Naruto lo guardò negli occhi e gli rivolse un sorriso malizioso, prima di prendere il sacchetto e porgerglielo. Il moro lo afferrò e lo aprì. Non riuscì a capire esattamente cosa gli avesse suscitato la vista di quel regalo. Lo estrasse, rigirandoselo fra le mani per osservarlo meglio. Rimase in silenzio a fissarlo, non capendo se la cosa gli avesse procurato piacere o fastidio. Probabilmente entrambe le cose.
NaruSasu | [Note: dirty talking]

«Sì. Tutto chiaro. Posso sapere il nome da cercare sul campanello?» - domandai con la massima pazienza di cui disponevo in quel momento.
«Avevo detto che l'indirizzo te lo avrei mandato per sms, quindi anche il nome. Sicuro di aver bisogno di ripetizioni solo di inglese? Mi sembra tu abbia ben altri problemi. Comunque... Rivaille. Rivaille Ackerman» - feci appena in tempo ad appuntarmi mentalmente quelle parole che la chiamata mi venne chiusa in faccia.

Anche quella sera comunque fu praticamente perseguitato dall'immagine del biondino, e si sentì irritato, perché il suo cervello pareva davvero odiarlo se continuava a metterla in loop. Sperò solo sarebbe finita come con le canzoni, quando ti fissi con un pezzo così tanto che non riesci a fare a meno di metterlo e rimetterlo, finché un giorno non ti da la nausea ed inizi ad odiarlo.
Stranamente si sentì ancora una volta assetato, e pensò di aver sviluppato una sorta di reazione allergica a quel tipo. Forse ora, ogni volta che ci avrebbe pensato, avrebbe immaginato di tornare a quell'istante, con la bocca impastata dal ghiacciolo alla menta, e si sarebbe ritrovato boccheggiante per la mancanza improvvisa di liquidi. Preoccupato Sasuke si premurò di mettere una bottiglietta sul comodino dalla quale bevve regolarmente col proposito di evitare la sete e quindi i pensieri sul biondo.
L'unico risultato ottenuto fu che dovette alzarsi circa tre volte per fare pipì, quella notte.
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SasuNaru / ItaDei / SaiSui p0rn!Alert -

Questa è una piccola one shot sul compleanno di Naruto, lo so sono in ritardo, ma altrimenti non sarei io, è una cosa buttata già un pò a caso, quindi non aspettatevi chi sa che. Avverto di una frase all'inizio che fa da spoiler sulla fine del manga.

Naruto e Sasuke convivono da un anno, ma la loro relazione non è ancora ben definita. A un paio di giorni dal suo diciottesimo compleanno, Naruto esterna al compagno un intimo desiderio e questo, grazie anche all'intervento di Sakura, mette alla prova gli equilibri della coppia.

Sasuke e Naruto sono vampiri. Sono amici, nemici e qualcosa in più. Disprezzano gli umani e odiano i Mietys, la feccia nata dall'unione di un vampiro con un umano. Ma qualcosa sta per cambiare, sconvolgendo le loro vite e i loro cuori.
Dal testo:
"Corri" ripeté la voce al telefono, e l'unica cosa che lo trattenne dal mandarla a farsi fottere fu il tono terrorizzato con cui aveva parlato.
"Sakura, mi spieghi cosa cazzo vuoi e perché diavolo dovrei correre?!" ringhiò, svoltando in una stradina secondaria, cercando di bloccare le immagini di pelle bronzea e capelli chiari che invadevano la sua mente.
"Naruto" sussurrò la ragazza, aggiungendo quelle parole che avrebbero cambiato per sempre il suo futuro.

Naruto e Sasuke, colpiti da un jutsu, si ritrovano con abilità e poteri scambiati senza sapere come controllarli.
Ma i loro subconsci sembrano saperlo benissimo.
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Ovviamente è una Sasunaru, temo OOC, ma spero vi piaccia lo stesso.

Ok, lo so che non dovrei con altre storie in corso, ma non ho proprio resistito. Naturalmente non ho nessun diritto di manipolare le vite di questi stupendi musicisti e so che sarà uno strazio, quindi ci tengo a sottolineare che tali eventi non sono mai accaduti sul serio, ma sono solo frutto della mia mente perversa e malata. Detto questo, spero vi divertiate

-Se vuoi scopare il mio bel culo e vincere la scommessa, devi innamorarti di me. E sarà un piacere provare a vincere la scommessa che ho fatto io perchè sai.. Io sono innamorato di te già da parecchio tempo.- aveva detto il biondino, qualche ora prima. Aveva provato l'impulso di picchiarlo. Lui era Sasuke Uchiha cazzo, lui non si innamorava. Non si era mai innamorato e mai sarebbe successo.
Mai.
Doveva inventarsi qualcosa, perché lui quella scommessa doveva vincerla. Ma non avrebbe mai amato Naruto Uzumaki. A costo di smettere di scopare.

"Vuoi stare con me?", chiede Naruto un po' imbarazzato.
"Nel senso che dovrei essere la tua ragazza?", risponde Sasuke con un tono strano, ma sorridendo in un modo quasi sfacciato, quasi troppo felice per essere credibile.
"Non essere ironico. È strano anche per me", risponde Naruto abbassando lo sguardo.

Tutto intorno a lui c'è solo acqua ed Itachi non può fare altro che provare a respirare, in apnea, farsi crescere le branchie. Vivere a contatto con suo fratello e con il suo fidanzato sexy e sconsiderato è un po' come morire a poco a poco in totale mancanza d'aria da respirare. Gli stanno strappando via l'aria dai polmoni.

Era opinione diffusa che Umino Iruka fosse una persona pacata, gentile e affidabile. [...] Hatake Kakashi, però, ben di rado prestava orecchio alle opinioni correnti; in cuor suo si limitava a considerare quella bontà di Iruka fastidiosa, al limite stucchevole. In cuor suo, sentiva che tutta quella solidarietà melensa non avrebbe portato nulla di buono. E un giorno tiepido di primavera, in missione con lui, trovò che le sue ipotesi erano fondate. Pairing: Kakashi/Iruka, accenni di Sasuke/Naruto

Iruka e Kakashi stanno insieme da poco, eppure il chunin non ha avuto ancora modo di vedere il viso del suo misterioso fidanzato, cosa si inventerà il nostro povero Iruka per spuntarla contro il jonin più famoso di Konoha?
Un piccolo percorso in 8 flash che prova a dare risposta a questa domanda!
[Prima classificata al Contest "KakaIru: Underneath the Underneath" indetto da 13d08c81 e Cecily e vincitrice del premio raccolta]
Questa fan-fiction è dedicata alla mia gemellina Vale
[Sunako]

Kakashi è parecchio deluso dalla vita, che gli ha portato via famiglia e migliore amico, ed ha deciso di chiudere il suo cuore a sentimenti così forti, pur di non soffrire ancora per la perdita di persone importanti. Eppure, qualcuno che possa liberarlo dall'oscurità che l'ha inghiottito c'è!
- Smettila di guardarmi con quegli occhi.- gridai, e fu solo per pura fortuna che nessuno mi sentì. – Smettila di cercarmi, e di ronzarmi intorno. Io non sopporto quel tuo sguardo. Hai la pretesa di essere sempre positivo, sempre sorridente. Dalla prima volta che ti ho visto pensavi solo al bene degli altri. Ti ho osservato così tanto. Ti ignoravo, ma al contempo mi attiravi… Dio solo sa, quanto l’avevo osservato. Di nascosto, ogni volta che lo incrociavo. Lo ignoravo, e poi lo seguivo. Silenziosamente, senza farmi vedere. Come un ladro, mi muovevo nell’oscurità e cercavo di carpire il segreto del suo essere così semplice e pulito.

Un ritardatario cronico e un maestro con troppi pensieri: come hanno cominciato a sopportarsi, considerarsi, e scoprirsi alla fine migliori del previsto.
Tutto ha inizio su un divano verde.