, il viso era tranquillo, si ritrovò a pensare un'altra volta a quanto fosse carina, se fosse stata solo un po' meno rompiscatole probabilmente sarebbero stati amici, ma chissà come mai la ragazza doveva sempre competere con lui, e il suo orgoglio gli impediva di essere da meno.

Sentì qualcosa muoversi oltre le coperte e provò a muoversi per vedere di che si trattava, la trovò i malandrini e Lily Evans che dormivano beatamente interra.

Era strano ritrovarsi in quel tempo, non solo per il fatto che viaggi del tempo del genere erano assurdi e inspiegabili, ma anche perchè era il tempo in qui tutti i suoi incubi avvenivano, Colui che non deve essere nominato era al pieno del suo potere, e la sua famiglia era pappa e ciccia con quel mostro.

Si stiracchio cercando di rimettere a posto tutte le articolazioni indolenzite e si avvicinò al suo migliore amico per svegliarlo. In quel momento uscirono dall'ufficio dell'infermiera il preside e la professoressa McGranitt seguiti dall'instancabile Poppy.

“Oh signor Greenglass, vedo che si è svegliato! Vorrei che svegliasse il signor Granger e mi raggiungeste nel mio ufficio, e sappia che adoro i ghiaccioli al limone!” detto ciò il preside si allontanò lasciando il ragazzo mezzo stordito, così si affrettò a svegliare Albus e insieme si diressero verso il grande gargouille che sorvegliava la scalinata dello studio del professor Silente.

Quando furono giunti dentro lo studio il preside era seduto nella sua scrivania, tanti oggetti d'argento oscillavano e sbuffavano da sopra la scrivania.

“Sedete ragazzi!” ordinò il preside facendo apparire delle poltrone davanti la scrivania.

Entrambi si sedettero sempre in silenzio e senza spiccicare parola attesero che l'uomo parlasse.

“Bene, so che cambiare il futuro è molto grave, ma mi chiedevo se voi due potesse in qualche modo aiutarmi a sconfiggere Voldemort”

Non cerano stati giri di parole, nessuna frase con sottintesi, il che fece diventare guardinghi i ragazzi, fu Albus a rispondere.

“Professore, come ha detto lei non è corretto, anche il minimo cambiamento potrebbe creare danni più grandi di ciò che si pensa!” il tono grave con cui pronunciò quelle parole fece capire a Scorpius i guai che avrebbero potuto produrre.

“Capisco, ma posso chiedervi se creare una resistenza sia una buona mossa?” chiese il preside cercando lo sguardo dei due ragazzi.

“Si, lo farà, ma più di questo non posso dirle.” rispose incerto il moro.

“Capisco, vi ringrazio. Ora potete pure tornare dalla signorina Granger.”

Prima che i due si muovessero Scorpius parlò per la prima volta da quando erano entrati.

“Mi scusa professore, ma sa dirci cosa accade a Rose?” chiese guardando gli occhi azzurri del preside.

“Ancora non lo so, ma ve lo farò sapere appena scoprirò qualcosa!” rispose l'uomo.

I due uscirono con il morale a terra, e solo quando si voltarono la voce di un vecchio risuonò per la stanza.

“Sei sicuro di non avere idee Albus? Sarebbe la prima volta che accade!” asserì l'uomo con un cornetto acustico appoggiato sull'orecchio e uno sguardo severo.

“Per ora è meglio che restino professor Fortebraccio, ora come non mai abbiamo bisogno di trovare un modo per proteggere il mondo magico, e sono convinto che quei ragazzi possano essere un aiuto molto prezioso.”

Detto ciò il professore si avvicinò ad un bacile di pietra con delle rune incise, estrasse dalla sua mente un ricordo e si immerse nelle sue memorie sperando di capire quel tassello che continuava a sfuggirgli.

 

 

Dall'altra parte della scuola un insegnante continuava a guardare le valutazioni degli alunni, quattro avevano attirato maggiormente la sua attenzione, Piton era eccezionale nella sua materia, ma tendeva ad avere dei problemi con gli altri studenti, e poi c'erano i tre nuovi arrivati, era molto strano che degli studenti così giovani avessero quella preparazione, ripensò al loro strano comportamento quando provava a chiedergli di loro, il suo istinto diceva che c'era qualche cosa di strano, ma allo stesso tempo era sicurissimo che non fossero alleati di Colui che non deve essere nominato.

Rimise apposto le cartelle e si mise a correggere le verifiche del primo anno sicuro che avrebbe scoperto tutto prima o poi!





spero in un vostro commento!
Vi avviso che come avrete notato il capitolo non è betato!

kiss Elys







 

 


 




  
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