Finalmente la nostra sofferente attesa è finita. The Mark of Athena è uscito e io mi sono subito fiondata a leggerlo, per vedere come zio Rick avesse descritto la "Percabeth reunion".
Ebbene, non ne sono rimasta per niente delusa, ma ho voluto scrivere questo momento anche dal punto di vista di Percy, perchè è stato un momento veramente dolcissimo :3
Quindi, spero che vi piaccia! :)
SPOILER THE MARK OF ATHENA.
Se non volete rovinarvi il momento, allora non leggete :))

The Lost Hero
Piper/Jason
Jason le era piaciuto subito, e non solo perché era carino. Aveva un modo di fare che l’aveva affascinata fin dal primo momento. E poi era stato l’unico ad accettarla. Quando era con lui, Piper si sentiva…giusta. Il suo passato, la sua identità, le sue stranezze con Jason non contavano più.

[KagaKuro, of course (L)]
Aveva cercato di dare la colpa di tutto a Kuroko, almeno nel proprio intimo, ma doveva ammettere che se anche fosse stato vero di certo non avrebbe alleviato la pena che gli era stata inflitta. Erano in due nella cosa ma pareva che quello, della coppia, che subiva quotidianamente di più era proprio lui, e questo particolare non solo non gli era sfuggito ma lo irritava decisamente molto. Quella poca pazienza che aveva sempre portato, poi, aveva disimparato a usarla, specie dopo che l'ennesimo citrullo lo fermava per i corridoi della scuola durante le pause tra una lezione e l'altra e, con una sfacciataggine che non sembrava molto giapponese, gli chiedeva senza mezzi termini cosa mai ci trovasse di piacevole nell'essere omosessuale.

FANFICTION HEYA - In collaborazione speciale con brittana.
Ultima tappa del tour di Glee. Dublino. HeMo si esibisce sul palco sulle note di Slave for you di Miss Britney Spears, animando la folla ... ed il backstage.
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“Non mi hai detto cosa pensi dell'esibizione.” disse Heather tranquillamente, attorcigliando un dito attorno ad una ciocca bionda.
Naya si bloccò. Cosa le avrebbe risposto?
Che era dovuta scappare a metà esibizione perché non sopportava che fossero altre mani a toccarla e non le sue?
Che i suoi movimenti dannatamente eccitanti avevano acceso un fuoco nel suo basso ventre?
Che aveva la gola secca a furia di deglutire?
Che aveva capito che l'unica cosa che voleva fare era interrompere l'esibizione, afferrarla e baciare le sue labbra fino a morire?
“Sei stata bravissima.” ammise, cercando di contenere il tremolio della voce.

Aveva saputo fin dall'inizio che sarebbe stata una cattiva idea seguire Tsunade nella sua trasferta aerea verso Suna, ma il lavoro era lavoro, e mettersi contro di lei sarebbe stato un errore fatale. Naruto aveva sempre odiato volare, con passione, e di certo avrebbe voluto farne a meno. Ma cerchiamo di essere ottimisti, forse non tutto sarebbe andato così male. Chissà che il fascino misterioso di un hostess in particolare potesse proprio tirargli su il morale ancora... a terra.

You won't find faith or hope down a telescope
You won't find heart and soul in the stars
You can break everything, down to chemicals
But you can't explain a love like ours
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– Annabeth Chase – dice, con voce vellutata, – stavo cercando proprio te.
– Divina Afrodite – sussurro. – Come mai siete qui?
– Oh, ma per te mia cara! – esclama.
– Per me?
– Ovviamente – ripete la dea. – Ho sentito la presenza di un cuore spezzato e sono dovuta accorrere immediatamente.
– Quale cuore?
– Il tuo, sciocca – dice, come se fosse la cosa più ovvia del mondo. – Il tuo cuore spezzato.

Una serie di lettere mai inviate da Thalia a Luke prima, durante e dopo il corso dei libri.

Sentire la lingua di Shion su di lui era qualcosa di inaspettatamente bello e piacevole, lo stava facendo pentire di essere sempre stato l’attivo durante i rapporti. L’organo si muoveva disperato, ma era anche stranamente attento e sapeva quali fossero i punti più sensibili, dedicando loro particolare attenzione: per essere un novellino, il ragazzo dagli occhi rossi era schifosamente bravo.

«Come mai hai deciso di raggiungermi?» chiede, ingenuamente, mentre litiga un po’ col cappotto, perché non riesce a trovare la manica dove infilare il braccio.
Lo aiuta, ridendo per schernirlo, poi gli rivolge il solito sorriso divertito. «Altrimenti tornavi a casa disperato» rinfaccia.
Bastardo – vorrebbe dirgli. Brutto sporco bastardo.
Perché da quando l’ha baciato lui non riesce a pensare ad altro, mentre Sion sembra non ricordarsi neppure di averlo fatto.
[a Intaryuudo, perché lei voleva una reverse]

FF BRITTANA
SEXY è il tema della settimana scelto da Schue per il Glee, Brittany trova il coraggio di esibirsi per prima e...
Dalla shot:
-It's Britney Bitch!
Santana sgranò impercettibilmente gli occhi e sentì un brivido lungo la schiena ascoltando quelle parole pronunciate con una malizia che non credeva potesse appartenere ad una creatura così innocente come Brittany.
La ballerina si passò lentamente le mani nei capelli, mentre con dei movimenti secchi di bacino, scandiva il ritmo della canzone, seguendo i colpi di cassa del batterista.
-I see you, An i just wanna dance with you
L'ispanica poteva giurare che la ballerina l'aveva guardata dritta negli occhi, prima di regalarle uno di quei sorrisi maliziosi degni di Santana Lopez. Deglutì sonoramente, cercando di concentrarsi su qualsiasi cosa, persino sugli inguardabili papillon di Blaine, ma la sua attenzione venne nuovamente catturata dalla bionda quando iniziò a cantare la prima strofa.

È strano ritrovarsi in macchina con Annabeth. Cioè, non è la prima volta che facciamo un tragitto insieme su un’automobile, anzi. Però è la prima volta che a guidare sono io. [...]
Annabeth non sa neanche quanto è bella, non capirà mai quanto lo è ai miei occhi, per quanto tenti di dirglielo. Ormai stiamo insieme da quasi un anno, eppure ancora non mi sono abituato ad averla sempre vicina. Non mi rendo ancora conto che posso baciarla quando mi va, che lei è accanto a me e che continuerà a restarci.
Una one-shot su Percy e Annabeth un anno dopo la fine dell'ultimo libro :)

[Kuroko no Basket - KagamiKuroko]
Qualcosa disturbò la sua vista in maniera insistente e fastidiosa tanto che, con il suo solito sguardo arcigno, si rivolse pieno di irritazione verso la grande finestra che aveva accanto. Non la vide né riuscì a sentirla a causa dell'anta di vetro chiusa ma Taiga poté immaginare la lieve brezza di quel che restava del mattino che scuoteva le assi sottili dell'oscurante, vibranti, artefici di quel gioco di luce e ombra che gli alternava proprio sulle palpebre.