Michael avrebbe voluto rispondergli che sì, era pazzo di lui, che lo era sempre stato e che questa cosa, nel corso degli anni, era soltanto peggiorata. Alex era l’unico motivo per cui continuava a resistere in quella città marcita dalle fondamenta e a combattere quella guerra, gli aveva offerto il suo cuore, la sua dedizione, tutto di sé e Alex lo aveva accettato completamente nella sua vita, dentro di sé. Michael non sarebbe mai ritornato indietro, ne era consapevole, perché quel ragazzo aveva lasciato un’impronta più profonda di una cicatrice sul suo cuore, che nemmeno il tempo sarebbe riuscito a cancellare. Avrebbe voluto dirgli questo e altre cose, però, come ogni altra volta, le parole gli rimasero incastrate nella gola e l’unica cosa che riuscì a fare, fu chinare la testa in avanti e baciarlo alla base della nuca.

Il luogo e il contesto non hanno rilevanza, la sola cosa che conta è di svegliarsi con la sensazione delle mani dell’unica persona davvero importante in questo mondo per lui su di sé; di aprire gli occhi e, come prima cosa, vedere le sue iridi azzurrissime ancora ammorbidite dal sonno e i suoi capelli biondi screziati di pagliuzze dorate dalla luce del primo mattino; di sentirsi augurare il buon giorno con un bacio morbido e languido, caldo, avvolgente come velluto. Michael vagheggia questo e molto altro, si perde in fantasie dolci e dense come cioccolato fuso e in altre così bollenti da risvegliare subito il suo corpo. Rimane a lungo così, a metà tra la veglia e il sogno e, per un attimo, sente che ogni tessera è andata al posto giusto, che ogni cosa ha acquistato un senso.
[Malex - Spoiler 2x06]

La persona ghignò sotto lo spesso strato di lana che le proteggeva il viso, gustando già il sapore del nuovo omicidio. Non aveva mai ucciso una mamma e un brivido di piacere scorse lungo la sua schiena, quando si chiese cosa avrebbe provato nell’affondare il pugnale in quel suo collo lungo e candido, che sembrava essere anche tanto morbido. Con il bambino era stato tutto troppo rapido e insipido: non aveva gridato, né opposto resistenza e nemmeno aveva provato a scappare, ma con quella donna sarebbe stato tutto diverso: si vedeva lontano un miglio che era una combattente e non avrebbe ceduto senza prima provare a lottare. Osservò la donna che lo fissava come un lepre che resta ferma in mezzo la strada a guardare i fari dell’auto che si avvicina e che sta per investirla. Era un’immagine calzante quella, perché lei era una preda, la sua preda per l’esattezza e nel bel mezzo della sua caccia.

Il federale si allontanò dalle sue labbra e appoggiò la sua fronte contro quella del compagno, rimanendo a osservarlo da quella distanza ravvicinata.
- Stai tranquillo: è soltanto una stupida scommessa, non è niente di serio. Lo so che ti da fastidio l’idea che l’abbia persa proprio con tuo fratello, ma sono sicuro che lui volesse soltanto divertirsi con te, non alle tue spalle. – gli disse, mentre strofinava il viso contro quello del compagno, prima di baciargli la guancia sinistra – Sai che facciamo? Ti aiuto io a lavare l’auto di Don, va bene?- gli chiese, prima di baciarlo ancora, più vicino alla bocca questa volta.
Charlie annuì e bisbigliò un grazie accorato sulle sue labbra, prima di baciarlo. Colby sorrise contro le labbra dell’altro, mentre era impegnato a spingerlo con il suo corpo, fino a farlo addossare contro la parete metallica alle sue spalle.

Toby annuisce con un cenno del capo, come se la cosa fosse di poca importanza e provi un po’ di delusione. Si rimette in piedi e ti porge una mano per aiutarti a rialzarti: la stringi con forza e, cercando di non compiere movimenti scorretti che ti farebbero provare dolore, ti rimetti in piedi. Ti ritrovi faccia a faccia con lui, una distanza irrisoria vi separa e ti sembra di non riuscire a distogliere lo sguardo da quello azzurrissimo del tuo consulente. Non sai cosa ti sta succedendo, ma tutto ciò a cui riesci a pensare è che vorresti colmare lo spazio tra di voi e baciarlo, stai anche per farlo, ma la voce di Michelle che chiama Toby rompe l’incanto.
Il momento passa e tutto ciò che puoi fare è osservarlo mentre raggiunge la tua agente, mentre ti chiedi cosa diavolo è quel seme che ti si è piantato nella testa.

Viene ritrovato il cadavere di un caporale della marina e la squadra di Callen è chiamata a investigare sul caso. Durante l'esame preliminare del corpo, viene ritrovato un indizio che collega la morte del caporale a una serie di omicidi avvenuti anni prima e quindi a un serial killer ormai inattivo.

Il White Collar viene coinvolto in una nuova indagine. Mentre un diamante preziosissimo viene rubato e una vecchia conoscenza fa il suo ritorno, Neal deve fare i conti con quell'improvvisa attrazione che prova nei confronti di Peter, per cercare di capire cosa rappresenti davvero per lui l'amico.

E' una what...if?: Cosa sarebbe successo, se Brian fosse andato a New York a fine serie uno?

Sono due settimane che Jude non mi rivolge la parola. Sherlock e Watson invece parlano anche troppo spesso, e questo obbliga Robert e Jude a guardarsi negli occhi.
Abbiamo litigato, stasera. E non come due persone civili. E neanche come bestie, peggio. Come due adolescenti.
E poi ad un certo punto gli ho detto che sarebbe dovuto crescere, che non era normale che fosse geloso del fatto che io preferissi passare le serate con mia moglie.
“Tu proprio non capisci, vero?”
[JudexRDJ]

- C’è un lavoro per te. Devi proteggere quel criminale che Kiefer ha arrestato fino alla fine del processo. Sai meglio di me quante persone lo vorrebbero morto visto la modalità con cui le ha rapinate, e non parlo solo di gente comune. Per questo giorno starà a casa tua. Altri agenti hanno già circondato e reso sicuro l’edificio. Dopodiché dovrai accompagnarlo a Sydney per il processo, avrai i dettagli per il volo entro domani mattina. Per il resto dovrai fare solo ciò che ti riesce meglio- [...] - Robert Downey Jr - leggo dando un’occhiata alla foto.

Stuart Alan Jones aveva scelto Vince Taylor alla fine di Queer as Folk inglese, ma non sempre le scelte più sicure sono quelle più giuste.
[Stuart Alan Jones, Nathan Maloney, Vince Taylor]
Racconto per ora sospeso, ma spero di riprendere...

Sentii distintamente il suono delle ossa che scricchiolavano,mischiato al suono delle urla di quello che,un attimo prima,mi era parso l’essere più temibile che avessi mai visto.
E ciò mi preoccupava ancora di più. [...] « C- cosa…cosa stai facendo? » La risposta mi arrivò pronta e decisa nell’attimo in cui sentii i suoi denti affondare nella mia carne.

Senza rendersene conto, Danny aveva socchiuso le labbra e si era accostato al viso dell’altro, continuando a guardarlo intensamente in quegli occhi ora finalmente limpidi e chiari come polle d’acqua. Il trillo acuto del campanello che annunciava l’arrivo al piano, lo riscosse dallo stato in cui era caduto e lo fece sobbalzare spaventato. Allarmato spostò lo sguardo sugli altri occupanti dell’abitacolo, ma sembrava che non si fossero accorti di nulla. Stava per baciare Martin davanti a due colleghi, senza preoccuparsi di quello che sarebbe potuto accadere, completamente affascinato dall’azzurro profondo e limpido delle sue iridi, come se lo avessero privato di ogni volontà. Dio, poteva ancora sentire l’eccitazione scorrergli come elettricità dentro alle vene, che gli impediva di pensare a qualunque cosa che non fossero quelle labbra sottili vicino alle sue. Non sarebbe mai riuscito a rientrare in un ufficio e a lavorare sul caso in quelle condizioni.
[Danny x Martin]

Mi ero appena trasferito a New York da una Londra color fumo, da cui ero scappato frettolosamente, ed ero alla ricerca di un lavoro e di un posto in cui stare, anche se prima di trovare un alloggio dovevo trovare un modo per potermelo permettere. Per un pò sarei stato sul divano di un amico, un mio vecchio compagno di scuola che si era trasferito nella grande mela anni fà.
Girovagando per la città, alla ricerca come detto prima di un lavoro, noto un cartello con su scritto -help wanted- ed alzando lo sguardo vedo che è
esposto in una vetrina di un ristorante, con una grande ma raffinata insegna.

Quello che provi verso di lui è un sentimento totalizzante, che non hai mai provato per nessun altro, che ti spinge a fare qualsiasi cosa, anche la più assurda e folle, per lui. A volte ti spaventa una cosa simile, perché ti sembra che abbatta tutti i tuoi limiti e che prima o poi ti porterà a fare qualche stupidaggine. Ma poi ti basta guardarlo, osservare il suo bel viso e ogni tua paura perde di significato, si scioglie come neve al sole lasciando vivo e reale soltanto il tuo amore per Callen. E anche in questo istante è così. Puoi quasi sentire sulla pelle il marasma di emozioni che stanno guerreggiando dentro di lui, graffiando ancora di più la sua anima già tanto provata. Come ogni volta senti un nodo chiuderti la gola, così tanto forte da impedirti quasi di respirare, perché è come se il suo dolore fosse anche il tuo. Lo guardi e di nuovo ti sembra un bambino spaventato, un profondo moto di tenerezza si unisce all’angoscia che già ti stringe la gola e ti senti sul punto di spezzarti.
[Nate Gatz x G. Callen]