- Ma tu non dormi mai? E' pieno giorno, a quest'ora i vampiri dovrebbero riposare nelle bare! -
- Master, ho dormito per vent'anni. Come posso avere sonno, dopo essermi riposato per così tanto tempo? Sono pieno di energia e sento il bisogno di sfogarla. Giocare con Richard e i suoi uomini non mi è bastato, ho bisogno di molta più azione. Finchè non avrò scaricato tutta l'adrenalina accumulata in due decenni di letargo, non mi sentirò stanco, nè desidererò dormire. -
Negli anni successivi, ogni volta che Integra ripensava a quella conversazione, un sorriso le increspava il volto.
"Mi aveva avvertita. A modo suo, mi aveva spiegato cos'avrei dovuto attendermi di lì a pochi giorni" diceva a se stessa Sir Hellsing.
Ma la ragazzina di dodici anni che sedeva di fronte ad Alucard non poteva capire fino in fondo le parole di un individuo che conosceva appena. Non poteva sapere che il vampiro stava solo mordendo il freno, nell'attesa che la nuova Sir Hellsing si riprendesse dalla morte del padre e dal tentativo di omicidio per mano dello zio. E una volta che Integra fosse stata in grado di tenergli testa, Alucard si sarebbe divertito a metterla alla prova

• Day 1 − AU: Professions [teacher] → «Oggi pomeriggio a casa mia. Ti insegno ad usare il computer, ti va?».
• Day 2 − I hope these feelings reach you → «Buon San Valentino, Saitama sensei».
• Day 3 − AU: Sports [basketball] → La prima volta che aveva visto Genos giocare a basket, Saitama l’aveva odiato.
• Day 4 − I’ll find you before the stars do → Ma il sole stava tramontando e Genos non era ancora tornato.
• Day 5 − Touch/Physical Contact → E sussurrava il suo nome ad occhi chiusi. «Genos... ah...!».
• Day 6 − Show your weakness to me alone [Gender Bender] → «Onestamente, Genos, credi che potrò mai trovare un fidanzato?».
• Day 7 − Hurt/Comfort → «Non sono degno di essere suo discepolo».
[Raccolta SaiGenos♥]

Talvolta dobbiamo camminare sulla propria strada sfiorando inconsapevolmente ciò a cui siamo destinati.
Piccolo tentativo Delena di raccontare come si sono girati attorno per un po' prima di trovarsi davvero.

Lui non insiste; non lo fa mai. Si limita a sdraiarsi, la scruta con un’aria interrogativa e sta a lei decidere se rispondergli o meno. A volte Max lo fa, i piccoli barlumi degli incubi che lampeggiano di fronte a sé prima di essere strappati dalle sue reminiscenze e venire allontanati. Stanotte non replica.
Max si risveglia da un incubo sulla Camera Oscura e Warren tenta di confortarla.
{ Warren/Max | One shot | 1016 parole | Traduzione di Hiraeth }

[Tratto dal testo]
La vaporiera sfrecciò tra le rotaie e abbatté la quiete che esisteva solo prima che il sole tramontasse, poiché una volta perito il sole, il mondo degli spiriti si rianimava dando sfogo a tutti i loro capricci, a tutti i loro vizi. Il rumore della locomotiva si estinse, facendo del silenzio un nuovo sovrano. Un sovrano austero, ma dalla vita breve.

[Tratto dal testo]
Li contò tutti – dal primo fino all’ultimo – mentre con la sua conta quei preziosi ricordi, che aveva stretto a se fino a pochi metri prima, svanivano lasciandole dentro il petto un tetro vuoto. Si fermò un passo prima del tunnel, conservando l’ultimo ricordo che le era rimasto e un passo dopo lo dimenticò: mani gentili che le accarezzavano il viso.

NB: 03/04/2018 Ho cominciato a revisionare la storia, anche se per ora non ho postato i capitoli corretti. Prevedo di farlo, una volta terminato. Per cui vi chiedo scusa per eventuali errori e spero che magari la rileggiate una volta revisionata.
*Dramione*
Dal capitolo sei:
«Ti ho lasciata senza parole? Ricordati il nostro patto, Lurida Mezzosangue»
«Se fossi la Preside quanti punti dovrei togliere ai Serpeverde?»
Cambio argomento ma lui mi ignora.
D’un tratto poi, come se fosse dimentico della mia presenza, lo vedo riprendere a sfregare.
«Non se ne andrà, lo sai Mezzosangue? Posso grattare, sfregare, tentare di coprirlo ma rimane sempre qui. A ricordarmi che...»
D’istinto, non so nemmeno perché lo faccia, arrotolo la manica della divisa.
Avvicino la mia cicatrice al suo marchio e sento gli occhi pungere. Lui mi fissa incredulo, probabilmente confuso e, se non fosse che sto parlando di Malfoy, oserei quasi dire dispiaciuto.
«Non sei l’unico a portarne i segni indelebili sulla pelle. E ci sono quelli peggiori, Malfoy, quelli incisi sul cuore.»

Dalla storia:''La notte del mio risveglio, l’unica persona a cui pensavo era lui… non ci eravamo mai visti di persona, ma al pensiero che stava per venire da me non riuscivo ad essere agitata, riuscivo solo a pensare che volevo abbracciarlo, che volevo sentire il calore della sua mano nella mia, volevo sentire la dolcezza di un suo bacio… tutte emozioni che nel gioco potevamo solamente immaginare.''
''I suoi sentimenti erano uno specchio dei miei.''

E se Sir Thomas Sharpe si fosse miracolosamente salvato dalla follia omicida della sorella?
"A tutti, anche alle anime più dannate, è sempre data la possibilità di redimersi."

[One Punch Man]
Saitama sa essere molto, molto ottuso quando ci si mette.
Da far salire il crimine alcune volte.
Ma non questa volta.
(Doveva nascere come un PWP come scusa per scrivere del sano porno, ma ne è uscita una cazzata pornografica come al solito. Saitama/Genos)

Immaginate che Dobby abbia trasportato Ron lontano da Villa Malfoy prima che lui riuscisse a salvare Hermione. Immaginate che la morte dell’elfo abbia quindi condannato la ragazza a rimanere prigioniera nel maniero. Riuscirà Hermione a resistere alle torture di Bellatrix? Forse sì, grazie a un aiuto inaspettato...
{Vincitrice dell'Oscar EFPiano 2016 per i migliori 'effetti speciali', cioè colpi di scena}

Dal 3° cap:
Scott:-Dawn! Te la farò pagare!- Scott notò delle luci alla sua sinistra, piccoli rettangoli, l'unica cosa sicura è che non possono essere stelle... Sono edifici! Nella mente di Scott si è fatta strada una parola “terra!”. Così incominciò a nuotare, con tutte le sue forze. Quando riesce ad arrivare a riva, le sue forze l'hanno ormai abbandonato, è stanco, non riesce più a tenere gli occhi aperti.Con un tonfo cade, sviene.
Scott pian piano apre gli occhi, si guarda intorno, è su un letto soffice, nella penombra della notte scorge una ragazza inconfondibile...è Dawn! Con lei accanto si sente strano, non sa cos'è quella strana sensazione ma gli piace, cerca di alzarsi ma non ha ancora completamente recuperato le forze, si sdraia aspettando che il sonno lo porti nel mondo dei sogni.
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Ho messo il genere a caso, io non so mai qual è il genere da mettere nelle mie ff.Scusatemi.
Questa ff è il seguito del 5° episodio.
Personaggi: Scott, Dawn, un po' tutti

"Aveva fatto in modo di non dover scegliere più."

{Ramsay Bolton/Sansa Stark }
Ramsay, però, non sapeva nemmeno che cosa fosse la gentilezza, così come delle irte spine non conosco la sensazione di essere degli amabili, e vellutati, petali di una delicata rosa.
E, Sansa Stark, non era altro che un acerbo e tenero bocciolo, una linea morbida e delicata, perduta nell'oscurità del luogo che un tempo era stata la sua casa.