Kellh
  
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All'inizio era il caos. I vulcani eruttavano, gli oceani ribollivano e i testimoni di Geova già giravano alla ricerca di qualcuno da importunare. Poi venne Kellh e il suo potere era grande: egli sapeva immaginare. Per lunghi secoli Kellh vagò in solitudine nel mondo vuoto senz'altra compagnia che i testimoni di Geova la domenica, che all'epoca era detta Scoccedí perché era il giorno in cui si veniva scocciati. Stanco di quel sterile vagare, Kellh decise di dormire e dormì a lungo, anzi, troppo a lungo. Quando, infine, si risvegliò, scoprì che la sveglia non aveva suonato, si era perso i dinosauri e il posto come Signore Supremo dell'Universo glielo aveva ciulato un tizio chiamato Dio. Ma Kellh a quel lavoro ci teneva e, se non poteva farlo in questo, allora ne avrebbe creato uno tutto suo, di Universo. Ma il suo potere non bastava: ne serviva di più; e poiché il sapere era potere, si dedicò allo studio dei sacri tomi: la Grammatica e il Dizionario, anche quello dei sinonimi e dei contrari. Ora il suo potere era sufficiente, sebbene le virgole e talvolta l'indicativo continuassero a ribellarsi a lui. Venne infine il giorno e fu accolto con giubilo un nuovo universo fatto di carta e inchiostro e byte, perché la carne e il sangue costavano troppo e, onestamente, gli facevano un po' impressione. Finalmente era Dio, ma poiché il tizio aveva registrato il copyright, dovette scegliere un altro nome. Ma lui era Kellh e sapeva immaginare, quindi fu facile. Riportò alla mente il dizionario dei sinonimi e si ricordò che c'era un altro modo per dire Dio senza pagare la SIAE. Una parola potente, in grado di scuotere il suo universo a forma di quaderno dalle fondamenta, scelse quella e divenne l'Autore. Con quel nome avrebbe sparso in quel mondo di carta, inchiostro e byte i semi della sua immaginazione perché anche gli altri che possedevano il suo stesso potere potessero vedere e gioire con lui. Avrebbe condiviso con gli altri i frutti di quella semina: lo slash, le battute geniali che solo lui riusciva a capire, i personaggi idioti e quelli nati già destinati a morire per mano di quelli fighi. Lo avrebbe fatto fino alla fine dei giorni o finché non fossero riusciti a ficcarlo in una camicia di forza perché lui era Kellh e il suo potere era grande.
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