Larry| Harry!16 | Louis!26 | conteggio : 25k parole | sidepairings | scene di sesso esplicite tra due uomini | oneshot che partecipa al contest ''23 may'' indetto da Silverchains.
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In cui Harry trova il numero di Louis scritto nei bagni della scuola.
In cui Harry è sessualmente confuso e non sa come capire se è gay.
In cui Louis è ancora legato al passato e non sopporta i discorsi superficiali di un ragazzino che pretende di sapere tutto dalla vita.
In cui Louis utilizza Harry come riscatto per la propria vita e per il proprio dolore.
In cui, alla fine, niente va come era previsto.

[fan fiction basata sui video diary]
Tutto forse era cominciato da quel secondo video diary. O forse no, impossibile dirlo di preciso.
"Harry è il corteggiatore" così scappò detto quella volta a Louis. Non seppe perché lo disse, fu la prima cosa che gli venne in mente. Eppure, più ci pensava, più era vero. Sì, perché quell'essere l'aveva stregato. Ma non se ne accorse. O per lo meno, non subito.
Louis si è sempre visto come un normale ragazzo, eterosessuale insomma, forse un po' egocentrico, ma eterosessuale.
E ci si vede ancora, cosa ancora più strana, dato che più di una volta sono successe cose poco pure fra lui e quel ragazzo.
Eppure, si ritiene eterosessuale, anche Harry. Anche quando si lascia succhiare il cazzo da quel ragazzo, quando geme incontrollabilmente, si ritiene eterosessuale. Il fatto è che bisognerebbe essere nella sua testa per capire il concetto. Louis ama le donne. Non guarda gli uomini, ad eccezion fatta per quell'essere che di umano ha ben poco.
[rating rosso dopo qualche capitolo]

Se due persone che si detestano venissero obbligate da un'incantesimo a vivere per un anno intero spalla a spalla......ne uscirebbero vive??La Dramione come ho sempre voluto che fosse!!! ;D Buona lettura!!

-È sorprendente che una Mezzosangue come te sia riuscita a farmi godere tanto.
Non risposi. D'altronde... c'era da aspettarselo che appena terminato tutto avrebbe ricominciato a trattarmi come aveva sempre fatto.
Ma una piccola parte di me aveva pensato... o forse solo sperato... che qualcosa fosse cambiato, e senza dare peso a quello che aveva appena detto, mi lasciai sfuggire una frase che forse avrei dovuto tenere segregata nei recessi della mia mente.
-Dimmi che mi ami.
Un attimo di silenzio seguì quelle parole. Poi scoppiò in una risata che fece tremare tutto il letto.
-Che cosa hai detto?