Capitolo
16.
Devo smetterla di mentirmi. Ma come posso
accettare questa verità? Il conflitto
interiore della bella scienziata dagli occhi azzurri si faceva sempre più
intollerabile con il passare del tempo. La sua storia con Yamcha era finita ormai
da tempo, e questo non la turbava più di tanto a questo punto.
Bulma si era resa conto dei suoi
sentimenti, aveva finalmente accettato quel che provava e aveva capito che
fuggire non avrebbe risolto nulla. Era una scienziata, come è risaputo coloro che
si occupano delle scienze sono molto razionali, e quindi non si sarebbe seduta
sul letto nella sua camera a piangere a dirotto, bensì avrebbe agito.
D’altro canto, Vegeta aveva ripreso i
suoi allenamenti, aumentando la gravità e la difficoltà degli esercizi, ma a
lungo andare si accorse che era tutto inutile. Kakaroth si allontanava sempre
di più, e assieme a lui vedeva quel
ragazzo di diciassette anni. Non avrebbe accettato una sconfitta del genere.
“Io sono il Principe!” Si ripeteva, affinché risollevasse l’animo e lo
distogliesse dalla fatica, e dal pensiero di desistere.
Kakaroth, e tu, perché? Perché? Perché non
riesco a diventare super saiyan? Eppure io sono il principe e sono l’unico che
ha le qualità! Dove andate? Il
ragazzo dai capelli fiorentini e Goku, contemporaneamente, si concentrarono e
dopo poco i loro capelli si sollevarono e si tinsero del colore dell’oro.
Un’aura dorata circondava i loro corpi muscolosi. Lo guardavano con aria di
sfida e di superiorità. Vegeta, uomo molto orgoglioso, si sentiva schiacciato
sotto il peso della debolezza e della rabbia. Io diventerò super saiyan! Urlò con tutto il fiato che aveva in
gola. Gli occhi bruciavano come le fiamme dell’inferno e tale divenne quel
posto. Goku e il misterioso giovane ridevano e le loro risate irrisorie
riecheggiavano con un’eco assordante e insopportabile. Tutt’intorno era buio e
le tenebre si impossessarono degli occhi del Principe.
“Cosa è successo? Kakaroth, dove sei?”
Si alzò di scatto, notando che era tutto sudato e molto accaldato. Gli occhi
scuri incrociarono quelli azzurri di Bulma. “Che vuoi? Vattene.” La esortò con
tono di voce severo, distolse subito gli occhi, posandoli sul comodino lì
vicino.
Il saiyan notò che in quel momento la
donna posò un bicchiere d’acqua proprio lì. La cosa lo incuriosì parecchio,
infatti assunse un’espressione sorpresa, mascherandola sempre dietro l’aria
dura che presentava agli sguardi di tutti.
“Sì, me ne sto andando. Un grazie è
gradito, sai? Guarda che sono venuta sin qua e mi sono preoccupata per te che
urlavi nel sonno. Ma no, dimenticavo, sono in presenza del principe dei Saiyan
… le chiedo perdono. Tsk.” L’azzurra si alzò, intenzionata a lasciar perdere e
andarsene per i fatti suoi, a dovette fermarsi proprio poco prima di varcare la
soglia della porta, ancora semichiusa. Una voce l’aveva distolta.
“Preoccupata? Sai che potrei ucciderti
in questo preciso istante, vero? Sai bene che sono un essere spietato e
crudele.” Disse Vegeta, con un fil di voce, ma ben udibile, visto il silenzio che
regnava lì. A quelle parole, la donna come prima reazione sentì il sangue
ghiacciarsi nelle vene. Ma come è
possibile?
Però poi, raccolse le idee e realizzò
una cosa importante. Si voltò, mostrando un sorriso beffardo.
“Ridi, donna?” Chiese sarcastico il
moro, alzandosi in piedi. In cuor suo era stupefatto da tale reazione. Ma
proprio in quel momento, quando un fascio di luce colpì il volto di Bulma,
illuminandola meglio, si avvide che la donna avanzava verso di lui, sicura di
sé.
Ma come? Non ti fidi di me?
Scosse la testa, cacciando dalla sua
mente la donna che aveva sognato tempo addietro. Non era un debole, come
Kakaroth. Ma Kakaroth è più forte di te.
Rimbombò una voce nella sua mente, dandogli immenso fastidio.
“Sì, perché quella che usi è solo una
maschera. Ormai è tempo che vivi qui, anche se non abbiamo mai avuto chissà che
dialogo ho imparato a conoscerti. Ma sai qual è la verità? Tu soffri, il tuo
orgoglio è stato ferito irrimediabilmente e ti mostri duro e insensibile.”
Sussurrò a voce bassa, fermando la sua avanzata per osservare il saiyan, e la
sua reazione. Sapeva che avrebbe reagito male, ma proprio perché aveva colto
nel segno.
Col passare del tempo la donna,
infatti, aveva colto nel burbero sguardo del principe una punta di tristezza.
Dovevo
immaginarlo. La pazienza non è mai stata il tuo forte.
Parla come se
mi conoscesse da una vita. Realtà e sogno si fusero in un’unica cosa, senza che
potesse impedirlo.
Bulma
era vicinissima al corvino, la distanza che li separava non era tanta.
L’azzurra nemmeno si accorgeva delle sue stesse azioni, sapeva soltanto che una
forza interiore la spingeva a fare ciò che stava per fare. E lei non poteva, o
meglio, non voleva fermarla.
Lentamente,
la distanza si ridusse, fino ad annullarsi completamente. Le labbra delicate e
soffici di una incontrarono quelle ruvide e severe dell’altro, in un bacio a
fior di labbra. Nella mente di entrambi le tenebre avevano preso il
sopravvento.
“Basta,
va’ via! Se non vuoi che perda la pazienza e ti faccia fuori.” Vegeta,
accortosi del grave errore appena fatto, si ritrasse come se fosse stato
scottato da un fuoco ardente … il fuoco della passione. “Vattene.” Disse, con
più decisione, tornando a sedere.
Bulma
rimase male da quella sua reazione, ma sapeva che non poteva aspettarsi altro
da lui. Una lacrima solitaria solcò il viso liscio e come l’avorio. Non disse
nulla, semplicemente
si allontanò, più confusa che mai. Era la prima volta che provava qualcosa di
simile. Amore? No.
Anche nella mente di Vegeta tutti i pensieri
si disperdevano uno nell’altro, senza lasciargli tregua. Si sentiva pentito,
poi arrabbiato … deluso di sé, per quanto in basso fosse caduto.
Realtà e sogno si fusero in un’unica
dimensione, e in quel frangente Morfeo accolse il Principe, avvolto nei suoi
mille pensieri e dubbi, nelle sue braccia.
Angolo autrice.
Sì, lo so che non è venuto granché, ma è il meglio che ho potuto fare, quindi già
vi chiedo scusa >.<
Ringrazio di cuore DBsoly e Princess_serenity_92 :D Grazieeeee
:D
Un bacio grande a tutti J