-Fantasy AU-
KakaSaku e NaruSasuNaru, accenni SakuHina
"Naruto gli teneva testa, era un gran combattente, testardo e orgoglioso, Sasuke impazziva per questo suo lato. Come quando lo aveva visto da bambino, era rimasto forte come una tempesta di sabbia, indomabile, aveva sconfitto la schiavitù e si era guadagnato il suo posto. Non c’era niente di più incredibile per Sasuke e per gli Uchiha in generale, ammiravano chi era capace di spezzare le catene del proprio destino. Sua madre glielo diceva sempre, un fiore che riesce a spuntare nel deserto e a sopravvivere, è un fiore che ha vinto contro il destino".
[Incompleta]

Sasuke ha quindici anni e vive ormai da quando ne aveva dodici con Naruto, suo tutore, più grande di lui di undici anni. Naruto è uno scrittore, autore della famosa saga young-adult "Le cronache del Paese del Fuoco" che racconta la storia di due ninja in un mondo magico, Haru e Aki.
Sasuke cerca di soffocare i sentimenti che prova verso di lui, reputandoli sbagliati, ma c'è qualcosa fra loro che non sa spiegarsi. Gli sembra di conoscere Naruto da molto più tempo, di aver vissuto assieme a lui per molti più anni. A complicare le cose si mette anche Naruto e il suo comportamento alle volte sfuggente; sembra che gli nasconda qualcosa, come il vero motivo per cui lo accolse in casa tre anni prima, decidendo di prendersi cura di lui.
*SasuNaruSasu* *MadaSaku* *SuiKarin* accenni ad altre coppie
[Incompleta]

Il detective Shisui Underwood è stato mandato alla città di Innsmouth per risolvere uno strano caso di omicidio che vede presumibilmente coinvolta una setta locale. Ma già a partire dalla notte stessa ha modo di ricredersi ancora sulla realtà dietro gli oscuri avvenimenti della cittadina popolata da misteriosi personaggi.
Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn.
Parole. Nomi. Suoni gutturali che sembravano vomitati dalle profondità della terra e delle acque abissali. Le sentivo nella testa, sibilanti, gorgheggianti nelle orecchie, mi avvolgevano la lingua, stringendomela come per mozzarmela.
[Accenni ShiIta | Presenza di luoghi e nomi ispirati a H.P. Lovecraft]
Fanfiction partecipante alla challenge 20.000 storie sotto i mari indetta dal gruppo SasuNaru Fanfiction Italia

“Smettila, Eren.”
Eren ricordò, quella sera, di essersi innamorato della voce con cui il suo Capitano gli chiese di smetterla.
E poi… di tutto ciò che gli disse in seguito, con le spalle curve e la fronte che quasi toccava il suo petto.
“Se tu fossi stato Armin, o Mikasa, o chiunque altro… non saremmo arrivati fino a questo punto, ti pare?”
Levi Ackerman alzò gli occhi e lo guardò, dichiarando la sua dolorosa ma splendida verità.
In un mondo steampunk, lo Stato di Eldia e la Repubblica di Marley combattono tra di loro usando Golem mortali nati dal fango e tattiche spietate, con Omega che vengono mandati a morire per attrarre gli ufficiali nemici Alfa e ucciderli.
Eren ha lottato per non essere uno di quegli Omega; Levi ha vissuto per inerzia, fino al momento in cui tornerà sentire, a distanza di anni, il suo cuore arrugginito ricominciare a battere.
[Steampunk&Golem&War!AU | Omegaverse!AU; pairing principali: ErwinLevi, LeviErenLevi, YmirChrista; attenzione: tanta sofferenza emotiva]

Ci fu un tempo in cui Levi Ackerman era stato soprannominato il Soldato più Forte dell’Umanità. Dopo tutti quegli anni, però, non era rimasto più nulla: né dell’umanità, né del soldato.
Tredici anni. Sì, quel giorno era l’858.
L’orologio di Eren Jaeger stava perdendo colpi, ticchettando sempre più lento. Ed Eren era stanco, invecchiato, perché il potere del titano consumava fin dentro le ossa, affaticando il cuore.
Eren e Levi, assieme, quando tutto sarà finito.
[LeviEren | MANGA SPOILER]

Sasuke ha sempre ritenuto sua figlia la ragazzina più dolce al mondo. Responsabile, intelligente e comprensiva, mai capricciosa, mai sconsiderata o irragionevole. Nonostante la lontananza della madre, è sempre stata una bambina modello, nonché una giovanissima donna davvero gentile.
Già. E' a questo a cui ripensa Sasuke, quando aprendo la porta, trova la sua Sarada intenta a baciare un biondino dall'aria furbetta, un biondino con un padre davvero particolare.
Dal testo:
-Potresti semplicemente avere una relazione stabile.
Naruto infilò le mani in tasca – come se fosse facile con il lavoro che faccio. Prima o poi vengo sempre mollato, e inoltre ho un figlio, non molti uomini vogliono agganciare una relazione con me. Troppe complicazioni. E poi non devo darti nessuna spiegazione – gesticolò indignato – io non ammazzo il tempo come hai detto tu, succede molto raramente. E comunque, se tu non riesci a divertirti, dovresti prendertela solo con te stesso, e smetterla di giudicare gli altri.
Sasuke voltò la testa - tsk, non ho bisogno di quel tipo di divertimento.
Naruto sorrise scaltro – allora vuol dire che nessuno ti ha mai fatto divertire come farei io.
*NaruSasuNaru* e *BoruSara*.

“Naruto… attivati.”
Ci fu più luce, in quel momento. Fuori era buio e continuava a piovere, mentre i neon della Cittadella rilucevano per le strade.
Poi, ci fu Naruto. E Sasuke seppe dare una risposta ai suoi perché.
Quella sera dei primi del 181, Naruto prese più a fondo coscienza di sé, della sua identità, e per la prima volta vide il suo Creatore.
[AU mini-long in un universo fantascientifico, omaggi ad Asimov e a Blade Runner, ma anche alla cultura della fantascienza in generale (Mass Effect, Star Trek, Star Wars) | SasuNaruSasu ]
Questa fanfiction partecipa alla challenge Lettere a Babbo Natale, indetta dal gruppo Facebook SASUNARU FanFiction Italia, ed è una gift-fiction per Blair Behemoth

-No, è che è la prima volta che una persona che salvo si eccita a vedermi.
Sasuke si agitò un attimo – chiariamo una cosa, non era per te! È stata la paura e l’adrenalina! – puntualizzò infuriato a voce alta, arrossendo.
-Continua a ripetertelo – rispose sogghignando l’altro.
Doveva proprio essere salvato dal pompiere più irritante del mondo?

"«Ti rimarrò accanto Sas'ke-kun. Io posso.. insegnarti...» a vivere. «Posso insegnarti...» ad amare.
Posso insegnarti a vedere.
«Insegnamelo»"
Gli occhi sono davvero l'unico strumento per vedere?
{SasuSaku}
Prima classificata al "Contest Purely Black" indetto da Ainsel e Terrastoria.

[SasuSaku] Dedicata a Sae.
Sasuke si mise seduto facendo scricchiolare il letto e solo grazie a quel suono realizzò – per l'ennesima volta – che non era solo: una donna gli dormiva accanto, ciuffi di capelli rosa su lenzuola bianche ed un corpo nudo.
Da quando in qua Sakura dormiva a Villa Uchiha?

La sua vita era finita.
Cosa poteva esserci dopo?
Altre vite di altre persone, altri corpi calpestati e usati, altre guerre, altri mostri, altre chimere.
E un fiore di loto in riva al loro stagno.
“Deidara...”
Deidara è fuggito avanti.
Deidara se n'è andato, come un cerbiatto spaurito ha compiuto i suoi ultimi balzi leggiadri nel corso di questa vita.
È fuggito avanti.
Sarai capace di vederlo?
[Prima classificata al contest "Rock 'n Roll, Naruto!" indetto da GreedFan]

L'uomo con gli occhi da bambino, stanco e nuovamente deluso, osservò il formarsi di una nuova lesione sulla mano destra e, quando il sangue iniziò a rotolare giù dai lembi rialzati della pelle, iniziò a succhiare via tutto il dolore impastandosi la bocca di baci non dati.
Storia partecipante all'iniziativa '2010: A Year Together' indetta dal Fanfiction Contest.

Ricominciare è difficile ma non impossibile.
[...]
Si sistemò per l'ennesima volta la lunga frangia corvina che gli solleticava il naso e posò gli occhi azzurri e vuoti sul grigio edificio davanti a lui.
- Adam.
Una mano si posò sulla sua spalla stringendo con una nota confortante, ma Adam non se ne curò.
[Tutto ciò è nato ascoltando la canzone Never Too Late, se non vi piace date la colpa ai Three Days Grace]

« Sei in ritardo. » brontolò Kakashi, le braccia conserte. « Ancora. »
[Flash per la minisfida di slice all'Urd Cafè. Gloriosamente ultima *pawa!*]