Nei meandri del mio computer, ho ritrovato alcuni brevi racconti scritti tra il 2017 e il 2021 che non ho mai pubblicato qui su Efp. Visto che oggi arriva al cinema la nuova avventura di Indy, intitolata INDIANA JONES E IL QUADRANTE DEL DESTINO, ho deciso di condividerli qui.

Sono giorni difficili. Il mondo, tra crescenti tensioni, sembra essere giunto sul baratro di un nuovo conflitto mondiale, che appare ormai inevitabile: resta soltanto da capire quando e dove il colpo di incudine cadrà per primo, scatenando una guerra che non risparmierà nessuno.
In questo scenario, Indiana Jones prosegue normalmente con la sua attività da archeologo, come un semplice spettatore degli eventi. Tutto cambia quando Sophia Hapgood, una donna riemersa dalle nebbie del suo passato, lo coinvolge in quella che potrebbe rivelarsi la più grande ricerca della sua vita. Solo mettendo da parte i vecchi dissapori e collaborando giorno dopo giorno, i due archeologi potranno fare luce sul più grande mistero che l’umanità abbia mai conosciuto e impedire che un antico e occulto potere finisca nelle mani dei nazisti.
Indy e Sophia dovranno così affrontare un lungo e tortuoso viaggio, irto di pericoli, che li condurrà nientemeno che alle porte di Atlantide, il mitico continente perduto…

«Tu cos’hai trovato, Junior?»
«Junior?! Papà…!»
«Scusate, che cosa significa, sempre, questo “Junior”?»
«È il suo nome: Henry Jones Junior!»
«Io sono Indiana.»
«Si chiamava il tuo cane, Indiana.»
Il Santo Graal, la coppa in cui bevve Gesù Cristo durante l’Ultima Cena, il segreto della conoscenza cercato dai saggi ed il tesoro prezioso bramato dagli sciocchi, uno dei più grandi misteri della storia dell’umanità, è andato irrimediabilmente perduto a causa della cieca avidità di coloro che avrebbero agognato servirsene per scopi malvagi. Eppure, né il professor Henry Jones Senior né suo figlio si sentono tristi per quella perdita, perché entrambi hanno trovato qualcosa di molto più prezioso di una semplice coppa, in fondo a questo lungo viaggio…
Un breve racconto scritto in occasione del trentesimo anniversario dell’uscita nei cinema del film “Indiana Jones e l’ultima crociata”, 24 maggio 1989.

Nel 1926, il giovane archeologo Indiana Jones, guarito da pochi mesi da una grave malattia, riceve dal professor Abner Ravenwood il compito di rintracciare in Egitto un’antica stele che potrebbe celare il segreto per raggiungere l’Arca dell’Alleanza; Jones, però, ha tutt’altro pensiero per la testa: Marion, la figlia di Ravenwood, di cui ha finito coll’innamorarsi durante il tempo trascorso insieme a Gerusalemme. Nel frattempo, negli Stati Uniti, René Belloq cerca vendetta nei confronti di Harold Oxley, mentre una donna di nome Stella tenta di contattare un archeologo che possa aiutarla nella ricerca di un manufatto precolombiano, il misterioso Scrigno dei Venti…