Ecco a voi l'ennesima storia su una ipotetica sesta serie, dopo la tristissima 5x13. So che ci sono già moltissime fanfiction sullo stesso argomento, ma ho voluto comunque dare la mia versione. Spero che vi piaccia!

La storia è (molto) liberamente tratta dall'omonimo film del 2003.
Castiel è un giovane redattore in una rivista per ragazze, Dean un brillante e fascinoso pubblicitario all'interno di una grande agenzia. Si incontreranno per motivi esclusivamente lavorativi (il primo ha solo dieci giorni per scrivere un importante articolo, l'altro deve vincere una scommessa ad ogni costo) ben decisi a non farsi coinvolgere, ma i sentimenti ci metteranno lo zampino...
- Dean Winchester. - disse infine, tendendo la mano a Castiel.
- Affascinante…- mormorò quest’ultimo, stringendola brevemente e osservandolo con la testa inclinata da un lato, studiandolo.
- Bè… grazie. - disse Dean, compiaciuto, con il sorriso di chi è assuefatto a complimenti del genere.
- Intendevo il cognome. - specificò Castiel con un piccolo ghigno malefico, sgretolando quel sorriso - Castiel Novak.

[Altri attori/telefilm]
[Cast Spartacus - Coppia Dan Feuerriegel / Pana Hema Taylor] Ebbene, prosegue la serie a episodi tra i nostri Dan e Pana, fra chiacchierate telefoniche, malintesi, bei ricordi che affiorano e qualche problema all'orizzonte. I ragazzi sono molto giovani e vivono lontani, la relazione prosegue su strade inaspettate e sempre più serie. Paure ed incertezze, compromessi e promesse accompagnano la loro storia, mentre i due cercano di dare un nome a quello che provano uno per l'altro, a volte scontrandosi, a volte amandosi. [POV Pana complessato – Episodio III-] Buona lettura ;)

“Ti sei svegliato?” Chiede Peter, affondando le mani nelle tasche dei pantaloni.
“Non ho mai dormito”
“Sai chi sei” Precisa, allora, il licantropo.
Roman sorride, mesto e beffardo, alza gli occhi al soffitto per poi puntarli sull’uomo che ha davanti, a una dozzina di metri di distanza.
“L’ho sempre saputo” La sua voce, a differenza di Peter, non ha un eco. È morta insieme alla sua anima?
Si alza, cammina lentamente e sale le scale.
Lo raggiunge e con un’innaturale calma lo guarda, abbozzando un sorriso. “Dove sono finiti i tuoi capelli?” chiede atono, beffardo.
Peter sogghigna e fa spallucce. Come sempre non risponde.

Sentì che qualcosa lo liberava… come la sensazione di libertà che si prova nel sentirsi togliere delle catene… o come l’abbandono di un fiore che si sciupa, chinando il capo all’incedere dell’inverno…
I fili argentei della barba e dei capelli si staccarono volteggiando sino a terra, spargendosi sui suoi abiti e disfacendosi come polvere, petali di soffioni che docili, si lasciano spogliare da mani gentili.
Le rughe si distesero e i capelli corvini comparvero sino a sfiorare la fronte, leggeri.
Ma le lacrime seguitarono a cadere, anche quando si alzò, reggendosi al divano per l’ansia, con le ginocchia che cedevano.
Avvicinarsi e vacillare… e aggrapparsi alle sue spalle… e toccarlo...
Merlino si accasciò a terra, reggendosi alla sua vita e pianse.
La mano di Artù fra i capelli, come l’ultimo tocco che gli aveva donato.
Ancora, le lacrime di mille anni, non erano stanche.

Un destino che sembra già scritto, viene cambiato dal volere degli uomini. Ma un destino segnato, anche se deviato, può ritornare e decidere di far andare le cose così come dovevano essere fin dal principio. (Revisionata).

Magnus scrollò le spalle e si guardò attorno; forse avrebbe potuto infastidire il Presidente Miao, giusto per passare un po’ di tempo, ma sembrava che anche il suo gatto, notando la sua noia, si fosse nascosto. Quel giorno sembrava che tutti congiurassero contro la sua sanità mentale, eppure lo sapevano che, se non aveva nulla da fare, per far passare quei momenti ti tedio e noia, la sua mente escogitava delle grandi idee.
Un’idea! Forse era proprio di quella che aveva bisogno, qualcosa per far passare il tempo, le ore che lo separavano dal suo incontro con Alec. Lo stregone si lasciò cadere sul divano del salotto, quello dove di solito riposava il Presidente. Il mormorio della tv in sottofondo lo distraeva dal suo pensare, dal rimuginare, ma gli bastò uno schiocco di dita affinché questa si spegnesse, per lasciarlo nel silenzio più totale.
Si alzò di scatto dal divano; sicuramente sistemare i suoi vestiti e l’armadio lo avrebbe aiutato a riflettere meglio. Accadeva sempre che, mentre rimestava fra i boa e gli abiti con le paillets, un’idea geniale lo cogliesse; forse era proprio per quello che il suo armadio era sempre una baraonda, troppe idee geniali.

Questa fanfiction segue gli eventi del film "The Avengers". Loki ha scontato la sua pena nelle carceri di Asgard e Thor è divenuto re: per i due è giunto il momento di ritrovarsi.

Castiel Collins è docente di pittura alla Boston Arts Academy, Jensen lavora in una caffetteria ma coltiva un grande amore per l'arte, quando le loro strade si incroceranno la loro vita non sarà più la stessa...
La storia è un misto fra AU RPF e AU Supernatural, ho mescolato nomi e storie personali dei vari personaggi, soprattutto Jensen e Castiel, che sono un mix con i loro alter ego Dean e Misha...
"Finalmente la lezione iniziò, e a parte intoppi come il dover spiegare ad allievi poco attenti come la linea dell’anca di Jensen fosse più pronunciata di come l’avevano rappresentata, o far notare a ragazze imbambolate che in due ore non potevano limitarsi a disegnare solo un paio di labbra, proseguì relativamente in fretta.
Almeno aveva la scusa per poterlo guardare fino a consumarsi gli occhi, si consolò Castiel, meditando sull’allucinante situazione in cui era precipitato nel giro di poche ore... "

Dean lavora nel settore vendite e si è appena trasferito nel quartiere, e il suo vicino è definitivamente matto da legare.
Dal capitolo 30: Dean strinse le palpebre. “Non sono adorabile, i copriteiera sono adorabili.”

Non lasciatevi ingannare dall''innocenza' iniziale.
Ci si potrebbe inventare di tutto per rendere una notte ancora più movimentata.
E ogni cosa non è quella che sembra..

“Si può entrare?” chiese una voce profonda e mascolina.
La giovane si alzò di scatto. “Certo che puoi, Dave!” Corse verso l’uomo alto e robusto che entrò nell’ufficio. Dapprima lui non scorse il suo volto, dato che le ciocche scure della sua cliente glielo nascosero quando lei lo abbracciò. Quelle spalle sembravano promettere bene, però. E potrebbe perfino essere gay. Insomma, quante donne hanno amici etero che muoiono dalla voglia di parlare del dilemma tra buttercream e glassa fondente o di quali fiori hanno la maggior resistenza in un caldo giorno estivo? Scosse la testa. E, a quanto pare, quello per cui Darlene mi deve davvero trovare del tempo è un po’ di azione a letto. Di certo ne è passato di tempo, dall’ultima volta…
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Kurt Hummel è una stella nascente nel campo dell'event planning nell'area di Chicago. Andrà tutto storto quando lui e Dave Karofsky s'incontrano di nuovo?
[Future!fic Kurtofsky tradotta da LaGrenouille | Traduzione rivista il 29/10/15]

Il corridoio era invaso dal fumo. Chiuse la porta sbattendola. “Cazzo!” urlò. Di certo non sarebbe uscito da quella parte. Mise la testa tra le mani, tentando di pensare a qualcosa di più utile della litania delirante di morirò morirò morirò che al momento gli occupava la mente. All’improvviso, udì qualcosa che lo riscosse dal suo panico. Sirene!
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Dopo essersi trasferito nel Wisconsin per la scuola di specializzazione, l’appartamento di Kurt va a fuoco, privandolo temporaneamente di un tetto sulla testa. Quando il suo soccorritore si rivela essere qualcuno dal suo passato, cosa succederà?
[Future!fic Kurtofsky tradotta da LaGrenouille | Traduzione rivista il 20/10/15]