Lui: sadico, incontrollabile, perverso, cupo, perfido, quasi bestiale.
Lei: autolesionista, insicura, timida, quasi totalmente passiva.
Fratelli.
Gemelli.
Innamorati.
***
«Che differenza fa, come lo definisci? In qualunque modo lo chiami, è comunque un legame. Il nome è una convenzione».
***
Sono uniti per la mente, è vero, ma sono diversi.
Lontani.
Divisi.
***
In realtà lui lo sa che non è nella sua natura replicare, ribattere – perché non è nella sua natura contrastare, ribellarsi.
Lui la conosce bene, meglio di chiunque altro.
Eppure, lei gli è completamente incomprensibile.

Ecco la storia di due ragazzi con un passato difficile da dimenticare e un presente impossibile da affrontare.
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Lei, ragazza dal passato pieno di lividi e sangue.
Lui, ragazzo con cui deve vivere.
Lei, zero voglia di vivere
Lui, impassibile a ogni cosa o forse no.
Lei, la vittima.
Lui, il suo carnefice.
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Rosy. Il suo nome.
L'ho odiata dal primo momento in cui l'ho vista. Arrogante e sprezzante di tutto ciò che la circonda.
Niente la tocca, niente distrugge il suo equilibrio perfetto.

PROLOGO
Jontan è un ragazzo. Un ragazzo come un altro, almeno per come la vede lui. Tanti amici, una ragazza per cui stravede, e hobby che ama fare. La sua vita è monotona, e lui lo sa benissimo, ma va bene così. Ha una sorella, ma ormai non ci fa molto caso. Non la considera qualcosa di relativamente importante. Jontan ha proprio bisogno di qualcosa di nuovo, anche se non lo ammette, e la otterrà, ma non proprio dalla persona che si aspettava.

Una storia d’amore passionale, il cui incontro dei protagonisti non potrà che svilupparsi con intrighi, menzogne, fraintendimenti, sesso e …
Emily ha venti anni. Capelli rossi come il sangue. Occhi grigi come il mercurio. Pelle candida come il latte. Una donna debole ma con tanta forza. Forza di andare avanti, di superare gli ostacoli, la forza di non smettere mai di essere se stessa.
Emily è all’ultimo anno di università. Non ha mai avuto una vita facile, eppure è una ragazza solare, timida, intelligente e particolarmente vendicativa.
Una delle sue ultime disavventure la vedrà costretta a prendere una scelta, che la condurrà su una strada che altrimenti non avrebbe mai intrapreso. Emily metterà all’asta la sua verginità e il suo tempo, alla ricerca dei soldi che gli servono. Alla fine è solo un corpo, nessuno può comprarla veramente.
Si aggiudicherà l’asta Christopher, un imprenditore di successo, la cui bellezza lascerà letteralmente senza fiato Emily.
Sexy. Dolce. Premuroso. Autoritario e a volte un vero stronzo.
Christopher Logan Fire, un uomo che sotto il blu zaffiro dei suoi occhi, porta con se alone di mistero.
Buona lettura. Un bacio da LillaPizzi.

*Nessuno è stato maltrattato durante la realizzazione di questa fanfiction*
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I personaggi delle Creepypasta hanno ormai una solida reputazione e sono famosi in tutto il mondo.
Per sopravvivere si sono dovuti alleare e mettere da parte eventuali contrasti che esistevano tra loro perchè la fama porta anche pericoli, pericoli che non sono solo polizia e servizi segreti di mezzo mondo alle calcagna... Il vero pericolo sono le fangirl, le terribili fangirl che li perseguitano e da cui i nostri creepy sono in continua fuga.
Ma adesso anche le fangirl si sono unite, hanno formato un'associazione segreta il cui scopo è quello di catturare i loro personaggi preferiti e sotto la guida di un misterioso capo senza scrupoli faranno di tutto per riuscire nel loro intento.
Si dimostreranno più sadiche dei loro idoli?
I creepypasta riusciranno a sconfiggerle?
Laughing Jack smetterà di mangiare le caramelle?
Leggete per saperne di più! :3
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*Prendete tutto in modo molto ironico, mi raccomando XD*

Niente è realmente come sembra. Le persone silenziose, quelle che non lasciano trasparire abbastanza emozioni sono quelle che se ti ci affezioni troppo ti distruggono.
Questa fanfiction è basata su fatti, per mia sfortuna, realmente accaduti, alcuni modificati e altri inventati.
Red!|| Contenuti forti|| Tematiche delicate || Violenza ||

-Come mai i tuoi genitori ti hanno spedito in collegio?- domandò Nicole, migliore amica di Alexandra, mentre le due preparavano i bagagli.
–Perché ho attentato alla virtù di mio fratello- ghignando divertita dall’espressione dell’amica.
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–Tu non ti sei fatto rubare la virtù da quello schianto? Dio mio, guardala quanto è diventata…gnocca. Io mi sarei fatto legare per la mia eterna vita e violentare fino allo stremo. Bhe…spero che la sua cotta per te sia scomparsa- sorridendogli mostrando le sue belle lunghe zanne.
Darius era freddo, impassibile, marmoreo cosa che divertì l’amico.
–Tu toccala e sei un vampiro morto-minacciò con un ringhio.
–E’ il fratello geloso che parla, o il vampiro che mi da ragione?- ammiccò sorridendo.
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-Non rinuncerò all'amore per te e se questo significa sacrificare il mio Regno, lo farò- disse Darius prima di fiondarsi sul collo della sorella.

Mi prese la mano stretta a pugno e cercò di farmi allentare la presa. Riluttante, smisi di opporre resistenza. – Stai tremando – constatò guardandola. Mi accarezzò le dita. Le portò alle labbra, baciandomi le nocche.
- Chissene frega – risposi, con la voce rotta.
- Frega a me.
***
- Sono fidanzata.
Era una mezza verità… non stavo mentendo, in fin dei conti.
- Pessima idea – rise sulla mia bocca. Non sapevo se fossero tre o quattro millimetri quelli che ci dividevano.
- Perché? – chiesi, come fanno i bambini curiosi di capire il mondo. Con parsimonia recuperavo il poco ossigeno che era avanzato nella stanza. Lo stavamo consumando a furia di sospiri.
Il malefico dito si intrufolò nei miei slip, ma rimase lì, come una promessa o una tortura. Questo ancora non sapevo decretarlo. – Perché, - esalò con voce roca – ora posso baciarti.
Andai a sbattere con la testa contro il muro a causa della sorpresa. – No… non posso. Io sono impegnata.
- Impegnata a farti fare preliminari da me? – soggiunse, lasciandomi un lieve bacio sul mento.
***
ATTENZIONE: il linguaggio è prettamente volgare.
PRIMI CAPITOLI IN REVISIONE!

ATTENZIONE: Questa storia è il sequel di "Sono come la pioggia", se non avete letto la prima storia ci capirete poco e niente.
"Perché avete presente quelle giornate di pioggia? Quelle giornate in cui ti senti stanca e scombinata, quelle che vorresti solo passare in casa con un maglione extra large e qualcuno di speciale? Quelle giornate che vorresti fossero giornate per due?"

SEQUEL DI “VOGLIO TE NEL MIO LETTO”
Ora che Alice e Niccolò sono finalmente insieme, il loro amore sarà al sicuro o sarà un salto ad ostacoli?
************
«Cazzo, niente reggiseno» imprecò «vuoi farmi crepare?» ironizzò, stringendomi i fianchi e scendendo a baciarmi il seno.
Ormai la parte razionale del mio cervello era scoppiata e il mio corpo non rispondeva più ai miei comandi ma sembrava dotato di vita propria, totalmente sconnesso da me.
Ero persa completamente in un vortice da cui non avrei più voluto svegliarmi, immersa nei suoi baci, nelle sue carezze, nei suoi morsi sul mio corpo.
Volevo che tutti i nostri problemi sparissero, si dissolvessero in un battito di ciglia, in un respiro.
Strinse forte tra le mani il mio petto e dedicò la sua attenzione al mio ventre, fino ad arrivare tra le mie cosce.
Avevo le gambe che tremavano, il battito accelerato, le dita avvinghiate ai suoi capelli neri e un uragano dentro al mio corpo pronto ad esplodere.

“Non vorrei trarre conclusioni affrettate, ma potrei aver fatto una cazzata”si disse, ripensando alla festa della sera prima, e al come, causa le molteplici delusioni della giornata, era finita, a quanto pareva, ubriaca abbastanza da non ricordare l’accaduto.
Sbirciò frettolosamente sotto le lenzuola, con il cuore in gola
-Oh, no- gemette, questa volta con tono leggermente più acuto, constatando la sua totale nudità.
“Ho indubbiamente fatto una cazzata”.

Noah alzò il volto, il labbro spaccato che si stava sistemando. Puntò gli occhi dritti verso di me. Belial si era bloccato. Voleva sentire cosa stesse per dire.
-Se mi guardi con quel viso, sto male. Sembra quasi tu sia preoccupata per me. Ed è fantastico, perché mi fai provare un sentimento diverso dalla profonda apatia in cui sono in questo momento. Anche se è sofferenza. Prima ero annoiato dalla mia stessa noia. Ma ora, prenderò a calci questo tizio, solo per vedere un tuo sorriso. Così potrò stare finalmente di nuovo bene.-

Maya, una ragazza che frequenta il terzo liceo, è l'unica a conoscenza del luogo in cui suo fratello è scappato. Ma la ragazza, per lo shock della sua partenza, ha rimosso il nome del luogo in cui si trova Lucas e tutto ciò che lo riguarda. Riuscirà a ritrovarlo? E come mai ha rimosso tutti i ricordi? Cosa nasconde il suo subconscio? Scopritelo insieme a Maya.

Roxanne Hamilton ha sedici anni quando capisce che quello che prova nei confronti di suo fratello Devon, non è un semplice amore fraterno.
Devon Hamilton ha diciotto anni quando si accorge del mutamento dei suoi sentimenti per Roxanne e decide di mettere fine a quella che non è altro che una farsa.
Devon e Roxanne sono fratelli, ma Devon e Roxanne si amano.
Perchè a volte l'amore non è questione di chimica, ma è questione di sangue.

Roxanne è una ragazza fragile, appena diciottenne, incastrata in un gioco morboso e proibito che ruota attorno al suo patrigno.
Gabriel è il compagno di sua madre, dai modi aggressivi e cinici, che inizia Roxanne ad un mondo di desiderio.
Segreti e gelosie ardono sull'altare della passione.
Chi vincerà questo gioco?
Dal quarto capitolo:
Mi aggiusto i capelli che si sono totalmente scompigliati. Cerco di assumere una posizione normale, ma lui mi osserva e scuote leggermente la testa:
-No, tesoro. Questo era solo il primo round…-
-Di cosa stai parlando?-
Una strana luce si accende nei suoi occhi:
-Credi che mi sia dimenticato della tua punizione?-
Dal capitolo 11:
Mia madre esordisce con voce dura, velata dal pianto:
-Roxanne. Pensavo fossi morta! Come hai potuto fare una cosa del genere?-Mi stringe forte i polsi, tanto da farmi male, ed io resto inerme, sfuggendo al suo sguardo.
-Ti prego, smettila. È stato un incidente. Punto. Non c'è nient' altro da dire.- rispondo a bassa voce, quasi sussurrando.
Gabriel sta sorridendo mentre guarda la scena.
-Cara.-si rivolge a mia madre- lasciami solo con lei. Credo che riuscirò a farla ragionare.-