Una Johnlock ambientata nel Medieovo. John Watson è un Highlander tenuto prigioniero, col compito di curare il Principe Gaaldiniano da una strana malattia. In cambio dei suoi sforzi, John si ritrova costretto a entrare al servizio del Principe, conosciuto solo come Monseigneur...

-Non te lo chiederò. Non ti chiederò di restare. Per noi non ce ne sono vie di mezzo. Non adesso, è tardi per trovarne una-

SPOILERS per chi non ha visito la 3x03.
Ispirata alla scena dove John si arrabbia quando ha scoperto chi è veramente Mary, perché quella scena doveva andare diversamente perché di si u.u
Un' idea venuta dal nulla, per ora solo one shot, ma chissà...magari potrà evolversi in seguito.

Storia ambientata post "His Last Vow" in cui spiego perché, secondo me, John nella terza stagione ci è sembrato un po' "fiacco".
Note1: Johnlock. Sarà sempre Johnlock con le mie fanfiction.
Note2: Accenno parentlock perché, sempre nelle mie fanfiction, i bambini non moriranno mai.
Note3: Minor character death.
Note4: Tematiche delicate per assunzione di farmaci psicotropi.
Note5: Hurt/Confort a palate.

Sherlock sollevò il bavero del cappotto e chinò il capo contro il vento gelido che gli soffiava sul viso la polvere della strada.
Un refolo gli frustò comunque uno zigomo, facendolo rabbrividire.
Forse Mycroft aveva ragione ed esisteva davvero un vento capace di scardinare le persone fin nelle fondamenta. Era quello che la gente chiamava cambiamento. Era la vita stessa, specie quando ti sorprendeva a tradimento.

Dopo ciò che era accaduto, era consapevole che mai, mai più sarebbe riuscito a mantenere un minimo di se stesso.
Aveva dato a Sherlock il potere di disfarlo come un libro da stracciare, spogliarlo come un fiore che appassisce. E lo avrebbe fatto anche a chilometri di distanza.
John si era praticamente consegnato nelle sue mani.
Ma la cosa più orribile di tutte, era che non riusciva a davvero a pentirsene.

Perché non ci crede nessuno che nei suoi ultimi minuti di vita, John perda tempo a parlare con Sherlock.
Sherlock fece un sorriso di trionfo, talmente largo da oscurare tutto il vagone, guardando l’oscurità fuori dal finestrino. – Quando ti ho detto che non riuscivo a disattivare la bomba non avevo in mente proprio questo. –
John lo guardò confuso.
Poi un po’ meno confuso.
Sherlock era troppo allegro per uno che stava per saltare in aria. Gettò un’occhiata al timer della bomba e si sentì quasi mancare.
- Oh, no… No, no. –
SPOILER episodio 3x01
[Partecipa a: "Il contest dei numeri" di bakakitsune]

Sherlock è un esperto in molti campi, ma comprendere la natura umana non è mai stato il suo forte. E questo è il motivo per cui si ritrova solo nel suo salotto in Baker Street, perchè John non ha reagito alla sua sorpresa come si aspettava.
Ma se solo John lo perdonasse. Se solo riuscisse per una volta a smettere di pensare senza sosta. Cosa potrebbe succedere?

The Family Man!AU (movie).
Ispirato al film omonimo. Sherlock è ormai un famoso consulente detective che intasca assegni decisamente corposi ad ogni caso che risolve. Vive da solo e sta benissimo così, tutto ciò che gli serve è il lavoro e ne ha in abbondanza. Per questo crede di vivere un incubo quando la mattina di Natale si risveglia in un letto matrimoniale accanto ad un uomo di nome John - un tizio che aveva conosciuto e rifiutato senza troppi complimenti 13 anni prima - con un bambino - Hamish - che lo chiama papà. Dapprima sconvolto e inorridito, Sherlock si troverà suo malgrado a scoprire quanto sia bello essere amati e a rimpiangere la scelta fatta anni prima con tanta superficialità.

Quel sabato sera, John sentì la presenza di Sherlock ancora prima di vederlo.
Era comodamente seduto sulla propria poltrona, le gambe stese davanti a sé e un vecchio libro fra le mani, godendosi appieno il proprio finesettimana libero dall’ambulatorio. [...]
L’insolita, stonata e quasi inquietante tranquillità, al 221B, stava però per terminare, veloce ed inaspettata come era giunta. [...] Sherlock si era fermato davanti alla porta aperta dell’abitazione e a John venne quasi un colpo nel vederlo.
Note: Johnlock, fluff

La verità è che non è mai stato John a dipendere da me, ma ero io a dipendere da lui. Sempre. Anche ora.
Ho smesso di fumare per lui. Ho smesso di drogarmi per lui. Ho buttato via tre anni della mia vita per lui.
E rifarei tutto, qualunque cosa per lui.
Anche se continuerà ad odiarmi per l'eternità farò tutto ciò che posso per farlo stare bene. Non importa se mi odia, è John e se lui respira respiro anch'io.

A Baskerville, John viene infettato da un virus che lo rende un genio. Quando però l'infezione diventa neurodegenerativa, è una corsa contro il tempo per salvare se stesso. Fusione con Flowers for Algernon

Alpha/Omegaverse.
In un mondo fantascientifico dominato dagli alfa e fatto di leggi impietose e coercitive verso gli omega, Sherlock disprezza e occulta da sempre, e con ogni mezzo, la sua vera natura: nessuno può dominarlo, nessuno può reclamarlo.
Fino all'arrivo di un alfa diverso dagli altri, uno con gli occhi mansueti e un cuore luminoso che non può appartenere a nessun altro.