La vita spesso non va come programmato. Un gruppo di amici che vive negli alloggi interni di un campus universitario lo imparerà a proprie spese.
Merlin è gay ma non ha il coraggio di dirlo ad Arthur, il suo migliore amico di cui è innamorato.
Gwen e Lancelot stanno insieme da quasi tre anni ma forse lui dovrà andare via.
Morgana sarà costretta a guardare in faccia le sue insicurezze e a fare i conti coi pregiudizi propri e altrui.
Arthur dovrà trovare il coraggio di ribellarsi e mettere sottosopra tutto il mondo in cui è vissuto fino a quel momento.
Nemmeno per tutti gli altri sarà facile, tra delusioni, problemi familiari, futuro e sentimenti.
La vita spesso non va come programmato, ma diversamente non sarebbe vita.

Merlin si trasferisce a Glastonsbury per scappare da un passato doloroso, ricostruire la sua vita e vivere il presente.
Anche Arthur ha un passato doloroso alle spalle, ma ha imparato ad andare avanti e vivere come nulla fosse, costruendo giorno dopo giorno il suo futuro.
Inevitabilmente i loro cammini finiscono per unirsi.

Una mattina Merlino trova per puro caso un vecchio libro di fiabe e, incuriosito, si mette a sfogliarlo. Così facendo, però, scatena involontariamente un potente sortilegio che colpisce Camelot e i suoi abitanti, trasformandoli nei personaggi delle storie narrate. Scoprirà ben presto che per far tornare tutto com’era prima esiste solo un modo: dare ad ognuno di loro il proprio lieto fine.

Dal capitolo I
[...Era da un po' che Merlin ci pensava.
Il suo re passava ogni sera in camera sua con la sua fidanzata, Gwen. Li sentiva sospirare e gemere, fuori dalla porta. Erano settimane che nessuno poteva entrare nella camera reale dopo l'orario di cena, nemmeno lui...]
[...Gli frullava in testa quell'idea strana.
Era un mago.
E se per una volta avesse voluto usare la magia unicamente per sé? Perché non poteva utilizzarla per una cosa alla quale lui teneva così tanto? Perché doveva usarla per salvare Arthur e Camelot e non per altro?...]
[..."Che ci fai qui? Vattene via, Merlin!" urlò Arthur feroce.
Nell'uscire, il servo passò di fianco al letto e guardò il re con occhi furenti, sbottando: "Potevate almeno chiudere a chiave, sire!"
"Tira le tende del letto, prima di uscire!" gridò ancora Arthur.
"Tiratevele da solo!" e se ne andò sbattendo la porta...]

Merlin, come spesso accade, scompare per qualche giorno venendo meno a importanti compiti affidatigli da Arthur. La punizione dovrebbe essere esemplare ma a preoccupare il mago è più il cambiamento del principe nei suoi confronti. Inoltre, Merlin non è disposto ad accettare tutto ciò che Arthur decide essere lecita punizione.
Questa storia partecipa alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP.
La parola scelta è Oodal, dalla lingua Tamil (lingua parlata in India, Sri Lanka e Singapore): quella finta rabbia che gli innamorati ostentano dopo un banale litigio, un grande amore mascherato da rabbia che può servire a ritrovarsi con più gioia quando si fa la pace.

Dopo quindici anni Gwaine incontra di nuovo l'unica persona che sia mai riuscita a entrargli nel cuore. L'incontro però non sarà dei migliori.
Semplicemente un po' di angst (forse?) immotivato.
[Modern!AU]

Merlin dovrebbe dirgli di non tornare più, ma quando lo guarda le sue difese si sfaldano.
"Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it" [Medieval!AU]

Per alcuni uomini il destino è inciso su pietre indistruttibili, modificarlo potrebbe mandare in pezzi l'equilibrio di intere nazioni. Merlin questo lo sa bene, ma con Arthur ogni sua certezza si sgretola e i doveri perdono importanza.
"Non è così che lo aveva immaginato. Arthur è arroganza, è forza, è comando, è orgoglio; si prende quello che vuole quando e come vuole. Arthur non chiede, non si ferma, ordina e pretende, soprattutto dal suo servo. Tutto gli è dovuto. E questa sua dolcezza, queste sue premure improvvise lo stordiscono.
«È Amore questo?» si ritrova a chiedere confuso, la voce un mormorio appena udibile."