Anno 2407. Londra è un ammasso di edifici bianchi, tecnologia avanzata e cittadini che non provano più alcuna emozione se non la paura.
Liam è il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito ed è tormentato dal proprio passato, Harry è il suo vice e non sa cosa significhi essere un umano, Louis è il capo della fazione principale della Resistenza e ha un conto in sospeso, Zayn è un ribelle parecchio incazzato e Niall... è Niall.
(Larry e Ziam, ovviamente. E angst. Angst a palate.)

Louis si sgranchisce le spalle e mastica lentamente l'aria, confuso.
In realtà è sicuro di non essere ubriaco. Forse solamente un po' alticcio.
E probabilmente ci si è addormentato, su questo divano, perché in bocca ha un vago retrogusto di cocktail alle ciliegie e di sonno.
Sussulta appena quando, persino da sopra la musica assordante --come ha fatto a non accorgersene prima?--, riesce a sentire la testa sul suo ombelico cantilenare un "Il mio posto preferito. Il mio Boo". E-- Harry. È sicuramente Harry.
"Il mio migliore amico" Louis unisce ad alta voce i puntini. Conosce perfettamente la bizzarra pseudo ossessione che Harry ha per il suo stomaco.
Spinge un dito sulla guancia morbida del ragazzo.
"Harry, perché sei sulla mia pancia" domanda in ogni caso, perché si trovano sempre ad una festa, ed esiliarsi dagli altri per raggomitolarsi sul divano a farsi coccole bislacche, è troppo persino per loro.
D'accordo. Probabilmente questa è una bugia.
(Harry/Louis) (HighSchool!Au) (Friends to Lovers!Au)
(Con la partecipazione straordinaria di tanto cibo, un pizzico di gelosia, situazioni imbarazzanti, parecchi gatti, attacchi d'asma, sms insensati e discorsi ancora più insensati, alcol come se piovesse, amici spazientiti e baci al retrogusto di coccodrilli gommosi)

Tony non aveva nessuna intenzione di occuparsi di Bucky, davvero. È stata tutta colpa di Steve e dei suoi occhi ai quali è impossibile rifiutare qualsiasi cosa. O forse è stata colpa degli occhi di Bucky e del dolore che si porta dietro. O del suo braccio e del fatto che Tony sia un asso a costruire marchingegni tecnologici. Forse è colpa di troppe cose, forse non è colpa di niente e quando Tony inizia a chiedersi se sia possibile amare due persone contemporaneamente, la ricerca della risposta lo porterà a scoprire nuove cose su di sé, su Steve e, perché no, anche su quel Bucky Barnes che non gli va tanto a genio.
[Collocabile dopo gli eventi di "The Winter Soldier", vengono ripresi alcuni elementi da "Civil War" anche se la storia segue un percorso completamente diverso]

Non ha ricordi chiari del volo lontano dalla Siberia. Ricorda il dolore in ogni parte del corpo e di aver cercato qualcosa cui aggrapparsi con una mano - un braccio - che non c'è più.
E poi le dita di Steve tra i capelli e la sua voce: “Tranquillo, sono qui.” Ed è stanca e triste, quella voce.
Forse ha perso i sensi, dopo.

"Steve non sapeva se anche solo una minima parte di quello che stava succedendo fosse giusta."
Non ho diritti sulla storia e sui personaggi. Lascio il link della storia originale all'interno.
Pubblicata con il permesso dell'autrice.
[Stucky] [Flashfic 428 parole]

L'altro ride, il suono allegro, gorgogliante. Ride, ma non di lui. Quando smette, Steve ne sente ancora il trillo alle orecchie – un ricordo, il primo di loro.
«Io sono James.»
{ stucky }

Ambientata pre-durante CACW.
Bucky non sa perché sta rientrando nel suo piccolo, anonimo appartamento con un sacchetto di prugne stretto tra le mani, davvero, non ne ha la più pallida idea. Però sa che gli piacciono, le prugne. Hanno un buon profumo, un sapore gradevole e gli ricordano un’immagine sgualcita di sole e cielo azzurro.
Dopo tanto freddo, un po’ di sole è tutto quello che gli serve.
{ Stucky }

Fissò la propria immagine riflessa nello specchio per alcuni istanti, mentre il suo volto gocciolava un po’.
Quand’è che si era arreso, quand’è che l’aveva fatto?
Certo, lui continuava a dire e a ripetere di essere sulle trace di Bucky, di volerlo trovare, ma da quanto tempo era che non aveva trovato più indizi riconducibili a lui?
Quel pensiero lo faceva stare male, giorno dopo giorno.

STORIA IN REVISIONE: PER FAVORE NON LEGGERE
Questa è la nona storia della mia raccolta di ff su Steve e Bucky "Till the end of the line". Sembrerebbe tutto ormai risolto, Steve e Bucky si sono ritrovati, vivono insieme, si amano... ma i sensi di colpa e i ricordi da Soldato d'Inverno di Bucky sono sempre presenti e lo tormentano, anzi, più ancora lo tormentano vedendo che Steve è così dolce e affettuoso con lui. Bucky si sente in colpa per non essere stato accanto a Steve quando il Capitano fu ritrovato, per averlo lasciato solo mentre lui era a fare il killer dell'Hydra... e di nuovo Steve dovrà trovare il modo per consolarlo dai suoi rimorsi.
Grazie a chi legge, commenta e ama le storie che dedico con tanto affetto a questa coppia meravigliosa!

[Post-Capitan America 2].
[Stucky].
Winter comincia a ricordarsi di Steve. E questo lo porta a capire che, in fondo, è sempre stato la sua missione.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
Personaggio: Bucky
Prompt: In fondo, Steve era sempre stato la sua missione

Tutto quello che esce dalla bocca spalancata di Steve sono versi che un tempo erano parole, ora ridotti a vergognosi gemiti acuti che sgorgano senza freno.
{ stucky }

Quella notte, dopo che l'ebbero riportato indietro, senza risposte, gli parve di udire, nel silenzio asfissiante, una voce troppo limpida parlargli nel velo degli incubi.
Non era una novità, sentiva sempre quella voce. Gli piaceva pensare che lo seguisse, in un certo senso. Magari di notte Rogers scendeva davvero in quella fogna per parlare con lui.
Stavolta, forse a causa della troppa fame, della troppa stanchezza, del troppo freddo, la voce era incredibilmente reale.
|Post winter soldier|Slash|Stucky|

Dopo un grave incidente, Luke si ritrova nell'Aldilà. Clarisse, un angelo, gli fa capire di essere ancora in tempo per svegliarsi e tornare a vivere sulla Terra. Per farlo, dovrà portare a termine una serie di buone azioni, alcune saranno difficili e richiederanno dei sacrifici, ma Luke non può andarsene e lasciare tutte le persone a cui vuole bene, non può andarsene e lasciare Michael per sempre.
[Michael/Luke]

«che vuoi dire?».
«voglio dire che tutto ciò che ha reso, anche se in una minuscola parte, la mia vita sensata è solo ciò che è successo fra noi. Non voglio starti lontano perché per me sei diventato una dipendenza: il tuo respiro sul mio collo mi fa sentire così al caldo… non mi sono mai fidata di nessuno, non come te. Mi sveglio grazie a te, perché so che sarai lì, con il tuo perfetto sorriso ad aspettarmi; senza di te stavo lentamente affondando. Tu sei la mia salvezza in questo mare di assurdità, odio e paure; sei tutto ciò che sogno quando fantastico un’altra realtà in cui io non vengo sempre e solo ignorata e disprezzata. Mi hai ridato quella fiducia verso il prossimo che avevo ormai perso. È la prima volta che riesco ad amare qualcuno; non ci ero mai riuscita, non so come si faccia, ma so che questa cosa è per te. Il mio cuore ora è appeso ad un filo, in bilico tra vita e morte; solo tu puoi deciderne la sorte».
Emily Field, la ragazza che vive nella solitudine del suo mondo.
Luke Hemmings, il ragazzo che non vive senza droga.
Entrambi hanno bisogno di essere salvati.

Decine di occhi lo fissano, lo circondano e lo desiderano con ferocia. Occhi animali che, nel buio della struttura, sembrano strappati ai lupi insieme al DNA che hanno impiantato loro nel corpo. Giocano a fare Dio lì dentro e quello che è peggio è che, dopo la Seconda Guerra, il mondo gliene è pure grato. Perfino i Beta, che forti della loro numerosità si sono sempre opposti, hanno ceduto davanti ai discorsi altisonanti di Alexander Pierce e hanno firmato il Trattato di Libero Impianto: gli Alfa, ridotti quasi all'estinzione a causa della guerra, ormai, vengono creati in provetta nei laboratori dell'HYDRA. Creati e migliorati...
{ stucky - omega!verse }
[ Prima classificata al contest "A/B/O - Omega!verse dynamics" indetto sul forum di EFP ]