Credeva che un giorno avrebbe trovato l'amore casualmente, così come scriveva nel suo romanzo, ma quello che Kim Taehyung non si aspettava di certo, era di trovarsi alle prese con un fidanzamento combinato, con la persona che meno immaginava al mondo.
[...]
«Mio figlio scenderà a momenti.» con un sorriso sulle labbra dipinte di rosso.
E chi sene frega, avrebbe voluto rispondergli Taehyung, decidendo però di tacere
[...]
«Scusate l'attesa.» la figura che gli si presentò di fronte quasi non gli fece sputare l'acqua che stava bevendo.
«Oh finalmente figliolo, vieni a presentarti.» .
«Salve a tutti» si inchinò leggermente e con un mezzo sorriso «mi chiamo Jeon Jungkook, piacere di conoscervi.»
E Taehyung lo sapeva che quella sarebbe stata la sua fine.
|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇ|ʏᴏᴏɴᴍɪɴ|ᴀᴄᴄᴇɴɴɪ ɴᴀᴍᴊɪɴ| - (Storia presente su wattpad)

❗KOOKV (Bottom⬇Tae; Top⬆Jungkook)
❗Non solo smut
Un gigolò rinomato e un cliente misterioso. Un intreccio di corpi e sospiri nel buio della notte; mani legate, bende, nastri.
Una passione morbosamente travolgente che fa girare la testa anche a colui che ha fatto del sesso una semplice professione.
I primi loro incontri saranno tra le quattro mura della stanza di Taehyung, ma poi?
Cosa succede, quando la Casa del Piacere di Taehyung chiude?
Ma soprattutto, chi è Roxanne?
♦♦♦♦♦♦
Tratto dal capitolo terzo "His Bare Hands on My Bare Skin":
-...non vuoi forse fare quello che il tuo ricco cliente desidera?- Ingoio a vuoto della saliva, ho la gola così secca e questo ragazzo non fa altro che accrescere la mia sete. Quell'evidente frase sarcastica cerca di farmi dubitare della mia precedente deduzione. Forse mi sono sbagliato, sono stato troppo pieno di me. Come potrebbe amarmi una persona che nemmeno mi conosce, e che soprattutto non vuole farsi vedere da me?
-Dimmi quello che desideri, allora. - Sbiascico, mentre lo avverto stuzzicarmi nuovamente i capezzoli.
- Desidero che tu impazzisca per me.-
Mi irrigidisco appena lo sento sfilarmi i boxer.

"Come era possibile? Come poteva essere minimamente possibile che lui fosse attratto da quell’uomo? Attratto così tanto da esserne addirittura innamorato… Eppure da tre anni il rito era sempre stato quello, e lo faceva perché il suo carattere capriccioso voleva quel gesto, perché ne era davvero attratto. Ma da quando per il Conte la parola “attrazione” significasse “essere innamorato”? Lui non poteva innamorarsi, non di quell’uomo. Ci stava davvero cadendo, come tutti speravano che succedesse, e di certo non con lui. Eppure era proprio con lui che tutto stava accadendo. E voleva lasciarsi andare a quell’attrazione che stava attraversando il suo corpo e raggiungeva le sue labbra sottili, bramose delle altre. Lo desiderava, desiderava un contatto maggiore del semplice rito alla quale si erano promessi ogni qualvolta che lui riusciva nel suo ordine. E se… Quello che voleva sarebbe diventato un vero e proprio ordine? I suoi ordini facevano solamente muovere l’altro ai propri desideri… Quindi avrebbe potuto piegarlo al suo potere. Ma non sarebbe mai stato lo stesso se solo…" -Estratto

Era assolutamente lucido, nonostante il principio di sbornia e il dolore acuto dell'astinenza; pericolosamente lucido, incapace di non tempestarsi di domande, di ingiurie contro se stesso e il luogo dove si trovava, contro la sua condizione sociale, la sua musica, la sua ragazza (a proposito: dove diamine si era cacciata?), l'intervista rilasciata quella mattina, le sbornie tristi, quella maledetta barista che non smetteva di guardarlo di sottecchi, ricordandogli gli sguardi di altre mille ragazze passate, finite in altrettante canzoni da lui stesso composte.

Blaine è stato schiavo nella casata di Sebastian per dieci anni. Ma mai in quel tempo aveva incontrato uno come Kurt, e adesso è suo compito addestrarlo per Sebastian.
TRADUZIONE A CURA DI MANU00

Dal Prologo: " "Mi stai chiedendo.. Dei favori sessuali in cambio del fatto che tu lascerai in pace il mio ragazzo?"
"Favori sessuali lo dice mia nonna, Hummel. Io ti sto chiedendo del sesso. Nulla di più, nulla di meno. Senza impegno, ovvio, ma vedi, io non posso rimanere a bocca asciutta." "
Klaine/Kurtbastian.

Seconda metà dell’800.
Billie: amorevole ed ingenuo ragazzo abbandonato dalla sua famiglia. Motivo? Una malattia che l’ha reso cieco.
Lord Pritchard: il Signore delle Terre. Un Principe, a detta dei suoi sudditi. Giusto e onesto con le persone che lo servono fedelmente, crudele e spietato con chi osa tradirlo.
Frank: amico d’infanzia di Billie e brillante dottore in un ospedale psichiatrico a Francoforte.
Sotto quello sguardo buono e ammaliatore, Lord Pritchard nasconde un oscuro segreto. Sarà compito dello stesso Frank e di Jared, fedele servitore del castello, salvare Billie dalle grinfie del loro Signore, che sembra avergli messo gli occhi addosso.
« La morte non è mai stata così dolce. »
[MikexBillie][Accenni JaredxBillie/TréCoolxBillie]
[OOC fino al capitolo 10]

Mi chiamo Billie Joe Armstrong. Ho Vent'anni. Vivo a Oakland, al 432 di Liberty Street e lavoro nel pub Black Trees, a 100 m da casa mia.

Due angeli. Un inferno.
La loro missione? Salvare gli uomini da loro stessi.
Riuscirano Jimmy e Lu a salvare il mondo dalla catastrofe in cui sta precipitando?

Sette capitoli, sette peccati.
Una corsa alla scoperta dell'odio, dell'amore, della passione.
Si possono provare sentimenti così contrastanti e forti per qualcuno appena conosciuto? A quanto pare sì e Blaine e Sebastian lo scopriranno presto.
[va là chi è ricomparso tra noi?]

C’è un posto abbandonato e dimenticato nel profondo del cuore di ogni essere umano, dove la realtà e la finzione sono un’unica cosa, dove la verità e la bugia non hanno alcun valore e la paura del silenzio non esiste, così come quella della morte.
E io ne ero completamente a conoscenza.
Il resto del mio cuore era accanto ad una bambina sui sette anni, dai capelli corti e neri, in una città lontana, chiamata Silent Hill.

I miei pensieri furono d'un tratto interrotti dalla suoneria del mio telefono che risuonò nel più completo silenzio, facendomi sobbalzare come un ladro colto alla sprovvista. Lo tirai fuori dalla tasca e risposi senza neanche leggere il nome sul display: sapevo già chi era.

[Traduzione]
Blaine viene venduto come schiavo sessuale a Sebastian Smythe, che comincia a usarlo solo ed esclusivamente come un oggetto.
Con il passare del tempo Sebastian capirà che Blaine è molto di più? Riuscirà a trattarlo come un essere umano?
___
Sorrise, premendo le dita sulla foto del ragazzo. Avrebbe dovuto dare un'occhiata a tutti e cinque i candidati, ovviamente. Era così che le cose funzionavano, ma sapeva già su chi sarebbe ricaduta la sua scelta. L'intervista faccia a faccia sarebbe stata solo una formalità.
Blaine.
Pronunciò il nome ad alta voce, apprezzandone il suono.
Blaine.
Suo.

Padron John e Padrona Yoko sono gli orgogliosi proprietari di una struttura redditizia in cui le fantasie sessuali sono l'unica realtà possibile. Sogni di schiavitù sessuale, sottomissione, dominazione, dolore e piacere fioriscono tra le mura di questo club. Che cosa ha a che fare un posto come questo con un certo ragazzo di Liverpool laborioso, ambizioso, normale, con gli occhi da cerbiatta e capelli scuri? La risposta è a portata di clic. Ma attenzione, cliccando su questa storia, entrerete nella Sala Rossa. Pensateci. Potete cliccare, ma voglio che la vostra scelta sia sicura e sana. Perché, sapete, una volta entrati… non c'è più ritorno.

« Non sapevo nulla di quello strano ragazzo, se non che era bello, dannato e appena scappato da un ospedale psichiatrico... »
(Presenza di contenuti forti)
[MikexBillie][NuovoPGxBillie]