Come previsto, l’estate finì. Il sole smise di bruciare sulla pelle, del mare rimase solo il profumo di salsedine ad inondare le narici e Yoongi non vide più l’alba con Jimin sul tetto di un palazzo.
La consapevolezza che tutto quello non sarebbe potuto durare per sempre era lancinante, svilente, un rimbombo continuo nel suo subconscio, che iniziava a torturarlo più intensamente ogni volta che le parole “vorrei che fosse per sempre” gli solleticavano la lingua, gli occhi di Jimin fissi sul mare, bellissimo; quelli di Yoongi fissi su Jimin, bellissimo.
 
 
[Yoonmin]

Il primo giorno di scuola si prospettava terribile: suo padre gli aveva vietato di farsi accompagnare dalla mamma, così, con la cartella in spalla e vestito come aveva voluto il genitore – sembrava uno di quei bambini sapientoni, ma lui non era affatto così: voleva solo starsene in pace e trovare qualcuno che non si spaventasse alla vista dei suoi occhi e dei suoi capelli – si trovava di fronte a quella porta chiusa.
[Shouto/Izuku] ~ Storia scritta per la Boku no Hero Academia: Fanfiction Challenge!
Questa fanfiction ha partecipato all'iniziativa “Artist Meets Artist” a cura di Fanwriter.it!
Questa fanfiction ha partecipato al contest "Il contest di G" indetto da rhys89

Questo testo non ha né capo né coda. Sono solo poche parole di riflessione, se così si può chiamare, sulla scrittura dal punto di vista di un ragazzo.

L’ambiente scolastico fa parte della vita di ognuno di noi.
Spesso, è li che accade tutto.
E’ li che si arriva bambini e si esce adulti, è li che avvengono i più grandi cambiamenti di una persona, è li che si sceglie per il proprio futuro.
Alcuni lo vedono come un ingiustizia, altri come un opportunità per la vita, altri come un dovere o routine quotidiana.
Ma in qualunque modo venga visto, resta sempre e comunque un avventura.
Un avventura in cui sembra di essere in tanti, ma in verità si è sempre da soli.
Ogni azione, ogni scelta ha una conseguenza, e non si può tornare indietro per cambiarla.

¡DystopianAU! basato su The Suburbs degli Arcade Fire
La prima sigaretta dell’estate aveva sempre un sapore diverso rispetto a quelle durante l’anno, forse perché era fumata per semplice piacere e non per scaricare lo stress. Non che fosse più buona, insomma, uno mica fuma per il sapore. Era speciale, tutto qui.
[...]
Quell’estate era quella in cui arrivarono i carri armati.

Bokuto non avrebbe mai dovuto prestare le sue ginocchiere ad Akaashi.
[BokuAka][NSFW!]

[Otabek/Yuri]
“Tutto bene, Yura?”
“Insomma,” disse Yuri quasi tristemente. “Oggi è stata un giornata abbastanza tremenda e… mi manchi più del solito,” ammise con un respiro profondo.
Otabek sentì il cuore stringersi nel petto... cielo, se lo capiva.
“Anche tu mi manchi. Mi sono bastati gli scatti che mi hai lasciato nel rullino fotografico per ridurmi in quello stato, pensa un po’.”
“Finalmente le hai trovate, pensavo di dovertelo dire chiaro e tondo!”
“Sei un idiota, Yuri Plisetsky.”

"Il giorno dopo, al termine delle lezioni, il professore di Pozioni ritornò esausto nel suo studio.
Scorse sulla sua scrivania una boccia di vetro dalla forma sferica; si avvicinò cauto ad essa, sembrava che qualcosa galleggiasse (...)
Un petalo, un petalo di un giglio bianco candido galleggiava in acqua, (...)Iniziò a sprofondare e, poco prima di toccare il fondo, si trasformò in un meraviglioso pesciolino rosso, che adesso guizzava qua e là..."
**
«Noi pensiamo che questo Mago Oscuro e i suoi seguaci si siano infiltrati ad Hogwarts. Pensiamo che si stiano servendo di alcuni studenti di questa scuola, non sappiamo se sotto maledizione Imperius...»
Sirius si alzò di scatto, ma l'insegnante afferrò il suo braccio. Si avvicinò al viso di Sirius e piantò le sue iridi verdi sulle grigie di Sirius, con forza e tenacia.
«So perfettamente cos'ha in mente. Voglio avvertirla: non deve assolutamente cercare vendetta per ciò che è successo al signor Potter e alla signorina Evans. Gli esiti potrebbero non essere tra i migliori... E io difficilmente mi sbaglio, signor Black. Deve fare molta attenzione, la prego. C'è qualcosa di molto più grande in ballo»

«Io non so se posso cambiare, Beka. Non lo so se c'è ancora una possibilità di far parte della luce, per me, o se me la sono giocata troppi anni fa. Se posso essere più di questo.»
Il viso del kazako si addolcisce di un impercettibile sorriso nel guardare quel giovane uomo preso in giro dalla vita. E' vero che ha fatto tanto, troppo male. Lo hanno fatto tutti loro e non potranno cancellarlo mai, neanche se vivessero altri cento anni.
«Qualcuno di cui non farò il nome una volta mi ha detto che non possiamo essere diversi da quello che siamo. Ma che se lottiamo per il bene, invece che per il male, allora forse possiamo migliorare. Almeno un poco.»
«Tch.»
[#VI/?? || Otayuri + Accennissimo Victuuri || Bungou Stray Dogs!AU || R18]

 
“Quando la danza diventa un’esigenza, un bisogno primario e necessario, la musica fuoriesce dalla sua tana avvolgendo i corpi degli amanti, sgorgando dagli strumenti e dai grammofoni, dalle casse e dalle console. Quando si balla è notte. Quando si ascolta, il sole è lontano”.
Raccolta di One-Shot: ad ogni decennio del Novecento corrisponde un genere musicale, ad ogni sonorità un diverso e particolare modo di danzare.
~ The Romantic Naughties: 1911 [KuroTsuki].
~ The Roaring Twenties: 1925 [DaiSuga].
~ The Dirty Thirties: 1936 [AsaNoya].
~ The Flying Forties: 1946 [YamaYachi].
~ The Stylish Fifties: 1957 [KuroKen].
~ The Revolutionary Sixties: 1964 [KageHina].
~ The Eccentric Seventies: 1973 [IwaOi].

[Yuri!centric] [two-shot]
Sono passati dieci anni da quando Yuri e Otabek si sono conosciuti, e la Fata russa si trova a dover fare da testimone al matrimonio fra il suo migliore amico e Mila Babicheva.
Dieci anni prima, quando era solo un quindicenne pelle e ossa e arroganza, era sicuro che non si sarebbe mai innamorato, che avrebbe versato tutto se stesso nel pattinaggio, arrivando dove nessuno prima di lui era mai arrivato.
Ma d’altronde, anche se qualcuno gli avesse detto che il suo migliore amico Otabek Altin avrebbe sposato un giorno Mila Babicheva, gli avrebbe riso in faccia.
E ora invece Yuri è ad Almaty, in smoking e scarpe Armani, pronto per il matrimonio, e dannatamente innamorato.

|Killer!AU|Sakuma&Fudou|1629 parole|linguaggio scurrile, riferimenti al sesso e descrizioni piuttosto crude|Storia partecipante al contest "Portami via da qui" indetto da AriaBlack sul forum di Efp|
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– Basta pensare ai principi azzurri morti, pensa piuttosto a tornare a lavoro. Non per fare la mammina della situazione, ma come credi di tirare avanti se è già un mese sicuro che sei chiuso in casa?
Chiunque avrebbe immaginato un simile discorso fatto con un minimo di apprensione nella voce, invece quel ragazzo aveva detto quelle parole con una nonchalance disarmante. Si aggirava per la sua cucina, versandosi una generosa quantità di caffè e imburrando una fetta di pane, snocciolandogli ramanzine sul suo amato morto come se gli stesse elencando la lista della spesa.
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– Per dimenticare, lasciarsi le cose alle spalle, è necessario fare una cazzata, no? – insistette, con lo sguardo di chi è semplicemente troppo stanco della propria vita.
– Dio, scopa con qualcuno, drogati, ammazza qualche puttana se proprio devi, ma andartene incolume dalla Teikoku? Devi essere fottutamente matto. Quel malato ti metterebbe il mondo alle calcagna, se servisse, ma farebbe in modo di trovarti.