Bess Black
   
Membro dal: 11/07/11
Recensore Veterano (351 recensioni)
       
La Notte | Capolinea 51 | Solo se Dio perdona | Eroi | Umiliati e Castigati
 

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La verità reale è sempre inverosimile […]. Per rendere la verità più verosimile, bisogna assolutamente mescolarvi della menzogna. La gente ha sempre fatto così.
-Fëdor Michajlovič Dostoevskij, I Demoni, 1873



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Il primo uomo che, avendo recinto un terreno, ebbe l'idea di proclamare questo è mio, e trovò altri così ingenui da credergli, costui è stato il vero fondatore della società  civile. Quanti delitti, quante guerre, quanti assassinii, quante miserie, quanti orrori avrebbe risparmiato al genere umano colui che, strappando i pali o colmando il fosso, avesse gridato ai suoi simili: «Guardatevi dall'ascoltare questo impostore; se dimenticherete che i frutti sono di tutti e che la terra non è di nessuno, sarete perduti!».
-Jean-Jacques Rousseau, Discorso sull'origine ed i fondamenti della disugualianza, 1755


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Io ero, quell'inverno, in preda ad astratti furori. Non dirò quali, non di questo mi son messo a raccontare. Ma bisogna dica ch'erano astratti, non eroici, non vivi; furori, in qualche modo, per il genere umano perduto. Da molto tempo questo, ed ero col capo chino. Vedevo manifesti di giornali squillanti e chinavo il capo; vedevo amici, per un'ora, due ore, e stavo con loro senza dire una parola, chinavo il capo; e avevo una ragazza o moglie che mi aspettava ma neanche con lei dicevo una parola, anche con lei chinavo il capo. Pioveva intanto e passavano i giorni, i mesi, e io avevo le scarpe rotte, l'acqua che mi entrava nelle scarpe, e non vi era più altro che questo: pioggia, massacri sui manifesti dei giornali, e acqua nelle mie scarpe rotte, muti amici, la vita in me come un sordo sogno, e non speranza, quiete.
-Elio Vittorini, Convesazione in Sicilia, 1941

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Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso pareva oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
Così fatto è lassù tutto un giardino.

Il bimbo dorme, e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro;
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera.

-Giovanni Pascoli, Fides in Myricae, 1891

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E il severo, vago, morbido, ondeggiare dei velluti
mi riempiva, penetrava di terrori sconosciuti!
tanto infine che, a far corta — quell’angoscia, m’alzai su
mormorando: «È un pellegrino che ha battuto alla mia porta,
un viatore o un pellegrino che ha battuto alla mia porta,

questo, e nulla, nulla più!».
-Edgar Allan Poe, Il corvo, 1845


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-Maurits Cornelis Escher, Le mani che disegnano, 1948
 
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Lei era drammatica.
Lui era dinamico.
Lei era precisa.
Lui era impulsivo.
Lui era James e lei era Lily, e un giorno condivisero un bacio, ma prima condivisero numerose discussioni, poiché lui era presuntuoso e lei dolce, e le questioni di cuore richiedono tempo.
Autore: Jewels5 | Pubblicata: 09/07/12 | Aggiornata: 21/05/15 | Rating: Arancione
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Capitoli: 25 | In corso
Tipo di coppia: Het | Note: Traduzione | Avvertimenti: Nessuno
Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Categoria: Libri > Harry Potter | Contesto: Malandrini/I guerra magica | Leggi le 143 recensioni

«Siamo a casa nostra.» Non è la prima volta che glielo dice. E non importa quanto Gabriel si affretti e si affanni ad assicurarla: sua madre non si sente mai a casa. Il monolocale dove si sono trasferiti dopo il primo sfratto è più piccolo e le pareti sono di un grigio stinto e sporco che nessuno si prende la briga di ridipingere; eppure Gabriel ha il sospetto che non sia al vecchio appartamento che sua madre voglia tornare «Sei già a casa, mamma»
Julia Orwell rimane zitta per un po’, le labbra socchiuse e gli occhi spalancati su un qualcosa che Gabriel non riesce a vedere. La stanza è buia e le lenzuola rosse sono solo un colore perso nell’oscurità, eppure Gabriel percepisce la mano di sua madre afferrargli il braccio, di nuovo, quando si sta per alzare. Gabe si abbassa di nuovo, paziente.
«La vita è così dura, angelo mio. È una scatola vuota in attesa di essere riempita: e più la riempi più ti sembra di esplodere, meno la riempi più ti senti vuoto» un altro sospiro contro la fodera del cuscino «Ah, angioletto mio, quanto vorrei poter tornare a casa, adesso»
(Buon Compleanno, Bess!)
Autore: Flaqui | Pubblicata: 19/09/13 | Aggiornata: 19/09/13 | Rating: Giallo
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Capitoli: 1 - One shot | Completa
Tipo di coppia: Het | Note: Nessuna | Avvertimenti: Nessuno
Categoria: Storie originali > Introspettivo |  Leggi le 0 recensioni