Kurt Gallagher è un ragazzo buono, intelligente, suona la chitarra da quando era piccolo e ha una band.
Ma il destino gli ha fornito delle pessime carte, portandolo su cattive strade e rendendo la sua esistenza un totale fallimento. La musica è l'unica a non averlo mai abbandonato, e con lei è riuscito a rialzarsi e a riprendere in mano la sua vita.
I problemi ci sono ancora, sempre, ma tutto sommato la sua vita ha preso una piega positiva, finché un giorno non incontrerà qualcuno: una ragazza, un esempio per molte persone, ma che in quel momento non può essere l'esempio di nessuno. Come lui, avrà perso la sua strada e Kurt cercherà di aiutarla a ritrovarla.

La storia di Jimmy, Gloria e Christian: tre anime inquiete che cercano di sopravvivere nel mondo, legate da un solo destino.
Dal prologo: "Jimmy si morse il labbro. Non era giusto. A nessuno importava di lui, solo perché aveva dieci anni!
Salì di corsa le scale, con gli occhi colmi di lacrime di rabbia. Che aveva fatto di male per essere trattato come un poppante? Sì, non era ancora adulto, ma non era nemmeno uno stupido moccioso!
- Jimmy -.
Sua sorella Gloria lo guardava dalla porta della camera, infagottata in un pigiama rosa. – Che è successo? -
***
Christian si asciugò le lacrime e cercò di guardare fuori dal finestrino: il quartiere industriale dove era nato e cresciuto era sparito; si accorse con stupore che stavano attraversando la strada del centro di Detroit. Ma dove erano diretti? Davanti a lui sfilavano palazzi e case di ogni forma, macchine, persone affaccendate che camminavano sui marciapiedi.
Finalmente giunsero a destinazione. Christian scese dalla macchina e osservò l’edificio che aveva davanti: somigliava a una scuola.
- Perché ci hanno portati qui? – chiese. Nessuno dei suoi fratelli rispose."

E mentre tu camminavi a passo non troppo svelto le persone ti venivano addosso, ti davano spallate, ma tu ti lasciavi scivolare tutto addosso, come quella pioggia. Camminavi con lo sguardo basso che ogni tanto alzavi solo per vedere gli altri ridere felici, tutti quei giovani che camminavano tranquilli, con i loro primi amori, sedicenni che ancora non capivano cosa fosse davvero l’amore. Ma tu, Wendy Leaks, tu lo capivi cosa fosse l’amore?

Gli scosto i capelli rosso fiamma dal viso. Ora non è certo difficile capire perchè lo stessero inseguendo. Faccio scorrere le dita lungo la giugulare e, incredibile, ma c'è battito. Flebile e tenace, come a gridargli che per lui non è ancora venuto il momento di andarsene. Ho le traveggole: quell'indice si è davvero mosso? No, certo che no, è stata solo un'impressione. Deve esserlo anche quel leggero tremolio della palpebra: dovrei dormire più a lungo.
"Si sta riprendendo!" Constata Lance subito dopo.
Ma che diamine...?
Nota: la storia presenta forti divergenze dal fumetto

Era come se questi pezzetti di sogni, queste paure, frammenti di segreti svelati, si avvinghiassero al suo cervello e piano piano gli aderissero, fino ad essere assorbiti. Ognuno di essi andava a far parte della sua incredibile memoria sensibile, ed eravamo sicuri che prima o poi l'avrebbe tirato fuori.

Belleville. Quando Gerard ha nove anni, sua nonna gli regala una bambola con le sembianze di un ragazzo punk e gli raccomanda di confidarsi sempre con lui e di prendersene cura. Ovviamente Gerard non capisce il perchè di tutto quello ed è un po' confuso, ma con il tempo e con il passare degli anni, quel giocattolo diverrà per lui, più di un migliore amico, un confidente.  
Quello stesso Natale, a Newark, Frank trova sotto l'albero, un regalo simile. Una bambola con le sembianze di un ragazzo moro. Nel corso del tempo imparerà ad ubbidire ad Elena che gli raccomandò di prendersene cura, proprio come disse a suo nipote. 
Sono passati 7 anni da quel Natale e per una disgrazia accaduta a Frank, Elena è obbligata a prendersi cura del ragazzo, così lo affida a sua figlia Donna che essendo più giovane di lei, può permettersi un altro "figlio" e quando Frank arriva a casa loro, si ritrova davanti un ragazzo moro e dagli occhi verdi. Ne rimane affascinato e gli sembra di conoscerlo da sempre, chissà perchè, Gerard pensa la stessa cosa di lui appena lo vede...

E poi diciamocelo, quando ci si mette l'amore, diventa tutto più schifoso.
_La passione si dosa, si cancellano i cuori, ci si spoglia in due, ci si riveste da soli_

È un qualcosa che non potrà mai andare bene. Devo prendere una di quelle decisioni che, so già, mi stravolgeranno la vita...o la morte.

L'amore devastante è quello che non può essere urlato al mondo. Quell'amore segreto, che nessuno sa. Quell'amore così profondo, quanto distruttivo. Quando due mani, non possono ricongiungersi in alcun modo, ma possono sentirsi anche senza toccarsi. Brian ed Haven lo capirono subito, che i loro, non erano semplici sguardi. Capirono...che riuscivano a vedersi nei propri occhi, ma Haven è la moglie del suo capo. Del boss della mafia più temuto di Huntington Beach. Brian non può tradire l'uomo che considera come un padre, da anni. L'uomo, che gli ha dato un tetto sopra alla testa e due pasti caldi al giorno. L'uomo che era il migliore amico di suo padre. Riuscirà Brian a placare la sua sete d'amore e a trattenere i suoi istinti, vedendo la donna che ama, tra le braccia di un altro? Lo scoprirete, solo vivendo la storia nei panni dei due protagonisti.

C'è chi crede che la nostra storia sia già scritta, che la vita non sia null'altro di uno sterile percorso sulle orme che qualcun altro ha progettato per noi.
Non sempre riusciamo ad osservare immobili lo svolgersi della vita, per questo c'è anche chi crede che il proprio destino vada scritto con le nostre stesse mani.
Ma si sa, il destino spesso lo si incontra proprio sulla strada presa per evitarlo.
Spero che questa "storia" sul nostro Principe preferito possa piacervi ^_^
P.s - ambientata nel filmato iniziale di "Worrior Within/Spirito Guerriero"

Finisce così.
Nessun epitaffio, come si potrebbe dedicare qualcosa a qualcuno che non è mai esististo? Un fantasma vestito di pizzo sangallo e sandali di pelle.
Una storia mai narrata dalla fine improvvisa.

And all the things that you never ever told me
And all the smiles that are ever gonna haunt me
Never coming home, never coming home
Could I?
Should I?
And all the wounds that are ever gonna scar me
For all the ghosts that are never gonna catch me
[Traduzione]
E tutte le cose che non mi hai mai, mai detto.
E tutti i sorrisi che sempre mi perseguiteranno
Non tornerai mai a casa, mai
Potrei?
Dovrei?
E tutte le ferite che non si cicatrizzeranno
Per tutti i fantasmi che non mi cattureranno mai
Flashfic su un personaggio che nessuno approfondisce mai; spero che vi possa piacere e che coloro che hanno letto il manga non mi lincino per l'eventuale cretinata che ho scritto ^^"
(avvertimento OOC per sicurezza)

La gelosia è un sentimento negativo, ma chi è geloso tiene davvero alle persone che ha intorno.
A volte, non è poi così male esserlo, no?
Tratto dal testo:
" Calma, si ripeteva, stai calmo.
Suguro sentiva la vena sulla fronte pulsare pericolosamente, gli occhi chiusi per impedirsi la vista di Shima che corteggiava, con scarsi risultati, tutte le ragazze che passavano.
Idiota!
Non si rendeva conto di essere ritenuto un maniaco dalle studentesse? Non che avessero tutti i torti,in fondo, ma non capiva cosa spingesse Renzou a collezionare così tanti rifiuti...
Masochismo? Forse.
Stupidità? Anche.
Aprì gli occhi, al sentire l'ennesimo due di picche rifilato al suo amico monaco,solo per incontrare lo sguardo divertito di Renzou che lo squadrava con il suo solito sorriso sornione stampato in faccia.
Idiota, idiota, idiota! "