Mi baciavi, mi baciavi come non avevi mai fatto. Mi posasti la mano sul seno destro.
E io credevo che quel giorno avrei perso la verginità, quella che tu avevi perso da tempo ormai.
Mi sbagliavo.
 
Quando tornai a casa, avevo soltanto lividi e una felpa che puzzava di fumo e birra.
Questa storia partecipa al contest "Di peccati e angeli caduti" indetto da aduial95 sul forum di EFP

Attilio è fin dalla più tenera età innamorato del cugino Rodrigo, e convinto di non essere ricambiato.
Rodrigo è fin dalla più tenera età consapevole che il cugino è innamorato di lui, e convinto di non ricambiarlo.
Ma come può esserne sicuro?
"Il signorotto si rigirava ora nel letto, sul punto di addormentarsi, e un ultimo ricordo, risalente appena a qualche giorno prima, calò su di lui, piegando quelle labbra non avvezze alla dolcezza in un sorriso che, più di ogni altra smorfia lui avesse mai fatto, faceva trasparire tenerezza."
Spero che tra voi vi sia qualche yaoista sfegatata ;-) Se lo sei, questa è la storia che fa per te!

La scelta è vostra: potente passare oltre, oppure decidere di abbandonare la vostra comoda sedia per avventurarvi assieme a me in un mondo in in cui il Velo tra realtà e magia è fuor che sigillato. Cavalcherete al fianco di Ordini Religiosi, affronterete il mare grigio come il ferro a bordo di navi vichinghe, fra combattimenti, bestie mitiche e magie arcane.
A voi la scelta...
...Ci siete?
Bene. Si parte.
Livonia Occidentale, Anno Domini 954...

Un primo incontro fra Achille e Patroclo... che cambierà il loro destino

[Amleto/Orazio]
Sul finire degli anni Cinquanta del Novecento, a Londra spopolano le grandi accademie teatrali e sulle scene imperversano i kitchen-drama dei commediografi “arrabbiati”.
In questa improbabile situazione, si ritrovano a condividere un appartamento Amleto e Orazio (o meglio, il primo, squattrinato, ha invaso l'appartamento del “Principe”), giovani attori di belle speranze, arrivati nella capitale inglese dalla Danimarca per tentare la sorte.
E questo è quanto potrebbe essere accaduto una sera come un'altra.
Dalla storia: -Sei seduto sul mio copione. - Orazio non si era nemmeno disturbato a respingere la sua mano. Semplicemente si era scostato per togliere il Macbeth da quella irrispettosa posizione.
Amleto agitò l'indice davanti al proprio naso: - Sai, a pensarci bene non mi ero mai seduto su Shakespeare, prima. - scese dalla scrivania ed esitò qualche istante buono, prima di scavalcare le ginocchia unite dell'altro e mettervisi a sedere – E nemmeno sulle tue gambe. - gli sussurrò.

Quando Grant arrivò, più o meno all'alba, per sincerarsi delle condizioni del suo protetto, li trovò che dormivano tutti e tre nello stesso letto, stretti come cuccioli.
Jimmy teneva le braccia avvolte al collo di Robert, che aveva il mento affondato fra i suoi capelli ed un braccio a stringerlo in modo che il petto del moro fosse per metà sopra il suo. L'altro braccio Plant l'aveva attorno alle spalle di Bonham, che dormiva per metà penzoloni fuori dal letto, e l'altra metà allungata sugli altri due.
Peter faticò a trattenere una risata. «Quanto siete checche, ragazzi» mormorò, e forse il ghigno che solcò le labbra di Page fu la reazione ad un sogno piacevole, non alle sue parole. Ma con quel bastardo non si poteva mai sapere, ed era pure meglio non fidarsi.

Jimmy sorrise, stordito. Robert gli cinse la vita con le braccia ed iniziò ad ondeggiare follemente, come una barca sballottata da una tempesta, cantando sopra la propria voce.
I say it's alrtight, you know it's alright
I guess it's all in my heart
You'll be my only, my one and only

[Narciso e Boccadoro - Hermann Hesse] Boccadoro presto fuggirà dal convento, lasciando che Narciso percorra il suo cammino spirituale da solo. Ma un addio bisogna darlo per bene.