L’istituto Van Der Meer è da generazioni il college privato più prestigioso della Scozia. Forma i giovani più dotati provenienti dalle famiglie più facoltose dell'Europa e frequentarlo è un privilegio. Ma esiste una realtà più profonda, quella dei Sons of the Void e gli Snipers, due club destinati a darsi la caccia da generazioni. Così continua la loro silenziosa battaglia in un gioco a guardie e ladri che con il passare del tempo è diventato sempre più brutale. Questo potrebbe essere l’anno della resa dei conti, in cui il più forte alla fine prevarrà schiacciando l’altro per sempre. I Sons of the Void vi aspettano ... voi da che parte starete?
QUESTA STORIA VERRA' PUBBLICATA SU AMAZON PER TANTO VERRANNO RIMOSSI ALCUNI CAPITOLI E LASCIATI SOLO QUELLI CONSENTITI PER UNA ANTEPRIMA

Sospirai. Malgrado la ferita mortale, restava comunque di una bellezza mozzafiato. Mi tolsi le scarpe e le calze, per non macchiarle del sangue che era ovunque sul pavimento e mi sedetti sul letto, accanto a lui. Scostai una ciocca di capelli neri che gli ricopriva la fronte, scoprendo una porzione di viso rimasta pulita; lasciava intravedere la pelle olivastra, molto abbronzata malgrado la stagione, tipica delle persone che passano molto tempo all'aperto. Mi avvicinai ancora, posandovi le labbra e dandogli un tenero bacio, ispirando l'odore di salsedine che, da quella distanza, riusciva a filtrare lievemente attraverso quello più forte e intenso del sangue.

Ashwood Port, situata sulla costa del Massachusetts, vanta circa ventimila abitanti. Tre anni dopo la sua fondazione, risalente al 1691, fu teatro di un grande processo per stregoneria, mentre alla fine dell'Ottocento, durante la Guerra Civile, ospitò una sanguinosa battaglia. Al giorno d'oggi deve la sua popolarità a un florido commercio di pesce.
Le persone conducono una vita normale, spesso noiosa, perché nulla di sensazionale accade mai ad Ashwood Port.
Regan, sedici anni, erede dell'agenzia di pompe funebri McLaughlin, ha iniziato il liceo con un chiaro obiettivo in mente: stare lontano dai guai. Ma quando Teresa Meyers scompare senza lasciare traccia all'inizio dell'anno scolastico, Regan capirà di non avere altra scelta che lasciarsi coinvolgere nella follia che infesta Ashwood Port.
Infatti, quella di Teresa sarà solo la prima di una serie di impossibili sparizioni che, assieme ad altri eventi sinistri, si abbatteranno sulla tranquilla cittadina.
Tra fantasmi, streghe, licantropi, cacciatori, incubi e inganni, Regan si impegnerà per svelare il mistero. Ma a quale prezzo?
Anche se si è nati nell'oscurità, perdersi in essa è più facile di quanto si pensi.
[IN REVISIONE]

Ci fu un lampo di potere, puro e bruciante, che gli scorse nelle vene.
Quel poter invase ogni minima parte del suo essere, in un momento che sembrò durare allo stesso tempo un secondo e un’eternità.
Quel potere lo attirava a sé con un’intensità che non poteva essere ignorata.
Esigeva che lo raggiungesse.
Esigeva che vedesse.
Tony si lasciò avvolgere, si abbandonò a quel potere e in quel secondo senza fine, l’Infinito si palesò di fronte ai suoi occhi.

Non fu la sua bellezza a colpirmi: bensì l’assenza d’espressione sul suo viso. Il mio occhio fissava attraverso l’obiettivo, poco prima di scattare la prima foto del mio anno scolastico. Lo sconosciuto sembrò quasi sentire il lavorio dei miei pensieri, sollevò di scattò il capo guardando tra la folla, e i suoi occhi si poggiarono su di me per una manciata di secondi che valsero un’intera vita. C’era qualcosa in lui, qualcosa di assolutamente inspiegabile. Lo capii poco prima che sparisse all’interno della struttura: le persone attorno a quel ragazzo sembravano scostarsi al suo passaggio, come se quel singolo essere umano fosse in grado di domare la forza di gravità e il baricentro spostandoli a suo piacimento. Mi persi per un istante.

"– Non lo approvi come persona, ti lamenti sempre di lui e non è nemmeno carino, perché lo frequenti?
Peter alzò una mano. – Non capisco cosa dovrebbe c’entrare “l’essere carino”, ma in ogni caso è complicato. E poi mi ha chiesto aiuto per cambiare.
– Se venisse Scorpion domani a chiederti aiuto, diventeresti il suo migliore amico?
– Wade è un pazzo imprevedibile, ma non è quel tipo di spazzatura. È più la spazzatura che puoi ancora recuperare e trasformare in un bel tavolino da salotto da tenere in casa… o regalare alle persone che non sopporti".
Spideypool per il Writober!

Uno aveva ucciso la persona più cara che aveva.
L’altro aveva bruciato il proprio futuro.
♦♦♦
Uno provava pateticamente a colmare ciò che ormai non aveva più.
L’altro cercava semplicemente un motivo per andare avanti.
♦♦♦
Uno era la personificazione di una notte d’inverno.
L’altro sembrava più una giornata di Sole con il vento.
♦♦♦
Due soggetti, la cui vita cambiò a causa di un errore, accomunati dal fatto di non sapere che a tutti, prima o poi, è concessa la possibilità di ricominciare.

Levi e Eren i miei tesori, nella vita di tutti i giorni.... un avvocato, un dottore e tanto pepe!!!

“Smettila, Eren.”
Eren ricordò, quella sera, di essersi innamorato della voce con cui il suo Capitano gli chiese di smetterla.
E poi… di tutto ciò che gli disse in seguito, con le spalle curve e la fronte che quasi toccava il suo petto.
“Se tu fossi stato Armin, o Mikasa, o chiunque altro… non saremmo arrivati fino a questo punto, ti pare?”
Levi Ackerman alzò gli occhi e lo guardò, dichiarando la sua dolorosa ma splendida verità.
In un mondo steampunk, lo Stato di Eldia e la Repubblica di Marley combattono tra di loro usando Golem mortali nati dal fango e tattiche spietate, con Omega che vengono mandati a morire per attrarre gli ufficiali nemici Alfa e ucciderli.
Eren ha lottato per non essere uno di quegli Omega; Levi ha vissuto per inerzia, fino al momento in cui tornerà sentire, a distanza di anni, il suo cuore arrugginito ricominciare a battere.
[Steampunk&Golem&War!AU | Omegaverse!AU; pairing principali: ErwinLevi, LeviErenLevi, YmirChrista; attenzione: tanta sofferenza emotiva]

Mi voltai piano, quel poco che bastava per osservare il nuovo arrivato.
Cominciai dal basso.
Degli anfibi neri erano poggiati sui pioli dello sgabello con indolenza. Sopra quelle scarpe, si snodavano dei pantaloni di pelle nera. All'altezza dei fianchi, una catena di metallo ricadeva di lato, tintinnando di tanto in tanto.
Una camicia anch'essa nera, lasciata aperta sul petto, circondava il busto della persona accanto a me.
Intorno al collo, come anche ai polsi, dei cinturini in pelle nera coperti di piccole borchie contrastavano con una pelle candida.
Spostai lo sguardo di nuovo, ancora più su...
Orecchini disseminati su tutto l'orecchio sinistro, rasatura sulla nuca, capelli nero corvino, un profilo austero e al tempo stesso delicato.
Durò una frazione di secondo, lo scambio di sguardi con un paio d'occhi di un azzurro così chiaro e penetrante da sembrare bianchi.

Gerald ed Ethan.
Un viaggio di sei mesi per gli Stati Uniti d'America, la speranza di ricordare e dimenticare il dolore di un amore perso troppo presto, lo stesso amore autore delle tappe del percorso intrapreso.
Avventure e disavventure caratterizzeranno il percorso, ricordi che lasciando un sorriso triste sulle labbra. L'amore trovato davvero perso solo per colpa dell'uomo.
Due ragazzi persi sullo sconfinato suolo americano con in mente un solo nome. Travis. Il loro angelo.

[Raccolta di oneshort Steve/Tony scritta per la challenge del gruppo "Hurt/Comfort Italia"]
1) "A volte, Steve ha l'impressione che non sia passato che un mese soltanto dal 1945 e una vita intera da New York"
2) "Non è il peggior rapimento che gli sia mai capitato, ma è definitivamente in top five, subito dopo l'Afghanistan, pensa, ed è un pensiero straordinariamente coerente, per il suo stato".
3) Gli occhi gli lacrimano e la gola si contrae come se avesse qualcosa bloccato nella trachea e tossisce e tossisce e tossisce fino a vomitare una manciata di petali azzurri. Oh. Pensa stupidamente. Sto per morire.
4) "Ehi, non sarai al sole da troppo tempo?"
5) "Stai tenendo sveglia l'intera città"/.Tony conosce perfettamente la voce alle sue spalle. Non distoglie lo sguardo dall'incudine. "Timely è abituata ai miei orari"

Se c’è una cosa che si potesse dire del capitano Ackerman è che quello era ed è buon osservatore. Nella sua testa la parola “bellezza” era stata respinta con tale violenza dai suoi pensieri, che se anche fosse tornata, Il capitano non sarebbe stato sicuro del suo significato.

«Scusi ma lei è uno stalker?» Appena dopo averlo detto il ragazzo si gelò sul posto. Lo sguardo dell’uomo era tagliente a tal punto che Eren pensava lo avrebbe aggredito e che, sì, forse poteva essere uno stalker dopotutto. Succedeva così, no? Uno ti seguiva e lo ritrovavi ovunque, anche in posti dove non volevi vederlo. Oh, e ti metteva paura ovviamente, cosa che quel tizio faceva senza indugio. Il ragazzo deglutì.
«Come ti chiami?»
«Jaeger, Eren Jaeger.»
Vide Levi che alzava gli occhi al cielo, spazientito. «Non dirlo come se fossi 007, Eren Jaeger. Non ne sei all’altezza.» Si allontanò verso la sala lettura, e Eren non poté impedirsi di far cadere lo sguardo sul suo fondoschiena.

“Ti ricordi quella che voi chiamate la Lega degli Ex Malvagi di Tony Stark?” chiede Pepper. Bruce annuisce lentamente e fa così anche Thor. Pepper annuisce di rimando. “Sono qui.”
Bruce aggrotta le sopracciglia, poi sorride. “Certo” risponde. “Lo so. Almeno la metà, giusto?” Sbuffa una risata, scuote leggermente la testa. Per un attimo si era preoccupato. Devono essere venuti a fargli qualche tipo di scherzo. La Lega dei Sette. Pepper è uno di loro. A volte Rhodey la punzecchia così, dicendole che quando Tony troverà qualcuno lei dovrà combattere contro quella persona. Almeno per onore. E Pepper ruota gli occhi e torna a fare qualsiasi cosa stesse facendo prima di interrompersi per sentirlo parlare. Quindi, beh, la Lega non è esattamente una minaccia potenzialmente distruttiva per Tony. È solo una stupida battuta che si trascinano dietro da più tempo di quanto fosse realmente necessario. Ma quando gli occhi di Bruce ricadono su Tony, che guarda la sabbia umida sui suoi piedi, torna al suo stato di preoccupazione iniziale. “Parlate dell'altra parte della Lega?” chiede. E l'altra parte -quella non è uno scherzo.