Odi et Amo. Quare id faciam fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Questo è ciò che sento, ciò che provo quando ti guardo. Un turbinio di emozioni contrastanti mi sovrastano, mi impediscono di respirare.
Non potevo resistere al tuo fascino, ma odiavo la tua strafottenza, il tuo essere così cretino e noncurante dei sentimenti altrui. Ero così confuso!

Il mondo di Fabrizio e Francesca, talentuosi ballerini dell’Accademia alla Scala, è racchiuso in una perfetta quanto effimera bolla di sapone; nulla in comune con il pianeta di Angie, esile animale da palcoscenico disilluso dall’esistenza a causa dei fantasmi che infestano il suo passato, troppo ingombranti per essere esorcizzati.
Due corpi celesti distanti destinati tuttavia alla collisione, attratti reciprocamente da una forza gravitazionale impossibile da contrastare.
In una Milano uggiosa dove raramente il sole riesce a dissolvere le nubi, Angie e Fabrizio entreranno l’uno nella vita dell’altra, all’improvviso, come un fulmine a ciel sereno.
Dal testo:
Tutti, intorno a loro, trattenevano il fiato.
«Non importa. Sei ancora in tempo. Sbaglia, Francesca. Sbaglia, ti prego» disse lui guardandola con gli occhi lucidi, senza un minimo di ritegno.
I pugni di Francesca si sciolsero, gli occhi si spalancarono di nuovo. Semplicemente non ci credeva.