Mio dio. Starò diventando gay? Nasciamo gay? Lo sono mai stato? Chi se ne frega, so solo che è bello da morire.
***
-Sai Frank, gli spaventapasseri sono degli ottimi ascoltatori.- mormorò Gerard con insistenza. Stava ripetendo la stessa frase come un disco rotto.
-Ho capito Gerard, ma questo cosa c'entra con me? Vuoi dirmelo una buona volta?- sbottai nervoso. Non rispose. Aveva questa strana mania di non rispondermi, almeno non nel momento in cui gli porgevo la domanda. Quando mi rispondeva, lo faceva indirettamente e questo mi innervosiva parecchio.
-Gerard, non fissarmi, rispondimi.- gli dissi esasperato.
-Sei così bello, Frank.- sospirò accarezzandomi la guancia.

La mia vita, come l'ho vissuta, m'è sembrata spesso come una storia
senza un inizio e senza una fine.
Ho avuto sempre la sensazione di essere un frammento storico, un brano di cui mancasse
il testo che veniva prima e quello che veniva dopo. Potrei anche immaginare che forse sono
vissuto in secoli precedenti, dove mi sono imbattuto in quesiti cui non sono stato capace
di rispondere; e che son dovuto rinascere perché non avevo portato a termine il compito
che mi era stato assegnato.
[Ambientata nei nostri giorni]

La ragazza correva. Correva per salvarsi. Correva per non essere inghiottita nell'oscurità,ma non era abbastanza.
Fu un momento. Un battito di ciglia e si ritrovò stesa a terra. Le ferite sulle braccia che sanguinavano ancora copiosamente e la testa che le doleva. Poi la vide. L'ombra da cui scappava. L'ombra di cui aveva terrore,era strano a dirsi per una come lei ma era così:provava terrore.
Le fu addosso. Indossava ancora il mantello con il cappuccio nero alzato,che non lasciava intravedere il volto.

Io, Gisele Lewis, prendo te, Austin Samuels, come mio acerrimo nemico e prometto di esserti sempre tra i piedi, nel lieve fastidio e nella atroce sofferenza, in indigestione o in peste bubbonica, nel male e nel malissimo, e di odiarti e disonorarti ogni giorno della mia vita finché la TUA morte non ci separi.
Dalla storia:
- NO, NO, NO. Austin, ma che diamine stai facendo? - Urlo dal megafono, spaventando tutti i presenti.
Austin mi guarda sconvolto, alzando le braccia. - Che ho fatto? -
- Gis. Sta provando a malapena da mezz'ora. Sta andando bene! - Gary cerca di farmi ragionare, ma io lo ignoro.
- No che non sta andando bene. - Mormoro, prima di riaccendere il megafono.
- Austin. Un po' di sentimento. Lo so che ti è molto difficile, visto che probabilmente non ne hai, ma sei un attore, o almento dovresti esserlo. Quindi, concentrati e NON FARMI ESASPERARE. -

Un sedicenne difficile.
Un ventenne oscuro.
Voglia d'amare da un lato; bisogno di far male dall'altro.
Quando l'amore si scontra con la realtà e il dolore; quando l'oscurità diventa un luogo in cui nascondersi; quando il mondo si mostra in tutta la sua cattiveria, si può davvero andare avanti da soli?
Nessuno dei due conosce la risposta a questa domanda, entrambi piegati da destini crudeli e azioni sbagliate, ma nessuno dei due immagina neanche di vedere la propria vita sconvolta, una sera, a causa di un colpo di fulmine che non lascia scampo: due anime tanto sole quanto tormentate si troveranno.
Ma niente, in questa vita, è facile.
Lo scopriranno molto presto.
Dal cap. IX:
– Ti amo, Nathan. Ti amo, e non vorrei; ti amo, e non posso farci niente. Che Dio mi perdoni per il peccato che faccio amando qualcuno con le mani tanto sporche di sangue. -

Nell'estate passata aspettando che Hogwarts ricominciasse, aveva continuato ad avere degli incubi, ma erano diversi da quelli avuti in precedenza. Il volto serpentesco di Voldemort, aveva lasciato posto a quello di Malfoy. Aveva preso a chiamarli incubi, ma come gli aveva fatto notare Hermione non lo erano affatto.

Erano passati cinque anni dall’ultima volta che l’aveva visto e adesso era lì, davanti a lui. Davanti alla porta di casa sua. Stava parlando, ma Harry non aveva ascoltato. Lo guardava fisso, c’era qualcosa che non tornava. Ci mise un po’ a capire. Ecco. I blue jeans. E la felpa. Una felpa Babbana. Draco Malfoy in blue jeans e felpa?! Venghino Siori, venghino, per lettori che cercano emozioni forti ma anche un po' di dolcezza, la Vera Lynn Spa crea questa nuova formula, ricercata in laboratorio e assolutamente mirata ad emozionarvi. Vogliate essere le nostre cavie, lasciateci collaudare questa storia e mi raccomando, scrivete ogni impressione!! Baci Vera.