"Oh, è solo Nessuno." Ann si stringe nelle spalle. Aggrotto le sopracciglia confusa.
"Il suo nome è Nessuno?" Rimango senza fiato, guardando gli occhi scuri di quel ragazzo, notando che sono pieni di tristezza.
"No, ma è così che tutti lo chiamano." Fa una pausa. "Perchè è questo quello che è."
Sono Chelsea Summers e, quando ho iniziato a Lakers High School, non mi aspettavo che un semplice progetto musicale avrebbe potuto cambiare la mia vita per sempre.

[..]"Justin dal nostro ultimo incontro, avvenuto esattamente un anno fa, ho avuto una strana sensazione che mi uccideva. E forse ho capito benissimo cos’è. Io domani avrò un incidente, starò in coma per 15 giorni all’ospedale St Vincent. Fatti trovare lì Justin al mio risveglio."[..]

-Il mio cuore aveva mai amato?Occhi rinnegatelo.-
Vidi entrare un ragazzo alto,ma non mi soffermai a guardarlo perché si diresse al suo posto,ma quando stavo per rimettere gli occhi sul libro per continuare,incrociai il suo sguardo.
-Occhi rinnegatelo perchè non ha mai conosciuto la bellezza fino ad ora.-

''Sono stata venduta ad una fottuta asta.
Dio cosa mi tocca sopportare per vivere o meglio sopravivvere.
Preferirei morire in questo momento,non ho una famiglia,un lavore e non
ho nessuno che si occupi di me. Peggio di così?
''Ehy,tu!Bambola sali su quel palco,adesso!''
Uccidetemi.
E' arrivato il momento di essere venduta ad un ricco ragazzo prepotente come
al solito. Svegliatemi,questo deve essere sicuramente un incubo.
Cara vita,quando ho detto che non poteva andare peggio non era una sfida.''

MOMENTANEAMENTE SOSPESA.
Una ragazza, Meredith, deve andare a Londra per uno scambio culturale, lasciando così la sua famiglia e la sua migliore amica Emma a Parigi, e fare una relazione sui monumenti, la scuola, la lingua... Qui troverà molti amici e, chissà, forse anche il vero amore.
Dal primo capitolo:
-Si tratta solo di un anno, papà.- ridissi per forse la centesima volta. A volte mio padre sapeva essere davvero stressante.
-E poi è solo Londra!- continuai cercando di convincerlo.
-Solo Londra, solo Londra dice lei.- borbottò l'uomo.
-E starò a casa della famiglia che mi accoglierà.-
-È proprio di loro che non mi fido Mer.- cercò di far mi ragionare, ma io avevo ormai preso la mia decisione: sarei andata a Londra scambiandomi con una ragazza o un ragazzo che sarebbe venuto qui a Parigi al posto mio.

-Ti odio! Sparisci dalla mia vita!- dissi fredda mentre guardavo il pavimento, lui si fa più vicino. *Ripeti* mi dice.
*S-sparisci dalla m-mia v-vita* dico tremante, lui mette due dita sotto il mio mento e mi fa guardare i suoi occhi tanto belli
*Dimmelo negli occhi* mi dice quasi soffrendo
*Ho d-detto s-s-s* mi fermo, non riesco a dirglielo, lo amo troppo ma ho paura che mi possa abbandonare.

Ad un certo punto mi fermai dietro un ragazzo alto e snello, aveva i capelli biondi, due occhi color fuoco. Teneva in mano un mazzo di rose gigante, mi avvicinai e gli tirai un po’ la giacca. Il ragazzo si girò e si abbassò per arrivare alla mia altezza e sorridermi. – Sei il mio principe? – chiesi io, lui accennò un sorriso ed era davvero bello, il suo viso era spigoloso lo ricordo perfettamente. Tolse una rosa dal mazzo e me la porse. Ai tempi non sapevo che per tenere una rosa devi stare attenta alle spine. La presi e la strinsi forte e la mia mano cominciò a sanguinare e in quel momento toccai la parte superiore della rosa proprio quella dei petali e la marchiai dal mio sangue

-"E' ghiacciata."- rabbrividii al solo tocco.
-"E' morta."- gesticolò con le mani.
-"Siete sicuri?"- alzò un sopracciglio.
-"Ovvio, siete dei cretini, è da milioni di anni chiusa in un cubo di ghiaccio."-
-"Dio, questo è spaventoso."- afferrai la prima cosa che mi capitò tra le mani.
Un urlò riempì la stanza. spalancai gli occhi, correndo via.

Justin lavora per un uomo, un uomo molto potente che affiderà lui un compito. 
Il compito che riceverà questa volta sarà però differente dai precedenti. Piacevole, oserà pensare lui. 
Porterà il nome di una ragazza: Rain.

Beatrice: ragazza italiana, sedici anni, sola, divesa. Ama leggere, guardare le serie tv e film, stare su twitter , recitare, suonare e cantare. Ama Justin Bieber. I genitori le fanno un regalo, hanno degli amici a New York e decidono di andar lì con lei per tre settimane. In quelle tre settimane si tengono le audizioni per un progamma di canto: The best - NY. Justin Bieber farà parte della giuria. Bea coglie l'occassione e decide i partecipare. I genitori la assecondano non avendo fiducia in lei, ma poi tutto cambia..
Justin Bieber: pop star internazionale. Ultimamenteè stessato, trise e freddo con tuttia causa dei manager che gli dicono cosa fare, con chi uscire e con chi fidanzarsi. Gli viene imposto di fare il giudice al programma 'The best- NY'. A lui non va bene, ma qualcosa gli farà cambiare idea.

"Meglio del Natale, del conto alla rovescia a capodanno, dei falò del 4 luglio, delle canzoni hip hop e dello swag di Michael Jackson. Meglio delle Ferrari, Lamborghini, Ducati. Meglio dei gelati Magnum, delle patatine fritte e degli M&M's, delle caramelle gommose, Big Mac, cono alla fragola e limone. Meglio dell'Aurora boreale, di una notte stellata, dei tramonti, degli aerei che rigano il cielo. Meglio di Parigi, Louvre, Champs Elysees, meglio di Times Square, di Tokyo, Dubai. Meglio delle risate, dei baci con la lingua, i morsi sul collo, grattini, massaggi sulla schiena, del culo di Beyoncé, dell'aria da figo di Chuck Norris. Meglio della finale della coppa del mondo, dei Leakers, delle partite di hockey, delle Vans e delle Supra. Meglio di camminare a piedi nudi, di dormire fino a tardi, della Play e dell'Xbox. Meglio dei film di Danny Boyle, di Friends, Scrubs, How I met your mother, delle belle notizie. Meglio dell'attesa prima di uscire, del primo concerto dal vivo, cantare a squarciagola in macchina, delle montagne russe, di un nuovo tatuaggio. Meglio, Audrey tu sei il meglio del meglio."

Tutti gli adolescenti hanno una sola cosa in comune: i loro ormoni sono scatenati.
Alcuni adolescenti sanno controllarli, altri no.
Questi ‘altri’ sono il tesoro della scuola Lily Brooks e il nerd vittima di bullismo Justin Bieber.
Ma loro non sono così innocenti come sembrano.
Saranno capaci di controllare loro stessi, anche quando un venerdì notte rimarranno rinchiusi dentro lo spogliatoio della scuola?
[Fanfiction a contenuto maturo.]

Il mio nome è Mery Santiago.
Le persone che mi incontrano per strada possono pensare che sono una ragazza normale, ma non sanno che io nascondo tanto dolore in un corpo che ora è abbastanza piccolo.
Grazie a persone che mi hanno fatto del male io sono diventata un autolesionista, bulimica.
Molte volte ho cercato di farla finita, ma il mio idolo mi ha salvata, lui è Justin Bieber.
Grazie a lui ho un sogno, cantare.
Tutto quello che voglio è salire su un palco e fare musica ma per ora posso solo dire:
Grazie di avermi salvata idolo.
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=-FZ0hRGNucc&feature=youtu.be

Lo conoscevano tutti come Justin Bieber ma lei no, a lei non importava chi fosse.
Era la bella ragazza nuova a scuola e lui la notò subito ma non pensava a cose serie.
L'amore gioca brutti scherzi e tutti ci cadono anche se ne sono consapevoli.

Un incontro distruttivo le farà perdere la fiducia in lui. Si incontreranno di nuovo.
Stavo andando verso la porta ma qualcuno mi fermò prendendomi per il braccio, Justin.
“Si può sapere che problemi hai?” disse lui
“Tu in casa mia, questo è il mio problema,e poi tu non devi toccarmi, chiaro?” dissi scrollandomi la sua mano di dosso
“Ma non ci conosciamo nemmeno, e non capisco il tuo comportamento!” disse lui irritato
“Ti conosco meglio di quanto credi, e non ne sono contenta, mi fai totalmente ribrezzo” lo guardai delusa
“Dici di conoscermi, io nemmeno ti ho mai vista, una stronza come te me la sarei ricordata!” sbottò lui urlando, la cosa mi ferì ancora di più di quando già non lo fossi per colpa sua.
“Vaffanculo stronzo!” gli urlai
Tanta, passione, odio e amore. Spero vi appassioni!