L’odio è il piacere più duraturo; gli uomini amano in fretta, ma odiano con calma. (George Byron)
Shizuo e Izaya si sono odiati dal momento del loro primo incontro e da allora non hanno mai smesso. Questa è la versione ufficiale dei fatti, ma se invece le cose non fossero andate esattamente così? Se ci fosse dell’altro, dietro le ragioni del loro odio?

Irriverente fluff su Oliver e Connor mentre fanno da babysitter alla nipotina di quest'ultimo scritta dalla bravissima JettaBot e da me tradotta. Leggete e ditemi che ve ne pare. Arj

"HimChan aprì gli occhi, stuzzicato dalla curiosità di sapere cosa stesse facendo il minore.
Lo fissava.
Lo fissava con sguardo felino e lascivo, umettandosi lentamente le labbra, lasciando trapelare cosa volesse in quel preciso momento."
[HimDae]

Un ragazzo introverso dai capelli verdi vive con il suo coinquilino che conduce una vita notturna unica in una città anonima. Ha una famiglia molto particolare, come le abilità che possiede.

JongHyun appoggiò la testa al muro dietro di sé e Kibum nascose il volto pensieroso tra le proprie mani, mentre SuJeon si accasciò contro il biondino alla ricerca di un conforto che nessuno poteva darle. Erano tutti e tre nella medesima, pessima e terrorizzante situazione. Si erano tutti e tre persi dentro un labirinto senza la possibilità di poter tornare indietro.
Il moro alzò lo sguardo e iniziò a fissare insistentemente la finestra di fronte a sé: se quella follia fosse andata avanti ancora per molto, sapeva che la poca sanità mentale che aveva gli avrebbe giocato un brutto scherzo e che, per la disperazione, sarebbe finito per volare fuori dalla finestra come un supereroe senza poteri per poi sfracellarsi al suolo.
Ma perché era finito in quella situazione? Cosa aveva fatto di male? E poi era sicuro che fosse la realtà? Più passava il tempo e più Kim JongHyun si convinceva che quello doveva essere un terribile incubo dal quale sperava di svegliarsi presto. Ma se era solo un incubo, perché allora non si svegliava?

""Mmmh allora lavora con me"
"L-lavorare con te? Mica sarà.. Ma allora è vero che...."
E' una PWP (porn without plot) anche se come al solito un po' di plot alla fine non lo faccio mai mancare!

-Cosa. Stai. Facendo- gli chiese esasperato.
Jonghyun si mise davanti a lui, non interrompendo il contatto tra i loro corpi e continuando a baciargli piano il collo.
-Ti tengo impegnato, non hai detto che ti annoiavi?-

Chiuse le proprie dita intorno a quelle di Kibum, ed erano così piccole e fredde che avrebbe voluto non lasciarle più per poterle scaldare.
Fu in quel momento che Jonghyun decise si sarebbe preso cura di lui.

Non c’era modo che i due potessero passare inosservati. Dai loro capelli scompigliati, ai loro abiti stropicciati, al loro odore; era come se un’insegna al neon fosse puntata su di loro con la scritta sesso.

"Jungmo hyung mi aveva detto che sai già suonare la chitarra acustica e che stavi imparando da lui a suonare quella elettrica. Loro per me rappresentano la tua dualità, quella dolce e romantica e quella forte e graffiante che sa trascinarti con sé.”[jongkey con accenno 2min che probabilmente avrà un suo missing moment]

"Buon Natale Kim Jonghyun"
in ritardo, ma buon natale fandom.

Kim Jonghyun aveva sempre dovuto lottare per ottenere quello che voleva, come quando aveva confessato ai genitori di voler smettere di studiare per dedicarsi alla band che aveva appena formato con qualche amico. Oppure come quando aveva candidamente ammesso di trovare attraenti anche i ragazzi e sua madre quasi non moriva davanti a lui pensando ai nipoti, al fatto che stare con un ragazzo era immorale.
Kim Kibum non era mai stato un ragazzo facile con cui venire a contatto, era arrogante, pieno di sé, e fin troppo consapevole di quanto fosse bello. Ai suoi occhi, la propria persona rasentava la perfezione, non c’era nessuno che potesse essere migliore di lui e quindi snobbava chiunque volesse diventare suo amico. Almeno fino a quando non aveva capito che da solo non sarebbe potuto andare poi tanto avanti nella vita. [JongKey]