Questa storia parte dalla fine della Quarta Guerra Ninja nel finale alternativo che avrei visto per personaggi come Hinata, Sasuke e il resto.
Per molte cose mi appoggerò al canon, niente forzature qui. I personaggi non verranno snaturati, gli darò profondità.
La storia è psicologica e cruda, per una lettura adulta, realistica.
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Sasuke e Hinata non potrebbero essere più distanti, Sasuke quando la intravedeva nei vicoli del villaggio la ignorava.
Erano andati in Accademia insieme, ma lui non riusciva nemmeno a ricordare il nome dell'ereditiera del clan Hyuuga.
Lo irritava quella donna fantasma che frequentava sempre i suoi posti preferiti, analizzandolo ogni volta che lo guardava.
Il suo sguardo era diverso da quello che gli rivolgevano le oche del paese, i suoi occhi erano d'acciaio screziati di viola.
Era diventata afona, asociale, ma inaspettatamente s'era avvicinata a lui, facendogli sentire una voce che non tirava fuori con nessuno da anni.
Quando pensava di essere l'unico a sentirla parlare gli veniva davvero da ridere.
Solo qualche tempo dopo Sasuke Uchiha si sarebbe reso conto di essere diventato l'espiazione di Hinata Hyuuga.

[...] Dopo la guerra lui si era specializzato in Medimagia e aveva sentito dire che Potter era diventato un Auror.
Le loro vite erano scorse senza incroci per cinque meravigliosi anni, fino a quando il Wizengamot aveva finalmente scelto quale servigio Draco avrebbe dovuto compiere per essere in pari con la comunità: date le sue sorprendenti doti di Guaritore, avrebbe dovuto collaborare per un anno con gli Auror e curare tempestivamente eventuali feriti sul campo.
E, cosa più orribile di tutte, era stato assegnato come compagno di Potter.
Nessuna protesta era valsa e ora si ritrovava a vivere in uno squallido appartamento Babbano, nella periferia della Londra Babbana, con Potter, a lavorare a un caso Babbano dove l’assassino rapiva donne Babbane e le torturava nei modi più cruenti possibili, rimarcando quello che, oltre cento anni addietro, era stato Jack lo Squartatore.

«Certo». Stark prese il calzino dalla sua spalla e lo fece penzolare davanti alla faccia di Jade. «Sono sicuro che la pagano profumatamente per stirare le mutante al Capitano Rogers».
Jade gli strappò il calzino dalle dita e lo fulminò con lo sguardo. «Il Capitano Rogers se le stira da solo le sue mutande. Ritiene sconveniente che sia io a occuparmene».
Stark sospirò con aria afflitta, ma scuoteva la testa in un modo che di afflitto non aveva nulla.
«Chissà perché non sono sorpreso».
[Primo capitolo: Dedicato a Ulissae, che giorno cinque ha fatto il compleanno. Auguri, anche se in ritardo!]
[Secondo e terzo capitolo: Affetta da Shipping compulsivo, partecipo all'iniziativa del forum « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest]
[Quarto capitolo: Dedicato a Dragana, che oggi compie gli anni. Tantissimi auguri!]
[Settimo capitolo: Dedicato a Jo Lupo, che oggi compie gli anni. Tantissimi auguri!]

5 volte in cui le dita magiche di Stiles risolvono il mal di testa di Derek+ 1 volta in cui le dita magiche di Derek si occupano di Stiles.
John pensa che Derek non avrà bisogno di nessun antidolorifico finché Stiles sarà in circolazione e per la prima, anzi la centesima, volta si trova ad ammettere che non sarebbe male se suo figlio continuasse ad essere intorno a Derek Hale almeno per il prossimo millennio.

Steve nota lo sguardo tradito di Bucky e la confusione di Sam, poi segue lo sguardo di Sam verso la pila di frutta mezza mangiata nel bidone della spazzatura. Un’improvvisa comprensione gli appare in volto.
“Oh,” dice. “Bucky ha scoperto il fatto delle banane.”
La volta in cui viene compianta un’icona americana. Ma probabilmente non quella a cui state pensando voi.

Il fatto è, capì molto presto Tony, che ci sono delle cose che lo SHIELD non ha mai detto a Capitan America. A volte sono piccole cose, a volte sono cose grandi. Ma cose, comunque sia, che pensavano non fosse pronto a sapere.
Quando Steve scopre una di queste cose durante un’intervista, la sua reazione è come non se la sa-rebbe mai immaginata nessuno (eccetto Natasha forse, perché lei è spaventosa).
O, come il mondo scoprì di Steve Rogers e Bucky Barnes.

‘I love you like rlb’ è divenuto una componente famosa, accettata e preziosa del gergo americano. Il significato delle lettere ‘rlb’ non è conosciuto, ma è comunemente considerato come una forte dichiarazione di amore romantico, di impegno e sacrificio.
Era stato Dernier a dirlo per primo. Steve non avrebbe mai immaginato che una cosa del genere a-vrebbe potuto sopravvivere la guerra e tutti gli anni che erano passati da allora.
In cui Tony impazzisce provando a capire perché questa frase ha un tale effetto su Cap, Bucky prende in giro la stampa, e Steve e Bucky si amano come rlb.

Dalla baia soffiava un vento aspro, freddo, che flagellava la costa e gonfiava le onde destinate a infrangersi contro le frastagliate scogliere che spezzavano il paesaggio.
L'aria era satura dell' odore di sale e oceano infuriato. Il cielo, una promessa ingannevole di tempo sereno macchiato da grosse nuvole che correvano veloci e mutevoli verso i pendii delle colline su cui si arrampicava l'abitago di Galway, la capitale della contea omonima. Due innamorati. I primi tempi di una relazione difficile ma cercata. Un pugno di amici decisamente intraprendenti e un' isola...come regalo di compleanno. Perché tutto è possibile, nella Terra delle Fate.

"Per questo correva sempre così tanto, così veloce. Per rendere indefiniti i contorni di una realtà aliena, dove non aveva punti saldi di riferimento. Per questo annotava tutto ciò che valeva la pena di apprendere, sentire, vedere, assaggiare, leggere. Per trovare il vero significato da dare alla sua seconda possibilità." Mai come dopo una distruzione totale servono punti di riferimento. Persino a un uomo definito "Leggenda Vivente". Steve e Captain America ora sono due entità divise, in conflitto. Sole. Alla ricerca di un modo per convivere e di un nome creduto perso in una tormenta di neve. A volte, l'unico modo per andare avanti è tornare indietro, a casa e scoprire di non essere stati i soli a farlo perché esiste un altro Soldato dilaniato tra due nomi. La loro guerra è la stessa e ciascuno cerca di punti fermi per non precipitare; un viaggio lungo e allo stesso tempo brevissimo, scandito da una lista.

- Ciò non significa necessariamente che voglia parlare con te! -
- Sei proprio una bastarda -
- Sei proprio un coglione - risposi io a tono.
Dopo qualche attimo di silenzio tornò all'attacco - Come mai sei qui? -
Sbuffai - Ho ucciso un po' di gente -
Della serie " Rimaniamo sul vago "
- Ah... E ti vogliono giustiziare per così poco? -
- Sarebbe anche stato " poco " come dici tu, se non avessi ucciso anche tutti gli anziani del mio villaggio... Però è stato stranamente appagante, lo ammetto - dissi sospirando - Come ti chiami? -
- Hidan - fece una pausa - Per essere una ragazza devi aver messo su un bello spettacolo al tuo villaggio... Mi immagino tutto il sangue... - sospirò di piacere - A Jashin-sama sarebbe piaciuto -
- No, non c'è stato nessuno spargimento di sangue - commentai, parecchio scioccata dal suo commento precendente.
- COSA!? -
Rimasi convenientemente zitta.
Bhè, non è che si vedesse tutti i giorni un tizio a cui piacevano sbudellamenti e varie.
Vabbè, nel mio caso "sentisse".
Dannato Kekkei Genkai di merda.
Spero di avervi incuriosito, anche se sapete che dalla mia testolina bacata non può uscire niente di buono!!
Enjoy!
Ciauuu!
Alice_

A dispetto di quel che insinua Emma, Tom non ha mai avuto la pretesa di salvare il mondo. Quando Alana, diciassette anni e diciassettemila problemi, gli capita tra i piedi, almeno, non immagina certo d’essere a un passo dal ruolo più difficile che la vita possa riservare: quello di ascoltatore silenzioso.
Tra narcisi e rose, un’improbabile amicizia di lapidi e paroxetine.
(…) “Finalmente ti degni! Quale alter ego ha preso il sopravvento? Sei impegnato a conquistare Midgard o stai pettinando cuccioli di foca?”
“No, devo trovarmi un giardiniere, sempre che non voglia essere potato a tradimento. Tra i matti che frequenti, qualcuno parla il coreano?”
“Ma… Sono commossa: hai cominciato a drogarti come tutti i fratelli normali.” (…)

Cinquatadue erano le lentiggini sulla guancia destra di Camille, quarantasette quelle nella guancia sinistra, ventitrè quelle sul naso. Calum le aveva contate con cura.
Ventiquattro erano le sigarette che il posacenere ospitava, il rossetto rosso che macchiava la cartina bianca testimoniava che quattordici erano state fumate da una ragazza. Le altre erano sicuramente frutto di Michael.
Sette bottiglie vuote di vodka e dodici cicchetti di rum. Probabilmente Luke non aveva mai bevuto così tanto in vita sua.
Un biglietto di sola andata era appoggiato alla scrivania di Ashton e il ragazzo continuava a ripetere "non lo voglio sapere". Tre fazzoletti Kleenex erano nel cestino e il quarto in mano di Arianna.
Era tutta una questione di numeri.

Perché quando porti il nome di una ninfa greca che non è mai tornata dall’Ade, pensi che tutti gli eroi si volteranno troppo presto, lasciandoti nel grigio di un’esistenza qualunque. Ma a volte gli eroi somigliano a quel pazzoide sociopatico del tuo boss. O si nascondono dietro ad un paio di gentili e fermi occhi blu che hanno attraversato il tempo senza smettere di combattere.

è una storia un po particolare. Alba è la persona più dolce e pura del mondo e quello che le succederà le stravolgerà per sempre la vita. Sogna di innamorarsi e di avere una famiglia. Ma come potrà adesso che lo scenario in cui vivrà sarà completamente diverso da quello che si immaginava.
I segreti di una strana famiglia, una vita distrutta per odio. Potrà tutta questa situazione migliore infine la vita di Alba? Beh come puo essere migliore una vita in un penitenziario?
Dal secondo capitolo:
*Entrarono in tribunale.
Alba tremava e stringeva forte le mani del fratello.
Quando entrò il giudice tutti si alzarono e Alba temeva che si sarebbe schiantata al suolo per la troppa ansia.
Le girava la testa e a malapena ricordava il suo nome.
Doveva calmarsi.
Strinse le mani del fratello e lui capì che non stava bene.
Louis l'abbraccio cercando di calmarla e lei scoppiò a piangere.
Aveva tanta paura.*
Dal sesto capitolo :
*Alba notò lo sguardo perso e assorto di Zayn, finchè non notò una lacrima rigargli il viso.
' Zayn tutto bene?' chiese lei preoccupata
' Si ' disse asciugandosi velocemente le lacrime
' Non sembra, stai piangendo ' disse avvicinandosi
' Fatti gli affari tuoi ' rispose burbero*

Inghilterra, 1870. Lei è Lullaby McCarty: una ventenne sul lastrico a causa dei debiti accumulati da un padre con la passione per il gioco d'azzardo. Da sempre ragazza gioiosa e vivace, il suo futuro comincia ad incrinarsi a pari passo con la rovina economica della sua famiglia.
Lui è Adam Knight: ricco sfondato, ma altrettanto disprezzato dalla Buona Società londinese. Sfortunatamente per Lullaby, è chiamato il Re del gioco d'azzardo.
E se la ragazza, per salvare il padre, decide di fare una scommessa con lui, cosa potrà mai accadere?