A Dean Winchester viene data l’opportunità di lavorare in uno dei più prestigiosi ristoranti francesi di Hell’s Kitchen, il LaFitte. Una volta trasferitosi a New York, troverà casa in un vecchio hotel degli anni ’50 rimesso a nuovo, l’Heaven, dove incontrerà un vicino di casa molto particolare, che si insinuerà pian piano nella sua vita.
[DESTIEL, OF COURSE]

Dean Winchester è un ragazzo di 22 anni alle prese con problemi esistenziali dopo aver conosciuto Castiel Novak, un uomo di 30 anni, pittore-stronzo-drogato, dalle labbra decisamente troppo (ma troppo) porno.
[Destiel AU - Smut (a lot) - Drugs - Angst - Endverse!Castiel (a sort of)]

La voce dall’altro capo della cornetta, flebile, giunge a John spezzata, piccoli frammenti di emozione trattenuta in bilico tra il telefono ed il suo orecchio.
Il medico fa un passo indietro, cercando istintivamente, goffamente, riparo tra le pelle scura della poltrona del suo studio. Stordito, finisce invece col cadere sulla scrivania dietro di lui con un tonfo doloroso, le mani tremanti serrate attorno all’apparecchio.
“John… Riesci a sentirmi?”
Sorride sconvolto a quel richiamo, cambiando espressione ad ogni battito di ciglia, gli occhi fissi davanti a sé, vuoti. 
“Mi chiedevo se… Se potessimo incontrarci. Per parlare di… Beh, di questo.”
[Song!fic - Hello, Adele][Post-Reichenbach]

I. Castiel deve uscire con una ragazza e non sa come comportarsi al primo appuntamento. Dean gli dà dei consigli, e magari anche un paio di labbra... [rating verde]
II. Castiel ha bisogno di un’altra lezioncina, ma qualcosa va storto. [rating arancione]
III. L'allievo supera il maestro [rating rosso]

Raccolta di brevi flash-fic che ruotano attorno alle labbra di Castiel, perché io lo so che Dean ne è ossessionato (esattamente come lo sono io: quelle labbra sono indecenti!).
I. Dean cerca delle coperte per un Castiel molto umano e molto stanco, così stanco da crollare su un letto non suo.
II. Dean vorrebbe che le labbra di Castiel non fossero così oscene.
III. Dean regala a Castiel un burrocacao.
IV. Dean nota che quando Castiel è rilassato gli angoli della sua bocca vanno in su.

DAL TESTO:
"Venti minuti fa, cosa? Concentrati, per l’amor del cielo.
Come sono arrivato fin qui? A osservare uno sconosciuto con… cos’è questa? Paura? No. Invidia? No. Quali altre emozioni sono abituato a riconoscermi senza minare troppo la mia idea - piuttosto artefatta, ma d’altronde ci ho lavorato su per anni! - di me stesso?
Ah, già.
Ira."
E se Sherlock non fosse riuscito a dedurre davvero tutto di John Watson, il giorno in cui si sono incontrati? E se il passato del soldato tornasse a far loro visita?

Salve a tutti con questo caldo il mio cervello elabora cose strane!! Comunque spero che la storia vi piaccia.
Quando due anime si legano possono lasciarsi andare? Chi decide a chi si può sottrarre la felicità e chi debba riceverla?
Merthur ovviamente!! :3 Buona lettura

Dean Winchester per la prima volta si confrontava con i suoi sentimenti. Non aveva fatto i conti col mare grigio, però.
«Cosa prova un angelo quand'è innamorato, Castiel?» chiese senza pensarci, come se fosse una cosa normale, come se fosse implicito che Castiel fosse innamorato di lui.

Se chiude gli occhi, la sabbia invade il suo campo visivo ed è quasi peggio dell’incubo nero.
(...)
Forse Sherlock Holmes non saprà mai intrattenerlo con un’amabile conversazione, senza farlo sentire un completo idiota, ma sa alleviare i suoi tormenti, riempiendo di musica quel buio.
E forse quel buio farà meno paura.
[John Watson & Sherlock Holmes, friendship]