A Red Fox, perché mi ha dedicato una piccola meraviglia e mi sentivo in dovere di ricambiare.
“Infine gli scacchi mi ricordano la mia sfida col primo Kira”, continuò prendendo un pezzo fra le mani “È una sfida basata sul capire la strategia dell’avversario, studiarne una contromossa e nascondere i propri intenti. Proprio come in questo gioco”, appoggiò nuovamente il pezzo e impostò l’orologio “Allora, Light-kun, vuoi giocare con me?”.
Pedone ~ Matsuda: “Ho le allucinazioni”, si disse colpendosi le guance con entrambe le mani “Forse è meglio che ritorni a lett… oh”
Cavallo ~ Mogi: “È normale desiderare questo tipo di contatto?”, aveva chiesto adagiando meglio la testa nell’incavo del collo di Light.
Alfiere ~ Watari: L’ultima volta che aveva pronunciato quel nome con un simile tono di rimprovero era stato all’orfanotrofio quando lo aveva trovato a rubare biscotti dalla dispensa.
Torre ~ Soichiro: A volte si chiedeva perfino se Eru non stesse cercando di farlo impazzire.
Regina ~ Misa: E se Light fosse già stato molestato?
Re ~ Eru: Che fosse stata davvero tutta una farsa? Un piano ordito nei più piccoli particolari?

Shin scopre presto che Reira, dietro l'apparenza, è una donna spezzata, ed è questo, più che la sua bellezza o il suo denaro, a spingerlo a tornare di volta in volta.
Cinque flashfiction Reira/Shin.
Prima classificata al Nana Contest di Dark Aeris.

Avevo pubblicato questa storia già qualche anno fa, sotto un altro pseudonimo. Oggi, girovagando fra i meandri del mio pc l'ho ritrovata e ho deciso di ripubblicarla. Si tratta di una One-Shot Nonsense Demenziale che vede protagonisti alcuni personaggi di Death Note. Non cercate di capirne il senso. Non ce l'ha.

-Ci ho messo molto tempo, Light,- la tua voce stride fredda -a capire che tu non sei Kira.-
Salviamo il mondo insieme, dice Light, che adesso sorride sollevato.
Non capirà mai cosa hai detto. Non capirà, non ricorderà.
(Light/L)

-Amo solo te.-
Bugia.

Momenti croccanti e friabili, aspri e dolciastri, simili e differenti come spicchi di mele diverse.
1 # Rinascita: Stringe le dita sporche di crema sul proprio nome. È breve, veloce, unico.
4 # Inseguimento: Mello balzava qua e là nel giardino della Wammy’s House.
9 # Contatto: L preferiva mantenere le distanze da chiunque.
12 # Amore: Sayu aveva imparato che le fiabe mentivano sempre.
15 # Scommessa: «Scommetto che saresti felice, se io sparissi dalla circolazione».
18 # Compagni: Linda deve ammettere di conoscere poco i due ragazzini in cima alla classifica.
20 # Espediente: Matt ne aveva piene le scatole di Mello e dei suoi piagnistei.
23 # Frenesia: Si immergeva a capofitto nei caratteri stampati, cercando di assimilare il più possibile.
25 # Silenzio: A Near piaceva il silenzio.
27 # Rapimento: «Ryuzaki verrà arrestato per questo!» «Ne dubito fortemente, Amane».
29 # Padre: L si era addormentato sulla poltrona, un braccio a cingere le gambe, una guancia schiacciata contro un ginocchio.
31 # Trasferimento: Matt passò in rassegna gli orari dei voli. “Cazzo, cazzo, cazzo!”
34 # Sorveglianza: Matt spianava un nuovo videogioco, quand’ecco che quel biondino – Mello, si chiamava – gli si piazzò davanti.
37 # Nuovo mondo: Mello osservava il mondo.

Un attimo d'imprevedibilità e bisogna considerare tutte le proprie convinzioni. Così ti frega la vita.
Sarebbe comodo, andarsene da qui.
Grazie al contributo dei Baustelle.
***
Porti la tua mano sul suo viso e lasci che aderisca alla sua guancia, in una silenziosa intimità irreale.
-Light?
Sorride debolmente e poi ti bacia, rimane su di te e si accoccola sulla tua clavicola, interrompendo la tua frase.
-Non pensiamoci, Ryuzaki. Niente percentuali, non adesso. Domani, ma non adesso…per favore.
E se Light non fosse Kira?

Quando vittima e carnefice, Re e Pedone, vivono a stretto contatto l'intimità è inevitabile. Se a giocare sono due facce di una stessa medaglia poi...

“Non ho mai detto che Draco Malfoy lo è. Non direi mai una cosa simile di un mio amico senza averne prove certe, e sicuramente mai al primo venuto,” sentenziò Theo. “Probabilmente hai tratto conclusioni affrettate,” terminò con un sorriso educato.
Harry alzò gli occhi al cielo.
“Andiamo! Quante persone conosci che dicano robustamente eterosessuale, Nott?” chiese, logico.
“Te lo dico, se tu in cambio dici a me da dove spunta quest'ossessione per l'inclinazione sessuale di Malfoy. Se non sapessi che tu sei robustamente eterosessuale direi che mi dà da pensare,” replicò Theo per le rime, nient'affatto turbato.
“Cos...Cosa? Che schifo!” protestò Harry con orrore.
“Non è così male, sai...” commentò Nott a mezza voce.
“...Ora comincio a pensare che alla fin fine sia tu a non essere robustamente eterosessuale, Nott,” borbottò Harry scettico.
Fanfiction partecipante all'OTP Tournament - I Edizione, indetto dal « Collection of starlight », said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 ».

La loro prima volta era stata la consequenziale avventura di due teenager, che per troppo tempo erano stati 'obbligati' a condividere una stanza assieme. L'atto di per sé non era andato oltre a qualche lavoretto di mano, terminato con dello sperma appiccicato su stomaci e lenzuola.
Ma ció di cui vi ho accennato qua sopra,trattava il passato, ed oggi, i ragazzini divenuti giovani uomini,avevanosuperato da un bel pezzo quella fase chiamata adolescenza.
Proprio in tutti i sensi...
E quello di cui vi narreró,non è altro che l'estensione delle loro sperimentazioni fanciullesche.
Niente più, niente meno.

“Madamigella Oscar! Andrè! Siete sotto il vischio, dovete scambiarvi un bacio!” esclamò con lo stesso tono allegro che aveva mantenuto dal suo arrivo.
Oscar fu la prima a reagire: “Eh?!?” chiese tra l’irritato e l’incredulo. [...]
"Non mi direte che avete imbarazzo nel baciare il vostro amico d’infanzia!” esclamò il conte scoppiando a ridere.
Breve One-shot a tema natalizio ambientata nel periodo dell'episodio 20

Laggiù, dove presente e passato si intersecano confondendosi in un unico – bellissimo – sbaglio.
È là che si rifugiano i ricordi.
«Solo per oggi, dici?» Ripete, osservandoti come se fossi un indovinello particolarmente interessante.
Non rispondi – non serve – e lasci che sia lui a fare la prossima mossa.
«D’accordo, Raito-kun.» Decide infine. «Sarà il tuo regalo di Natale.»

«Ryuzaki…?»
«Light.» è vicino, vicinissimo; ne sente il respiro caldo sul viso. La voce, questa volta, è intrisa da un malcelato sentimento. «Domani non sapremo cos’è stato un sogno, e cosa un incubo. La notte assorbe i ricordi e non lascia traccia di nulla…» la voce di Ryuzaki gli pervade la mente, suadente. Light chiude gli occhi. Le mani di Ryuzaki gli corrono sulla pelle, ne percepisce e ne desidera il tepore.
Ammanettati, prigionieri della notte, sopraffatti dagli incubi ma soprattutto dai sogni.