Una volta qualcuno le disse:“Anche il deserto ha bisogno d’acqua.”
Inizia così la storia che vede protagonisti Temari e Shikamaru, ormai consapevoli del loro sentimento reciproco... ma qualcosa cambia quando Shikamaru decide di interrompere il loro scambio di lettere, svanendo nell'ombra.
Ambientato subito dopo "The Last", Temari intraprenderà una missione per conto di suo fratello Gaara: una spedizione nel Villaggio dell'Erba che cambierà drasticamente il suo futuro e quello dell'uomo da lei amato.

Per alcuni la vita è disciplina e rigore, per altri è tutto un equilibrio sopra la follia.
“Le persone giungono sempre al momento giusto nei luoghi in cui sono attese”(Cit. Coelho)
Menù del giorno:
1 lasciate ogni tristezza o voi che entrate
2 non sono previste insalate scondite o fidanzalate
3 vocabolario chiccinese-italiano (capirete)
...STELLA!

[...] Non ricordava che lo sguardo di Maka fosse così sorprendentemente verde, forse perché ha continuato a vederlo solamente su quella foto striminzita che si porta dentro al portafogli: è piccola, accanto a quella di Tsubaki, di Soul e di tutti gli altri poco dopo la consegna dei diplomi. In quella minuscola immagine, la allora quattordicenne meister aveva gli stessi occhi di adesso.
‒ Ciao, Maka.
In realtà non sa proprio che dirle. Dieci anni fa non avrebbe avuto problemi ad avvolgerle il collo con un braccio per portarsela più vicina, ma ora il solo pensiero sembra come stravolgerlo: indugia sul volto disorientato dell’amica, che lo scruta pensierosa.
‒ Black… Star? ‒ mormora, alzando un sopracciglio.
È più alto di lei di almeno una spanna, i vestiti che porta sono decisamente di almeno tre taglie più grandi e probabilmente anche la sua voce le giunge diversa alle orecchie. Nulla da stupirsi che sia così dubbiosa.
‒ Ovviamente. [...]
Cosa succederebbe se due anime costantemente in lotta tra loro decidessero di avvicinarsi, nonostante l'incompatibilità?
Prima classificata a pari merito al contest "Elisir, pozioni e distillati" di wurags sul forum di EFP.

C'è un nuovo Robin in città, ma c'è anche un fantasma che l'osserva.
Storia partecipante al Drabble Day organizzato dal gruppo Facebook di Writer's Wing.

Perché nulla aveva importanza durante quei momenti dedicati soltanto a loro due e alla passione che li univa – né Gotham né tantomeno ciò che erano realmente.

Era sempre stato così, fra loro, fin dall'inizio: un gioco di potere, una lotta continua in cui - ogni volta - nessuno dei due vinceva davvero.
[one-shot scritta per il p0rnfest indetto da Lande di Fandom]

Tratto dal testo:
«Cosa vuoi che ti dica?
Ero solo un ragazzino.
Un ladruncolo di strada, rimasto solo, amato da nessuno.
Cresciuto tra i grattacieli di Gotham City. »
Questa è una one shot dove racconto alcuni flashback sulla vita di Jason Todd aka Cappuccio Rosso.

Lui non era un eroe.
Non lo era mai stato infondo. Dalla morte dei genitori, sotto i suoi occhi, aveva scelto di combattere questo male, di convincersi che poteva anche essere del bene in questo mondo e valeva la pena combattere per esso. Ma ora era lì, a pensare alle conseguenze di tutto, alle scelte, alle decisioni, ai fallimenti che lo avevano portato dove era ora.
Non era un eroe. Era soltanto un ragazzo pieno di odio e risentimento.
Un rumore improvviso destò la mente del giovane. Una vetrina infranta, dei criminali all'opera.
Fece un respiro profondo, e prese in mano un bastone escrima.

“Hai mai pensato a cosa farai dopo?” aveva chiesto la regina, “Insomma, dopo la guerra dinastica, se riuscissimo a sopravvivere, dopo che avrai risolto i tuoi affari” aveva ripreso.
“Dopo” Kurapika aveva saggiato quella parola sulla lingua.
Dopo, aveva un suono estraneo. Un suono disturbante.
Non aveva mai pensato ad un dopo.
Semplicemente non aveva mai pensato dovesse esserci un dopo.
[Kurapika/Oito implicito; molto disagio]

Quando Jason si intrufola a villa Falcone la sera di Natale con Donna Troy, non ha idea di come finirà quella serata, ma quando vengono scoperti sa che le cose possono solo peggiorare...
Una Jason/Donna/Kyle. Più o meno... Incolpo Countdown To Crisis per questa fic.
Linguaggio volgare e accenni di violenza.

Il Kishin è morto ormai da qualche anno e alla Shibusen era tornato tutto normale o forse......
Soul e Maka riusciranno a confessarsi i propri sentimenti ? i nemici sono davvero finiti.......??
TRATTO DAL CAPITOLO 2:
"Soul mi rendeva felice anche soltanto guardandomi con i suoi occhi rossi.,quegli occhi che riuscivano a risucchiarmi. Quel rosso mi faceva provare sentimenti vivi,mi faceva provare amore" pensò Maka arrossendo
TRATTO DAL CAPITOLO 7:
Era davvero quello il loro destino?....dovevano finire così in quel modo assurdo?Avevano ancora una vita davanti,dovevano ancora capire cosa significasse la parola vita,la parola amore, ma ormai....
TRATTO DAL CAPITOLO 9:
"No ridatemi Maka.....ridatemela vi prego!" urlò Soul verso Stein.
Liz gli si era fiondata accanto per aiutarlo :
" ora calmati,non è successo nulla di grave e.... "
TRATTO DAL CAPITOLO 20:
"mi raccomando Black★Star , ti stiamo affidando il compito più importante...non devi farti scoprire"disse Kid in modo saggio rivolgendosi all'amico
"Non preoccuparti il grande me non ti deluderà! " urlò il ragazzo alzandosi e indicandosi .
".... non mi convince per niente ..."
.....
Spero di avervi incuriosito :).
I personaggi non sono del tutto ooc o almeno lo spero ..... alla prossima ^^

Era da un po' che Tsubaki si chiedeva come mai Blackstar indossasse sempre pantaloni particolarmente larghi.
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Raccolta di flashfic - rigorosamente TsuStar - sul dubbio outfit di Blackstar
#senza maniche
#pantaloni larghi
#guanti

Un sogno che Jason fa sempre più spesso e ricorda vari momenti della sua vita.
Dal testo: "La sogni ancora, vero? Quella storia — la tua storia, quella di un ragazzino sfortunato /.../ Scorreva tutto come la pellicola di un film, alla velocità di un treno — per fermarsi al tuo primo giorno da Robin.
/.../
“Io so che Batman verrà a salvarmi, Red Hood! So che ci sarà per me, che mi ricorderà, CHE MI VENDICHERÀ!” "
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Fanfiction ispirata da una fan art di Killinganger (link nella fanfiction).
SPOILER ALERT! Ho preso cocci da varie versioni della storia di Jason, al Red Hood & the Outlaws Rebirth a Batman: Under the Red Hood e le ho leggermente reinterpretate. Se non avete letto/visto una qualsiasi delle seguenti opere e volete evitare possibili spoiler su di esse, NON aprite la storia.

Anche se cercò di metterci più tempo possibile, arrivò il momento in cui Jason si fermò in mezzo alla sala vuota, il cui unico posto era occupato da Dick, che lo scrutò con un'espressione indecifrabile sul volto negli attimi di silenzio che seguirono.
[New52, con qualche citazione all'universo pre-Flashpoint]