Mi sono svegliata in un giorno di vento convinta che l'unico modo per continuare il viaggio fosse cominciare daccapo.
L'aria che soffiava forte mi spingeva a scrivere ancora, a tenere le parole in tasca come sassi che avrebbero poi composto la mia strada.
Quindi eccomi a scrivere, a lasciar briciole, a camminare giorno per giorno.
Sono frammenti e giorni, pensieri e racconti di vite vissute, di città passate, di persone incrociate, di sguardi.

Frammenti di pensieri, di situazioni, di emozioni, ricordi e gesta, stralci tanto brevi quanto intensi da poter essere accomunati alla velocità con cui una stella cadente attraversa il cielo.
I - E stava nascendo in quel momento, mentre l'alba illuminava un cielo ancora stellato, uno dei giorni che avrebbero dato vita a un periodo glorioso.
L'era della pirateria.
Il mare lo sapeva, che possedeva un richiamo a cui non si poteva resistere.
XIV - Sora osservò il bento maleodorante che le aveva appena porto suo figlio. Sanji la guardava, imbarazzato per quell'esperimento culinario mal riuscito. Ma Sora sorrise, cominciando a mangiare e guardando il viso del suo bambino mutare espressione.
Non capiva come suo marito non vedesse quello che ai suoi occhi di madre era cristallino.
[Raccolta partecipante al One Hundred Prompt Project.][Altri generi: Angst; Sentimentale; Slice of Life;]

Bakugou è violento anche a letto, e questa non è una sorpresa; la vera sorpresa è quanto a Kirishima piaccia.

«Dimmi, a che servono le gare ?»
«Per vedere se uno è più bravo dell’altro.» Disse orgoglioso Jongin.
Suho sorrise. «Prova solo che sei più veloce, tutto qua.» Fece una pausa. «Se decidessi di correre lo farei per qualcosa d’importante, altrimenti che senso avrebbe ?»
Non si tratta di vincere o perdere, il punto è: fino a quanto sei disposto a metterti in gioco per una persona ?
–
[ au! Fast and the Furious: Tokyo Drift ]

“N-non mordermi, stronzo” grugnisce, ma mentre lo dice si sta già puntellando sulle ginocchia per andare ancora più incontro alla sua mano.
[KiriBaku/Bakushima][PWP][p0rn fest #11, prompt: morsi]

Senza sapere come Shoto si trovò a sua volta con le gambe immersi nel fango, la valigia con il costume da eroe, assieme a quella di Bakugo, e l'ombrello rotto abbandonati sul bordo della strada. Le mani impiastricciate di melma terrosa, i vestiti luridi nel finire più volte a terra a causa dei colpi dell'altro, lo stesso che accadeva a Bakugo quando era lui ad accanirsi con i propri attacchi fangosi. Fu una battaglia senza esclusione di colpi, ma priva dell'uso di quirk, quasi si trattasse di un tacito accordo. Erano abbastanza accorati da volersi evitare una potenziale sospensione o "arresti domiciliari" come li chiamava il professor Aizawa.
La pioggia continuava ad abbattersi con violenza su di loro penetrando sotto ai vestiti, fin dentro alle ossa, ma a nessuno dei due pareva importare.
---
Sì, c'è una battaglia di fango!.. Godetevela!

La prima volta che Kirishima Eijirou lo bacia, Bakugou gli fa quasi esplodere la testa.
La seconda volta è contro la parete di uno stretto corridoio, entrambi in tuta, stanchi per le prove precedenti, attendendo che i loro cognomi vengano enunciati e arrivi il loro turno di scontrarsi.
La terza volta c’è il libro di “Fondamenti di Eroismo” che cade a terra, Katsuki che impreca e poi le labbra di Eijirou sulle sue, a zittirlo.
La quarta volta è nel buio della camera di Kirishima, dove è entrato in piena notte, con vestiti fradici addosso, limitandosi a “stronzo apri” imprecare dall’altra parte della porta, incurante dell’orario e del sonno altrui.
[Bakushima/KiriBaku][baci esplosivi]

"Se c’era una cosa che Trafalgar Law aveva imparato in quasi quattro anni di servizio militare sul campo, era che la guerra ti toglie tutto.
.
.
.
Ti toglie la voglia di ridere, di sperare in un domani migliore. Ti toglie l’orgoglio, la voglia di chiedere e ribattere.
.
.
.
Ti rende vulnerabile senza che tu possa evitarlo, e se vuoi andare avanti devi stringere i denti, ingoiare il tuo ego e lasciare che l’unico appiglio che hai in mezzo al mare di merda in cui navighi ti stringa a se, cancellando almeno per qualche secondo la sensazione di essere sempre e costantemente ad un passo dalla morte."

[Riverdale; Bughead; post 1x06; #TRADUZIONE]
« Non pensavo nemmeno ti piacessero le ragazze. »
« Non mi piacciono. »
« No? »
« Mi piace soltanto Betty. »

❝Jongin amava maledettamente Kyungsoo.
Kyungsoo amava delicatamente Jongin❞.
.
Il rapporto tra il ragazzo dalle labbra a cuore e il giovane dalla pelle ambrata non poteva essere etichettato con nessuna parola. Esso era una coagulazione di frasi dolci sussurrate tra un singhiozzo ed un altro, di sguardi fugaci che riuscivano a ricomporre cuori ridotti in cenere e di abbracci che profumavano di un intenso odore di primavera.
Il loro rapporto era formato da promesse esaudibili troppo lentamente per il loro tempo troppo limitato

“Abbiamo lavori che durano un weekend
Abbiamo amori che durano un weekend
E weekend che durano una vita
Pusher avidi
Incubi senza una via d’uscita..”

È ancora vivo. Non riesce a crederci; le braccia stringono il petto nella pallida imitazione di un abbraccio, e lui si abbassa per farsi ancora più piccolo, per stringersi un po' di più. Spalanca la bocca e tenta di urlare, ma la voce è andata perduta; ciò che abbandona le sue labbra è solo un grido strozzato che brucia la sua gola, seguito da singulti che lo scuotono nel profondo. Non ha idea di quanto tempo rimanga in quello stato – a piangere, cercando di rimettere in ordine i pensieri. La terra è ormai fango sotto i suoi piedi; non ha mosso che il primo passo, quando inciampa nuovamente. Stringe il terreno melmoso sotto le dita e singhiozza un'altra volta.
Da quando ha aperto gli occhi non ha sentito che la propria voce.
What If | Post-battaglia finale dell'Ordine contro i Noah | Lavi-centred/LaviYu

Singhiozzi violenti, le spalle di Alma tremano, si frantumano ulteriormente e pian piano ciò che resta è solo il suo capo. A Kanda va bene così. Perciò chiude gli occhi ed esala un sospiro, cede un bacio sulla fronte scheggiata dell’altro, ed ivi si sofferma finché non avverte solo polvere ed una voce cristallina riscaldargli il cuore di ghiaccio, che solo Alma aveva scosso e sciolto, mostrandogli un po’ di tepore in quella buia e triste vita.
“Ci rivedremo, Yū.”
[Kanda/Alma]