Joe ama Blanda.
La ama davvero, non come suo fratello Nick "ama" ragazze a caso per un giorno o due. La ama perché sono più simili di quanto si pensi. La ama per i suoi capelli color del grano e perché ride sempre alle sue battute.
Ma cosa succederebbe se il giorno del loro matrimonio Joe incontrasse la "sua" Demi, che ormai non è più tanto "sua"? Cosa succederebbe se volesse salvarla da una situazione tutt'altro che bella, anche a costo di perderla per sempre?
E se oltre a lei Joe perdesse anche metà della propria famiglia? Una storia su un vecchio amore mai dimenticato, una storia che coinvolge una famiglia intera e cambia per sempre le vite di Joe, Kevin, Nick e Demi.
E chi l'avrebbe mai detto?

[...] Pescò uno spicchio di pesca dal vino, s'inzuppò i polpastrelli ma non le importava. Dopo esserselo portato alle labbra, iniziò a spolparlo come sovrappensiero. La luna era alta, nel cielo di Rio e probabilmente non poteva nemmeno stare lì - lei -, non a quell'ora. Non mentre la piscina veniva pulita per il giorno successivo. Sollevò le gambe di scatto ed osservò gli schizzi allargarsi sulla superficie. Dopotutto non aveva peso. Né quello, né nient'altro al mondo. [...]
No, non sono morta. Se qualcuno si ricorda ancora di me, leggete e fatevi vive.:3

«And this is how I met your wonderful mother, darling.»

“Vuoi un passaggio,tesoro?”Jas, uno dei soliti maniaci del fuori scuola, si ecco per farvi capire in che paese abitavo, “No grazie, sai com’è ho un motore, M-O-T-O-R-E qui proprio davanti alla tua bella faccia di cazzo, cio’ significa che posso tornarmene da sola!” risposi gesticolando indicando me, il motore e poi la strada, stava per scendere dalla macchina infuriato ma io fui piu’ svelta mi lanciai sul motorino e partii ridendo come una pazza “Ciao ciao ja! “ lo abbandonai alla sua vita ridendo “ Un giorno ti prendero’ Serena e ti mettero’ sotto di me, bastarda!” rispose arrabbiato, poco me ne importava, sapevo difendermi altrimenti non avrei resistito fino ad allora ancora vergine.
Era bello andare sul motorino: ti sentivi libera come se l’aria che ti aggrediva la faccia ti potesse far dimenticare tutto,
“ wooooow” urlai con tutta l’aria che avevo nei polmoni alzando le braccia al cielo, la borsa volava in aria, legata a me solo dalla tracolla, i miei capelli biondi si liberarono nel mondo, i miei occhi azzurri avevano le lacrime per il vento e l’elevata velocità, bellissimo come in questo momento puoi sentirti infinito, puoi sentirti libero .

" Gli inglesi dicono ' fall in love', e credo che non esista termine più adatto. Fall, cadere. Quando ti innamori non è semplice, ti ribalti, non ti addormenti senza pensare a lei. Quando ti innamori passi le giornate a sperare di sentirla. Quando ami faresti pazzie, davvero. Amare è cadere. E' cadere e sperare che ci sia qualcuno a prenderti. Io mi sento così: che mi hai fatto Juliet? "

"-Kevin- sentii Danielle chiamarmi dalla nostra stanza. Mi precipitai da lei pregando qualsiasi divinità che non avesse altre strane voglie.
L’ultima volta ci era toccato litigare per della Sambuca. Lei solitamente non beve nemmeno della birra e voleva un liquore.
”Ti prego, Kevin, voglio della Sambuca, è tanto dolce.” mi aveva ripetuto per l’ennesima volta con il suo fare persuasivo.
”Ma non puoi bere della Sambuca, sei impazzita?”
”Voglio qualcosa di dolce da bere.”
”Del cioccolato fuso, più dolce di quello muori.”
Avevamo continuato così a lungo, fino a quando si era convinta e le avevo portato del cioccolato, come promesso."

-Signorina lei si deve calmare!-
[...]
-Il tenente Jonas è morto per la patria!-
-Cazzate! Sono tutte cazzate!-

Boom, boom. Crash.
Spezzato, spaccato, inciso. Per sempre.
Fractus, rotto.
Un po' come te, George, non trovi?
-
Maledici tutte le cose che ti stanno attorno, perché sono state create anche da lui.
Maledici il negozio che avete aperto insieme, nel quale speravate di invecchiare, nel quale respiravate il futuro, il vostro.
Maledici tutta quella gente anonima là fuori, lo fai perché loro non sanno.
Non sanno assolutamente niente, e credono di aver sofferto.
Maledici tutto questo accidenti di mondo, George, lo maledici da diciannove dannatissimi anni, e nessuno ti sente.
Continui a gridare, ma la tua voce è sparita con lui.

Mi lego a qualcuno e poi lo ferisco, mi ferisco, ci ferisco.
Mi lego e non so cosa è giusto fare, combino guai, distruggo tutto, sempre.
Sono incapace, non so amare, non come vorrei almeno.

-Frankie! Frankie! No, ti prego! Big Rob è dall'altra parte della strada! Frankie!-urlò un altro ragazzo.
-Non ti serve Big Rob per fare il fratello!-rispose quel bimbo che doveva essere Frankie.
Ari sorrise alla scena, continuando a spingere Alice che divertita lasciava che il vento le scompigliasse i capelli castani, decisamente italiani per Los Angeles.
-Hai ragione, Frankie. Dai, vai a giocare. Ti aspetto qui!-rispose il fratello.
Guardava la scena divertita, e a giudicare dagli occhietti vispi di sua sorella non era l'unica.
Dedicata alle mie sisters che amo con tutto il cuore.
Il sequel di questa storia si intitola When everything is made to be broken.