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Julia ha ventisei anni, si mantiene grazie a un lavoro che non le piace e spesso la notte fatica a dormire, preda della solitudine.
Andrew vive alla giornata, sempre pronto a terminarla con una birra in compagnia degli amici al solito bar.
Non hanno nulla in comune, eppure la loro amicizia regge da anni, a dispetto di ogni previsione.
Cosa accadrà quando Julia ricomincerà a frequentare Richard, il suo ragazzo storico?
Tra gelosie, equivoci e visioni inaspettate, il loro rapporto subirà un grande colpo perché nessuno dei due ha fatto i conti con l’imprevisto.

Skam Italia.
Il titolo, Aspettando Marzo, spiega proprio perché la sto scrivendo. Pubblicherò un capitolo al giorno, fino a marzo, come se fossero clip, parlando di come la vita andrà avanti per tutti i personaggi, da un punto di vista esterno, quindi saranno tutti protagonisti a capitoli alterni.
Cercherò di non fare spoiler per chi non ha visto Skam norvegese.
Coppie che troverete sicuramente: Martino e Niccolò, Giovanni e Eva, Eleonora e Edoardo, Elia e Filippo, ma ce ne saranno anche altre (ad esempio penso di aggiungere Silvia e Luchino).

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Danielle trascorre il viaggio quotidiano in autobus fissando il paesaggio sempre uguale, con poca voglia di tornare a una casa dove si sente solo ospite. Peter resta sempre in piedi vicino all’uscita, isolato da tutti e protetto dal cappuccio sempre alzato.
Sulla linea 97, il destino dà appuntamento a due vite all’apparenza diverse, ma gravate entrambe da troppi addii e sogni infranti.
Riusciranno a vedersi, pur avendo ormai rinunciato a guardare davvero il mondo, e ad arrendersi al bisogno disperato del calore di un abbraccio, per lenire anni di solitudine?
Questa non è solo una storia d’amore, è un inno alla speranza che non deve mai scomparire, alle seconde opportunità che la vita ci offre, perché l’autobus, presto o tardi, percorre la strada di ognuno di noi.

“A Natale, l'hotel Du Mort è un mortorio. La sua vorrebbe essere una battuta, ma non lo è poi così tanto.”
(Sciocchezzuola saphael pre-slash. Così. Perché mi andava.)

Alec si infila nel solito spazio lasciato dalla finestra di Simon, anche se questa volta non è del tutto aperta e finisce per colpire qualcosa di appuntito con un fianco – ha già un insulto sulla punta della lingua quando mette piede nella stanza, ma una rapida occhiata attorno a sé lo fa congelare sul posto.
“E tu chi sei?”
Alec sussulta, si maledice mentalmente per essere così idiota, si gira di scatto e rischia di rompersi l’osso del collo nel movimento. Non sarebbe stata una gran bella fine.
(Jace avrebbe senz'altro riso di lui.)
Alec fissa il ragazzo semi-sdraiato nel letto, un libro tra le mani e le sopracciglia comicamente alzate, che lo sta fissando di rimando. Trascorrono così un lungo silenzio imbarazzante, interrotto dallo scontro improvviso dei neuroni di Alec che gli permettono di trovare una scusa perfettamente sensata e brillante per essere piombato a casa sua, dal nulla, di notte: “Uh.”
[Malec con side!Sizzy]

Volevo pubblicare qualcosa per festeggiare San Valentino, ma ci ho pensato alle 11.45 per cui arrivo con un giorno di ritardo. pazienza.
storia scritta per un event del gruppo fb We Are Out for Prompt.
spero vi piaccia. --
Mary×Mattew: il mondo intero la trovava insopportabile, lui la trovava meravigliosa

[Hurt/comfort | 110 parole ispirate a una scena della 2x11]
Sapere che Clary non era davvero sua sorella e scegliere di non rivelarglielo, ebbe un effetto deleterio sul giovane Shadowhunter.
{Drabble partecipante al quarto turno del contest “Ten little Indian Boys” indetto da Setsy sul forum di EFP}

"Era fortemente convinto che Lewis avesse abbastanza emotività per entrambi. Magnus li definiva una coppia perfetta: diceva che Simon era empatico, solare e affettuoso, mentre lui era distaccato, freddo e metteva paura con una sola occhiata. Magnus, in definitiva, era sempre gentile nei suoi confronti."
> Saphael con accenni Malec

Dopo mesi di corteggiamento serrato, Loris riesce finalmente ad invitare Matteo a casa sua per cena. Il menù prevede pesce e Gewürztraminer, ma tutto quello che Loris vuole è poter assaggiare di nuovo la bocca di Matteo.
Si premette con più insistenza contro Matteo, che mugolò assonnato, e si sporse a sussurrargli nell'orecchio, inumidendolo prima con la punta della lingua: «mi sposerai, Matteo Pavone?» con lo stesso tono e la stessa emozione con cui gli avrebbe chiesto mi scoperai?, con cui gli avrebbe detto ti amo.
[Quasi una PWP]

1. Scrivi i nomi di 10 personaggi.
2. Scrivi una drabble di quindici parole o meno per ogni genere, usando i personaggi indicati dai numeri. NON leggere i generi prima di aver compiuto il passo 1, nel caso volessi partecipare, ti rovineresti la sorpresa!

[Missing Moment ep. 2x04| Lightwood Siblings (Jace/Izzy/Alec) | Introspettivo]
“E tu, Izzy?” chiese, orientando la sua apprensione verso la sorella. “Tu stai bene?”
La ragazza non rispose subito; tornò a guardare Alec, il senso di colpa evidente nella severità improvvisa della sua espressione.
Jace cercò di incrociare il suo sguardo, ma Isabelle lo evitò.
“INon è stata colpa tua: il demone ha attaccato Alec.”
“Ma la rabbia era la mia” replicò la ragazza. “Le emozioni erano le mie. Le ha fiutate, ha letto le mie paure, ha capito che poteva usarmi. Non sono mai stata una debole, Jace” proseguì, indurendo la sua espressione. “Ho sempre pensato che nessuno avesse il potere di farmi sentire così, di rendermi fragile. Ma è successo: due volte” aggiunse, tornando a distogliere lo sguardo. “Vi ho quasi persi entrambi, questa settimana: e in entrambi i casi la colpa era mia.”
"Ti sbagli."

Raphael Santiago era il tipo di persona che dà tutta l'impressione di non aver mai messo piede in un locale, per questo, quando Simon lo vide raggiungere il resto del clan nella hall dell'albergo, si accigliò.
Esplicita

Può contenere spoiler: 2x03, Saphael.
«Ehi, mamma. Ho appena ricevuto i tuoi messaggi! Volevo solo farti sapere che non sono morto… Quindi non chiamare la polizia. So che sei agitata perché non parliamo da un po’, perciò pensavo di passare da casa. Spero tu ci sia.» Simon si fermò nel bel mezzo del cantiere in cui alloggiava – vicino al ristorante dei licantropi – ed intravide un’ombra passare velocemente a pochi passi da lui. Solo una creatura poteva andare così veloce. Un vampiro. E se c’era un vampiro da quelle parti, poteva essere solo…

Ian è un ragazzo piuttosto solitario. Odia il liceo, lo frequenta solo perché offre un addestramento militare e il suo sogno è di diventare un soldato. Ma un giorno la sua solita routine verrà sconvolta da Mickey Milkovich, capitano di rugby della sua scuola, e la sua fama di bullo lo precede.
Come andrà a finire? Riusciranno a cambiare l'uno il mondo dell'altro o addirittura a crearne uno nuovo tutto loro?

[One-Shot | Pre-serie |child!Alec |Introspettivo, Slice of life]
Isabelle tornò ad alzare gli occhi al cielo. Alec provò una fitta d’invidia, nel vederla reagire a quel modo: ancora una volta avvertì sulle spalle l’ingiustizia di quel peso che si portava sulle spalle.
Anche lui avrebbe voluto roteare gli occhi e fare qualche capriccio, ogni tanto.
Anche a lui sarebbe piaciuto ridere di qualche marachella fatta assieme alla sorella e infischiarsene del pensiero di deludere i genitori.
Ma Alec non era così: quando gli veniva chiesto di fare qualcosa ubbidiva senza lamentarsi e, se combinava qualcosa, si aspettava di venire punito.
Alec era il maggiore: quello responsabile doveva essere lui.