Un'indagine della psiche dei due protagonisti della serie Hannibal. Il fascino dell'oscuro si impadronisce di Will in un avvicinamento assai pericoloso al suo psicanalista. Hannibal ha già svelato il suo vero volto a Will, un volto a cui Will sembra non riuscire a resistere...

Wei Wuxian bruciava dal desiderio di rispondergli sinceramente, di dirgli che no, non aveva più intenzione di andarsene. Aveva vissuto camminando nel caos e nelle macerie troppo a lungo, e troppo tempo era stato senza una casa o una famiglia. Non voleva tornare a vivere in quel modo. Si era allontanato per pensare e vedere com'era cambiato il mondo da tredici anni prima. Tutto ciò l'aveva fatto sempre pensando di tornare da lui. Non se ne sarebbe andato di nuovo, a meno che non fosse stato lui stesso a non volerne più sapere di lui.
[The Untamed!verse; Post-Canon]

-Lan Er Gege, non dirmi che ti vuoi fermare qui! Ti insegnerò io come trattare un bel ragazzo che ti porta a casa sua a quest’ora- detto questo, lo coinvolse in un bacio passionale.
Lan WangJi si lasciò trascinare in avanti, seguendo il ragazzo nella struttura senza staccarsi dalle sue labbra e stringendolo fra le braccia. Lo premette su un muro e lo sollevò perché gli stringesse i fianchi con le gambe, fiero di avere abbastanza muscoli da poterlo fare.
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Continuo di "Tienimi gli occhi addosso" in onore del compleanno della migliore fra le Cultrici dei Jiang: Deb, auguri!
[WangXian]

Chi sono davvero gli Homunculus? hanno tutti le stesse motivazioni, gli stessi desideri? sono stati creati dal Padre e gli sono fedeli. Spesso si ritrovano incuriositi dagli esseri umani, che etichettano come patetici, ma con cui forse condividono molto più di quanto non siano disposti ad ammettere. [Fullmetal Alchemist Brotherhood]
Raccolta di one-shots su tutti gli homunculus in vari momenti della storia.

Da quanto tempo sono qui? Ho perso il conto. So solo che nella bottiglia, che ho aperto stasera, ora c’è meno della metà del suo contenuto. Il liquido vermiglio ondeggia nel bicchiere mentre lo faccio ruotare … ondeggia come se fosse un vestito, il “suo” vestito mentre sta danzando.

[SWANQUEEN, COLLEGE!AU - Partecipa all'iniziativa prompt in occasione di San Valentino del gruppo facebook "Maybe I need you"]
Ma il saggio che stava studiando aveva tenuto impegnata una mente che ora era libera di vagare e correva verso Cape Elizabeth e a quell’estate [...].
Emma si addormentò a fatica e neppure quando infine ci riuscì trovò sollievo, ma sognò di una lunga giornata d’estate e della brezza leggera che le accarezzava i capelli mentre giovani mani affusolate facevano lo stesso sulla sua guancia, più lievi ancora.

#Writober2019 | day one: first time/missing moment | Wei Wuxian/Wen Qing. Non mi pento proprio di nulla.
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Wei Ying avvolse le braccia attorno alla sua vita e affondò il viso nell’incavo bollente del suo collo, facendo sì che i loro corpi finalmente aderissero e ognuno sentisse il calore tanto bramato della pelle dell’altro. Non bruciavano con la stessa passione degli amanti avidi e smaniosi, ma avevano il tepore familiare e rassicurante di una presenza amica, silenziosa e comprensiva.

Le vite di un'avvocato in un prestigioso studio e una ex detenuta senza fissa dimora non possono essere più diverse, ma, quando le due donne si incontrano per le strade di New York, il loro passato e il loro futuro si intrecciano più di quanto avrebbero mai potuto immaginare.
Dal primo capitolo:
"Mamma, sembra che abbia freddo. Possiamo darle delle monetine?"
"Chi?" chiese Regina, riportando la sua attenzione al marciapiede buio.
Non impiegò molto tempo per capire di chi stava parlando suo figlio. Rannicchiata contro il muro di pietra, accuratamente rimboccata sotto una coperta, vi era una giovane donna. La parte superiore della sua testa bionda sporgeva da sopra il tessuto, mentre i suoi capelli ricadevano come tendine irregolari sulla lana sporca. Sembrava congelata, tanto che le sue labbra screpolate erano quasi blu per il freddo. Se ne stava seduta in silenzio, immobile, apparentemente concentrata a fissare un punto sul marciapiede. O forse era annoiata. Di fronte a lei vi era una piccola ciotola scheggiata con all’interno alcune monete.

Emma e Regina si ritrovano a festeggiare l'incoronazione di Regina da Granny's con tutta la famiglia.
La storia di una seconda possibilità.
"Seduta sul bordo del letto ancora vestita per metà, Regina si pizzicò il braccio, per non pensare ad Emma, non lasciare spazio a una risposta troppo pericolosa. Certe domande era meglio lasciarle irrisolte."

“Non so cosa tu voglia sentirti dire, Em- ma!”
Il modo sensuale quanto derisorio di pronunciare il suo nome, fece scaturire un brivido caldo lungo la schiena della bionda. Chiuse gli occhi, ma solo per una frazione di secondo.
“La verità è l’unica cosa che ti chiedo”
Emma vide un’ombra attraversarle lo sguardo e le sembrò fragile per un’ attimo, solo per un attimo. Poi la maschera tornò.
“Buonanotte Miss Swan”
Voltò il busto per andar via, spingendo di nuovo la porta, sicura di averla vinta stavolta.
Ma la Salvatrice fu più veloce e con un colpo di mano la spalancò.

"Sento lavorare gli ingranaggi nel tuo cervello, Signorina Swan"
Regina la scrutava, lo sguardo interrogativo, un mezzo sorriso, il sopracciglio alzato. Emma arrossì, come se fosse stata scoperta.
"Regina! Io..." Deglutì e si diede dell'idiota "Ti aspettavo", rispose infine e non era una bugia.

[Miss Peregrine - La casa dei Bambini Speciali]
[Emma x Jake | Enoch x Olive | Miss Peregrine x Nuovo Personaggio]
Mesi sono passati da quando una delle più grandi minacce ai bambini speciali è stata sventata, Miss Peregrine ha costruito un nuovo Anello Temporale e le loro giornate – o meglio dire la loro giornata – si susseguono serenamente. Questo fino all’arrivo di una donna, una speciale con un particolare compito che riguarda quelli con le sue stesse capacità ipersensitive: cercare i bambini speciali e portarli nell’Anello Temporale più adeguato alla loro epoca. Tale Cercatrice, tuttavia, sembra avere dei precedenti molto particolari con Miss Peregrine, Abe ed il defunto Sig. Barron, precedenti che necessitano di essere chiariti e risolti, mentre attorno a loro qualcosa si sta risvegliando – meglio dire, tornando. La battaglia contro i Vacui e gli speciali considerati cattivi combattuta mesi prima non era, probabilmente, quella definitiva: non tutti i bambini sono stati portati agli Anelli, e non tutti desiderano la pace.
(La fanfic fa riferimento esclusivamente al film, i personaggi principali sono i medesimi, con l’aggiunta una “categoria” di speciali di mia invenzione: i Cercatori.)

Che i trentaquattresimi Hunger Games abbiano inizio!
Alyss Knight si è offerta volontaria alla mietitura per proteggere Laree Amberdeen, la ragazza che ama. Ma, oltre a sopravvivere all'arena, ha un altro obiettivo importante da adempiere: nascondere alle telecamere di Capitol City la sua relazione omosessuale con la giovane Laree, che potrebbe costare loro la vita a causa delle ferree leggi di Panem a riguardo.
[Capitolo 1]
«No!» grido con rabbia, «non lei!» tremo di terrore e di fatica, quando la raggiungo davanti al palco. «Mi offro volontaria come tributo al suo posto!». Non posso credere di averlo fatto sul serio. Un brivido mi corre lungo la schiena, di paura ed eccitazione insieme, nella consapevolezza che sto per morire. Sto per morire per lei.
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[Capitolo 4]
"Noi tributi siamo solo questo: gli agnelli più belli, giovani e forti del gregge, strappati dai propri compagni per attendere al sacrificio da tributare a dèi oscuri. E il nostro sangue bagnerà l’altare dei potenti, tra grida di giubilo e l’eco lontana del lamento degli ultimi, che piangeranno per lunghi secoli i loro figli."

[Morrilla, Lana Pov]
Allungai il braccio attraverso il materasso, per cercarla, ma non trovai nessuno. Sul viso, sentivo una brezza leggera e il sole che mi scaldava la pelle. Avevo un lenzuolo leggero, bianco, gettato sulla pelle nuda.
Mugugnai.
Il cuscino sapeva di lei.
Dopotutto il letto era il suo.
Ogni cosa, in quella stanza, in quella casa, sapeva di lei.
Di quella sua delicata eleganza.
Era fatta di porcellana, Jennifer.

Londra, 1894
L’epoca vittoriana è solitamente nota per i salotti londinesi, le dame dai grandi e possenti abiti sfarzosi, il lusso dei ricchi e la miseria dei poveri; è un’epoca dove l’arte viene costantemente arricchita, dove la poesia e la letteratura vengono ornate da sempre più sfumature, dove tutto cambia.
Se sperate di leggere una storia che mostra il fascino di tale epoca vi sbagliate, perché ciò che ci attira con la propria bellezza in realtà ci distrugge con le proprie insidie.
Nessuno conosce il valore della propria vita, solo dopo averlo appreso ci si rende conto che non bastano le parole per spiegarlo; la vita può essere solo vissuta. Così come quella di Charlotte e Lily, due anime in un copro solo, costrette a convivere per colpa di un insolito destino.
Storia presente anche su Wattpad e Writer's Wing