"Avevo gli occhi spenti, guardavo le foglie morte per terra, come per sgattaiolare da quel sentimento atroce. Sentii la mia guancia umida delle lacrime che mai, in quel momento, avrei voluto veder scendere;"

MISSING MOMENTS FROM SAVE ME (spero che l' inglese sia corretto :S)
Storia totalmente senza senso.
L' ho scritta, per accontentare alcune fan.
Parla di Erica e di...bhè... non riesco neanche a scriverlo.
Se vi và, entrate e rimanete senza parole xD

"La sento.
I fremiti mi partono dalla punta dei piedi e risalgono lungo la colonna vertebrale fino ai capelli, sembra che mi si rizzino sul capo, una nube carica di tempesta. Le punte delle dita mi prudono nervosamente, come se stessero per mandare scintille. Non sento quasi i piedi che toccano terra, percepisco la schiena satura di carica elettrostatica: sembra quasi che debbano spuntarmi le ali da un momento all'altro.
So bene cosa vuol dire: la voglio, la voglio subito. Ho bisogno di lei, ne ho bisogno. E so dove trovarla, so sempre dove trovarla.
Corro come il vento, apro la porta ed entro.
E lei è là. Adagiata accanto al letto, assopita, dentro il suo vestito nero: è là, nel luogo in cui mi aspetta. Ma non sa quanto io aspettassi lei."
~Attenzione! Questa storia non è come sembra: genere, rating e note sono del tutto ingiustificati dal reale contenuto di questa one shot in quanto si basa tutta su un gioco narrativo-descrittivo. Ad alcune persone potrebbe piacere come ad altre potrebbe sembrare semplicemente strana. (rating arancio per implicazioni sessuali esplicite)

Questo è solo uno sfogo che dovevo assolutamente fare, parla dei miei sentimenti per una persona... spero vi faccia emozionare com la prima parte fa emozionare me... Baci

Michele mi poggiò amichevolmente una mano sulla spalla e poi si defilò nello spogliatoio maschile, lasciandomi impiantata vicino alla porta.
Questo significava che sarei dovuta andare da lei. Sarei dovuta passare per casa sua.
“Oh merda...”.

1287, nel cuore dell'Italia medievale un amore rischia di sconvolgere alleanze politiche e una famiglia intera. Un amore forte, nato per caso, ma destinato all'eternità.
Al tempo delle dame e dei cavalieri, una giovane ragazza bella e splendente come una vera dama e un'aristocratica non proprio nobile come un cavaliere, incroceranno i loro destini per legarsi nell'anima...

" Non ricordo quando m’innamorai per la prima volta di lei. E ha sentito bene. Per la prima volta. Perché con lei, ogni giorno, era diverso. Ogni santissimo giorno m’innamoravo nuovamente di lei. E non chiedetemi come sia possibile una cosa del genere. So solo che riusciva sempre a stupirmi. Sempre. "

Quando c'è in gioco l'amore nulla è difficile, nessuno può convincerti che stai sbagliando: né la famiglia, né gli amici e nemmeno la tua stessa ragione.
Quando c'è in gioco l'amore il sole splende sempre...

Yuliya e Lena sono due persone completamente diverse. La prima è più espansiva, la seconda è più riservata, ma questo non vuol dire che non possano finire con l'innamorarsi, e quando il loro amore viene messa a dura prova dall'ignoranza e dall'omofobia, hanno una sola scelta: scappare ed essere se stesse.
P.S so che Lena ha un' anno in più di Yuliya ma in questa FF, Yuliya ha 17 anni ed è stata bocciata tre volte, quindi invece di essere terza è di nuovo in prima superiore dove, per l'appunto, conosce Lena che ha 15 anni.
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Storia in fase di revisione per eliminare tutti gli ORRORI di grammatica.
Chiedo scusa per chiunque abbia dovuto leggere quelle accozzaglie di errori, ma quando ho iniziato a scriverla non ero questa gran cima in grammatica (non che ora sia cambiato qualcosa).

Tony e Lucy. Due ragazze che frequentano lo stesso collegio di suore. Lucy, carina, di buona famiglia, femminile nel modo d'essere e nel vestire, rispettosa bene o male delle regole;Tony, misteriosa, solitaria, androgina in tutto e per tutto è completamente diversa da lei, il suo pane quotidiano è infrangere le regole e cercare di evadere disperatamente da quel mondo che non le appartiene. Cosa può unire due persone apparentemente così diverse tra loro? Qualcosa nello sguardo di Tony catturerà Lucy sin dal loro primo incontro, i suoi modi e quel suo aspetto così insolito faranno scattare dentro di lei qualcosa di mai provato per nessuno, e per nessuna ragazza...
"Mi voltai e vidi una ragazza con i capelli corti che fumava una sigaretta. Aveva degli occhi scurissimi, quasi neri. Decisamente penetranti."

Fem-slash! Court/Gwen!
"- L'intenzione era quella...
Court smise di ridere, ma Gwen la fissava con una faccia da schiaffi che la diceva lunga - e Court non era mai stata brava a leggere le persone- e riprese a ridere.
- Salvatrice della patria o no, domani mattina mi toccherà rimettere a posto i cocci- sospirò pesantemente Gwen, passandosi una mano tra i capelli."

Adeline ama leggere di Peter Pan, e una notte, proprio rileggendo le sue gesta, una donna entra dalla sua finestra come il suo beniamino.
«Pensi che la storia comincia con Peter che entra nella finestra di tre fratelli, e Wendy, la sorella maggiore, lo vede e si scambiano il primo bacio, anche se non è proprio un bacio, quello nel libro».
«Oh, un po’ come è successo qui, eh, Miss?».
«Ma Peter è un ragazzo».
«Ma le donne sono meglio», sorrise Julienne.
I pirati che danno la caccia al suo Peter Pan sono pericolosi e reali, attratti da quel sangue color argento…
[Partecipante al "[Original Scene 1] Il Morso e... il Nastro" di Eylis]

"Alcuni ragazzi ridacchiano,altri mi guardano il culo,le ragazze invece si limitano ad applaudire..poi c’è lei. Lei non l’avevo mai vista prima d’ora,lei è una ragazza bellissima dai mossi capelli neri e gli occhi di ghiaccio. Lei non applaude,si limita a guardarmi,nel suo sguardo non vedo malizia,vedo solo curiosità. I nostri occhi si incrociano,senza neanche accorgermene le rivolgo un sorriso,il primo sorriso della serata. "

Forse una storia d'amore forse solo una triste storia. Di certo se cercate un lieto fine non è questa la fic giusta. "io sarò condannata a vedere il riflesso di noi due innamorate"

Mi incanto nel guardarla camminare e salutare tutti con un sorriso, si siede nel banco di fronte al mio, non si è ancora accorta che la sto fissando da quando è entrata, meglio così. D’un tratto si gira e con un sorriso mozzafiato inizia a parlarmi… -Ciao!...Io sono Marika!-