Ho scelto di soffrire, si, ma anche di essere felice. Perché se da una parte mi sento quasi soffocare dal non poterlo avere per me, dall’altra mi sento al settimo cielo. Le emozioni che riesce a trasmettermi lui non le ho mai provate per nessuno, la sua voce è quanto di più bello io abbia sentito, i suoi occhi sono uno specchio incantevole che brillano anche a distanza di chilometri e chilometri. Così asciugo le mie lacrime e mi preparo per iniziare la solita noiosa giornata scolastica, con un unico pensiero in testa.
Niall James Horan, riuscirò ad averti.

Dal capitolo 2-
Le voci di Valerie ed Emily divennero all'improvviso ovattate. Nel mio cervello rimbombavano soltanto le grandi parole scritte in grassetto sull'annuncio che agitava dentro di me un turbinio di sensazioni opposte tra sopresa e paura.
One Direction, audizioni di ballo per il tour 2013. 
Dal capitolo 6-
"E' stato difficile scegliere chi doveva vincere. Però tu sei risultata la migliore." disse Paul indicandoci. 
"Siii! Ho vinto" esclamò Valerie che cominciò a saltare per la stanza. 
"No, scusa non intendevamo te. Intendiamo te." dissero indicandomi. 
"Io?? Ma state scherzando? Ma non ho neanche partecipato. Ho solo dato un sostegno non proprio morale!" 
Dal capitolo 9-
"Tu hai 19 anni. Lei quindici. Se voi non foste famosi potresti anche provarci o starci insieme ma sei un cantante famoso. Nascerebbero i petegolezzi e la gente ti criticherebbero perché lei è "troppo piccola". La vostra carriera potrebbe essere compromessa e tu saresti giudicato duramente. Non puoi mi dispiace a meno che non vuoi rinunciare alla strada verso il successo! E poi ricordati degli altri ragazzi! Te la dimenticherai e lei diventerà per te come una sorella minore più piccola che dovrete proteggere. E' quello il ruolo che dovrà assumere la piccola Charlie. E poi immaginati anche le conseguenze per quanto riguarda le vostre fan. La loro reazione potrebbe essere aggressiva verso Charlie che dovrà partecipare ad ogni vostro concerto e non mi va che le urlino contro. Devono vedere voi come dei fratelli maggiori. Non credo sia tanto difficile, no? " disse Paul duro e irremovibile.

"Perché metti tutti questi puntini di sospensione?" mi scrisse.
Non seppi che rispondere, per l'ennesima volta in quella conversazione.
"Non lo so...mi sembrano...carini, suppongo" digitai velocemente, accorgendomi che ne avevo messi di nuovo una montagna.
"Dunque, la tua idea di grammatica è particolarmente distorta. Io sapevo che i puntini si mettessero quando lasci un discorso in sospeso, non perchè sono 'carini'." la situazione mi stava sfuggendo di mano, decisamente.
"Intendi intavolare un discorso sulla grammatica?" scrissi stizzito.
Era come se fosse davanti a me, non in dietro ad un computer.
"No, hai ragione Principe Azzurro. Parliamo di quanto il tuo nickname faccia schifo".
D'accordo, voleva essere presa a parolacce, era chiaro.