[Fanfic prima classificata al "Movies contest" indetto da Himechan84] “Se non abbiamo altro da dirci… o meglio… se tu non hai altro da dirmi, ora puoi anche andartene e ti prego di non presentarti più al mio cospetto senza che io lo sappia con largo anticipo, altrimenti sarò costretto a considerarti, di nuovo, un invasore.” Non poteva permetterlo, non poteva accettare che tutti i suoi buoni propositi si concludessero in quel misero modo...

La triste storia di Ivan, che nel Circo dei Mostri aveva trovato l'amore.

If the sky that we look upon should tumble and fall and the mountains should crumble to the sea,
I won't cry, I won't cry, no I won't shed a tear, just as long as you stand, stand by me.
«Dodici rose rosse e un giglio bianco», fece, carezzando i petali distrattamente. «Proprio come piacciono a lui, eh?»
Fui quasi certo che, anche se non lo dava a vedere, dentro di sé Oto-san stesse piangendo.
[ Jason Mustang POV ]
[ Partecipante alla challenge «Contest of Passions» indetta da ellacowgirl ]
[ Quarta classificata e vincitrice del Premio Miglior Fandom al «Birthday's Contest» indetto da Himechan84 ]

Il giorno del compleanno di Bellatrix ... un dono di sangue e, in cambio, la concessione di una notte d‘amore.

[Germania/N. Italia]
“Però mangiamo tutti la pasta!”
E, se non fosse un uomo tanto razionale, giurerebbe di aver visto bava e cuoricini sgorgargli dalla bocca insieme alle parole.
Da Fair-sized Pantyhose and Croissants:
“... e mi ha portato dei croissant! Ma io ho resistito, perché volevo prima vestirmi e...”

South Carolina, 1778. Una prostituta, un colonnello, una nobile, un prete. Un'anima pura scalfita dal mondo, un'aspirazione frustrata, un'ossessione, un senso di colpa. Una sola costante: il peccato. Su una terra che lentamente si ricopre di sangue, un pendolo oscilla nel buio, lasciando dietro sè graffi, cadaveri, rimorso, pazzia. Quattro grida si alzeranno nel silenzio; qualcuno pregherà, altri si terranno per mano, qualcuno abbasserà la testa chiedendo perdono. Ma alla fine saranno soltanto i peccatori a sopravvivere.

L'aria che dilata i polmoni è dolorosa, ma non quanto la consapevolezza di aver seguito la strada sbagliata, quella oscura, alle spalle della dea. Chi è giusto è forte, chi è forte impone la giustizia, la sua. Un percorso duro, in salita, da affrontare in una notte.
Passato, presente e futuro si scontrano e si ingarbugliano, formando un gomitolo fastidioso da srotolare per chi, in fondo, non aveva mai pensato a tutte le possibili conseguenze delle sue azioni. Un perdono insperato, una nuova vita che inizia nel fuoriuscire dal proprio sepolcro, una presa di coscienza e una maschera mostrata solo a due persone.

330 a. C. Due giovani in guerra, compagni, amici, amanti. Diversissimi e inesorabilmente legati. Qualche momento assieme nella tenda, mentre il sole tramonta, a godere di quell'idilliaco piacere, almeno per un po'. Sullo sfondo, la figura incombente di Alessandro il Macedone. In un epoca troppo matura e nel contempo troppo precoce, per poter assaporare la felicità.

Oh, quanti racconti aveva sentito sulla grazia e l'avvenenza del custode della Dodicesima casa: tutti ne tessevano le lodi, e lei poteva solo immaginare quanto potesse essere magnificamente bello.
Probabilmente quasi quanto lei!
[Il prodotto contiene presenza di MarySue: utilizzare con cautela!]

Aiolia non seppe mai dire quale fu l'indizio decisivo.
Sapeva solo che una notte, dopo aver passato ore e ore a rigirarsi nel letto a causa del caldo soffocante, fu come colpito da una divina rivelazione.
Il significato di tutto era lì davanti a lui, chiaro come non lo era mai stato in tutta la sua vita.
Finalmente capiva il perché di quei silenzi, di quelle occhiate furtive, di quei modi di fare così sospetti. [...]
Quella mattina Phoenix si era presentato per l'ennesima volta alla sua porta. Sbucato dal nulla come al solito, come sempre nervoso e guardingo. L'aveva accolto e lasciato passare, con la consueta gentilezza. Ikki gli era passato accanto, un po' più vicino del solito forse. Ed era allora che era successo. Si erano guardati negli occhi, sguardi fissi. Un infinitesimale attimo in cui le loro anime si era quasi sfiorate.
{Seconda classificata al "FilosoFANDOM" Contest indetto da PucchykoGirl.}

Dopo le letterine di Natale ecco a voi i propositi dei Gold Saints per l'anno nuovo

“Non sapevo che tu sapessi anche leggere, Gemini.” la diplomazia non era decisamente il punto forte di Rhadamantis. Era molto più bravo con le provocazioni. Sperava di riuscire a pungolare abbastanza Kanon da far scoppiare una rissa. Avrebbe preferito di gran lunga una volgare zuffa al discorso che lo stava aspettando.
[RHADAxKANON]

Ma povero, povero Cancer...ecco giunto per lui il momento di pagare per tutte le cattiverie commesse in passato! E cosa c'è di meglio di un allievo che ti rivoluziona la vita?

Raccolta di cinque capitoli ispirata alla "The One Hundred Prompt" ideata da BlackIceCrystal.
3^ Capitolo: - …Ando, Michiru? - la riscuote la compagna, brusca.
Michiru si volta di scatto nella sua direzione, gli ultimi raggi di sole della giornata che le colpisco le spalle scoperte, riscaldandole.
- Scusami. - si limita a sorridere, inclinando a malapena il capo - Mi sono distratta un momento. Dicevamo? -

Anche i santi di Atena aspettano i regali sotto l'albero.
Specialmente i più giovani, che con un piccolo racconto natalizio passano da un sogno ad un viaggio, accompagnati da guide sin troppo famigliari.
Quel che non è famigliare, è il futuro.
{what if: post-Hades} {shonen-ai sparso}