[Leggere note d'Autore]
Dopo la Grande Distruzione il mondo ha completamente cambiato faccia: nella vecchia e devastata Europa non esistono più confini, quello che una volta era il terzo mondo ora domina i popoli e primitive tribù sono tornate a vivere, schiacciate in precedenza dall’avidità dell’Uomo. Nuove razze sono nate, costringendo gli esseri umani a una convivenza a cui non sono pronti. Un ordine monastico nato tra montagne immortali custodisce i segreti su come utilizzare incredibili poteri scomparsi da millenni. Infine ci sono persone che vogliono impadronirsi di quei segreti, chi tramando nell’ombra, chi ostentando il proprio potere e la propria grandezza.

[Revisione in aggiornamento, 11/19. Leggere NdA per informazioni, grazie.]
ANNO 1985: una cittadina della Siberia occidentale viene rasa al suolo. Ai famigliari delle vittime non verrà fornita nessuna spiegazione al riguardo. Negli anni si parlerà di “disastro nucleare”.
ANNO 2000: Victor Connor viene assassinato prima del concerto della sua Sinfonia “New Eden”. L’omicida risulta essere un fanatico religioso integralista che non ha accettato le dichiarazioni del musicista riguardo la nascita di un nuovo Eden.
ANNO 2006: tra il 27 Ottobre e l’1 Novembre, nella città di Tacoma, vengono uccise quasi trenta persone. A parte quattro criminali, tutti gli altri sono poliziotti e agenti federali. Nessuno di loro riporta ferite o percosse, eppure le morti non possono dirsi naturali. Nel corso degli anni, appassionati di teorie del complotto fantasticano sul caso ed elaborano parecchie tesi. Una di queste non si discosta molto dalla verità.
GIORNI NOSTRI: a Scarlett Jones, criminologa del dipartimento dell’Analisi dei Crimini Violenti di Liberty Hill, viene affidato il caso del Taglia Teste, un curioso e violento serial killer.
Con l’arrivo di una lettera del Taglia Teste destinata a lei, Scarlett scoprirà che tutto è legato a un passato che non ricorda.

“Etan... sei tu?”. Riuscì a bisbigliare Lucas. “No”. Fu la risposta dell'altro dopo una breve pausa. “Etan è morto, ed il suo corpo adesso è il mio nuovo contenitore. Riferendoti a lui, da ora in avanti ti riferirai a ciò che in lui è contenuto, cioè a me. Ed il mio nome è Abaddon”.

Benvenuti al liceo Enrico Pazzi di Ropa, un liceo il cui nome è tutto un programma. In questo liceo di pazzi, Roberto, ragazzo sfigato e un po' pervertito, incontra in classe una ragazza che gli dà corda. Sarebbe splendido, se non fosse per il padre un po'(?) troppo protettivo... Dall'autore del mangaprocesso una fanfic comica originale che spero non finirà mai di stupirvi.

La civiltà che aveva visto i miei natali era crollata, ma io ero ancora lì, libera di proseguire il mio cammino. Ed alla fine, è solo questo che conta per davvero.
Già, ho scelto di continuare laddove tutti gli altri decisero di porre una fine, ho compiuto tutto ciò che era in mio potere per concretizzare questa aspirazione, e ci sono riuscita.
Divenni un piccolo filo d'erba che si erge nella cenere lasciata dal passaggio delle fiamme nucleari, libero, vitale, alla ricerca di una nuova luce.
Nei lunghi secoli che seguirono, la necessità di perpetrare la mia esistenza e quella del mondo, o almeno di ciò che ne restava, mi ha portato a molte altre scelte.
Alcune di esse tanto crudeli che chiunque non esiterebbe a definirle immorali, o addirittura sadiche.
Ma tutto questo è anche un riflesso di ciò che sono diventata.
Una superstite, non offuscata da coscienza, rimorsi o illusioni di moralità.

[Capitoli revisionati fino al 12.]
(Una produzione Selene K x Shanimaya)
Kanzeon Bosatsu li aveva osservati per anni, anche prima che si unissero per partire per l'Ovest, aveva sofferto nel vedere le loro lacrime, sorriso alle loro piccole conquiste quotidiane, aveva lasciato che ogni cosa seguisse il suo corso anche quando avrebbe voluto interferire per fermare la loro sofferenza.
Alla fine, nel vederli tornar indietro, non riuscì a non trannere un sorriso e far loro un regalo.
Rise pensando però a una cosa; se quei quattro pensavano che tornati a casa li aspettasse una vita tranquilla si sbagliavano di grosso.
Oh, quanto si sbagliavano.

Tutti voi che avete guardato questo splendido anime sapete che fine fa Mami nel terzo episodio. Ma ero curioso di testare una mia teoria e ho provato a immaginarmi lo svolgimento degli avvenimenti in modo leggermente diverso.
Attenzione. Spoiler grossi come transatlantici e scene crude.

Passare i primi 17 anni di vita conoscendo pressoché tutti i propri parenti, da quelli in Giappone a quelli in Italia o in Spagna, ma non il proprio padre non é affatto il massimo, soprattutto se come me poi se obbligata da forze superiori a conoscere colui che per 17 anni hai pensato avesse semplicemente abbandonato tu e tua madre al vostro destino.
Io sono Tomoko Nakamura, ho 17 anni, sono stata allevata come una ninja e sono stata obbligata a raggiungere mio padre negli Stati Uniti contando solamente sulle mie forze.
Sapete, certe vole mi chiedo se davvero ci sia qualcosa di utile nell' essere una mutante...
[Attenzione: Il rating é variato! Dal verde é passato al giallo perché in futuro ci saranno quasi di sicuro delle scene un pochino più violente di ciò che avevo previsto all' inizio e pure più serietà in determinate occasioni.]

Un ragazzo seduto davanti ad uno schermo. Dagli altoparlanti esplosioni, spari. E sua madre sulla soglia.

Ci sono cose nella vita che non si possono comprendere, figuriamoci descriverle. Come questi miei ultimi giorni, ad esempio: ci credereste che sono stato in bilico tra la vita e la morte, ed ho affrontato leoni, lupi, e chi più ne ha più ne metta? Ma questa è soltanto la punta di un iceberg ben più grande.
Io ho una storia da raccontare e, se volete, potrete far parte del pubblico. Ascoltate ciò che ho da dirvi, perché vi assicuro che se pensate a me come ad un gioco, il Gioco farà altrettanto con voi. E, credetemi, non ne sarete felici.