Oltre ad essere vicini di casa, Arthur e Merlin frequentano la stessa piscina.
Arthur è un nuotatore che vuole vincere le Olimpiadi, Merlin è un istruttore di nuoto per bambini.
Arthur è una persona decisa e sicura di sé, Merlin è all'apparenza un ragazzo fragile e solitario.
Possono due persone così diverse andare d'accordo?

Se chiedeste alla brava gente di Bradsbury chi sia Thomas Evans, quella vi risponderebbe che Thomas Evans non è che un giovane e capace dottore che vive tranquillo in un cottage arrampicato su una collina in compagnia dei suoi animali.
Direbbe questo perché nulla sa del nome che quel ragazzo si è lasciato alle spalle, dell’immensa magia a cui ha rinunciato né dei mille anni passati ad aspettare il suo re, l’uomo che amava, in nome di una profezia che non si è mai avverata e nella quale non crede più.
Alex Wright è un rugbista senza passato e senza ricordi, risvegliatosi ferito sulle rive di un lago. Un uomo solo che nessuno ha mai cercato, che certo non immagina di essere stato un re, né che un ragazzo dallo sguardo antico ha atteso il suo ritorno fin quando ne ha avuto il cuore.
Questa è la storia del loro ritrovarsi. Del loro riscoprirsi. Del loro innamorarsi. Tra fraintendimenti e sotterfugi, accese speranze ed indimenticate emozioni, animali cocciuti e vecchi attaccabrighe, sogni, incubi ed una voce misteriosa ad incombere da lontano, questi due ragazzi apparentemente distanti scopriranno di essere sempre stati l’uno la casa dell’altro, due metà, ora finalmente riunite.

Questo è il seguito de "La tigre dagli occhi di giada".
[...]Un colpo di pistola riecheggiò nel magazzino, un suono attutito, quasi soffocato, ma sufficientemente violento da risuonare nel silenzio. Michael teneva la pistola puntata e Cao era caduto per terra, imprecava tenendosi un piede.
«La prossima volta che fai un'altra battuta sul mio culo, ti sparo nelle palle.» [...]

Arthur appartiene al Castello, ha soldi, una bella ragazza e una Ferrari. Merlin solo una borsa di studio per l'università di Camelot, un piccolo appartamento e la passione per la chimica. Diversi. E attratti inesorabilmente l’uno verso l’altro.
Eppure la strada per l'accettazione di se stessi è lunga e dolorosa. E la fiducia si deve costruire e ricostruire a morsi disperati.
WARNING: *CAPITOLO 5 "TEMPO" - PENULTIMO CAPITOLO* ----> Rating diventa ROSSO

Merlin lavora in un centro commerciale e incarta regali. Da lui vengono soprattutto vecchietti, adolescenti svogliati e… Arthur. Un tizio che pare comprare roba tutti i giorni e che, a giudicare dalla mole di regali che fa, deve essere imparentato con un esercito. O più generoso di Babbo Natale stesso.

Artù avvertiva le scarpe affondare letteralmente nella neve mentre correva, completamente sudato, il vento che gli sferzava il viso e la gola.
Non sapeva nemmeno perché stesse correndo. Non avrebbe potuto impedire niente.
Ma come ogni volta in vita sua in cui era sicuro di aver perso, non si arrese. E corse.
Quella era una delle cose più importanti che lui gli aveva insegnato.
Correre.

Raccolta disomogenea dei fill scritti per i prompt durante le iniziative del gruppo We are out for prompt. Rating, personaggi e avvertimenti variano da prompt a prompt.
I. E adesso si ritrovano così, Merlin e Morgana, nemici giurati che fanno le ronde da Prefetti in coppia di notte, la bacchetta alzata in un labile Lumos.
II. Era un codardo, sapeva di esserlo sempre stato, in fondo, e temeva di aver perduto Merlin per sempre, nel mare dei secoli e del dolore, del vuoto e del risentimento, di ciò che era stato tenuto segreto e della vastità dell'inespresso.
III. Merlin, un cappellino blu in testa e un chilo di crema solare spalmata sul naso, era al momento impegnato a succhiare un ghiacciolo. Arthur occhieggiò quelle labbra piene e gonfie chiuse intorno alla punta del ghiacciolo, e sentì una fitta calda e prepotente al basso ventre che non fece nulla per alleviare la situazione.
IV. «Sire?» fece la voce di Leon. «Sire, siete... lì dietro la tenda?»
V. «Poi qui si tratta del mito della mia infanzia, capisci? Io non mi sto vestendo da lui, io sto diventando lui!»
... E tante altre!

L'aveva cercato ovunque. Non aveva mai smesso di cercarlo. Da quando aveva recuperato la memoria, dissipando la nebbia di quei sogni di un passato lontano che lo avevano sempre avvolto sin dall'infanzia, non aveva mai abbandonato quella ricerca che diventava più disperata e meno sensata ogni giorno che passava.
Perché Arthur sapeva che Merlin era là fuori da qualche parte.

[Orchestra!AU, conductor!Arthur, pianist!Merlin]
Arthur Pendragon è il giovane direttore della London Symphony Orchestra, un dio dorato della musica classica internazionale, adorato dai suoi musicisti e dal pubblico.
Merlin Emrys è il miglior pianista solista al mondo, un prodigio d'oltreoceano che ora tutti i teatri del mondo si contengono.
I guai iniziano quando Uther, padre di Arthur e direttore amministrativo dell'orchestra, decide di assoldare Merlin come solista per il finale di stagione. Dovranno suonare il concerto n°5 per pianoforte e orchestra di Beethoven.
Arthur ama Beethoven, ma odia Emrys.

Quando Blaine si rifiuta di tornare assieme a lui, Kurt si sente crollare il mondo addosso. Blaine, sentendosi in colpa, chiede dunque al suo migliore amico Sebastian di stare vicino a Kurt ed assicurarsi che stia bene. A malincuore, Sebastian accetta, ma non può immaginare che quel conforto permetterà ad entrambi di conoscersi meglio e rivalutarsi in modi che non avrebbero mai creduto possibili.

Kier lavora per Mathias Lazzari, in una New York contesa tra mafia, yakuza e organizacija russa. Obbedendo a un ordine dovrà farsi arrestare e finire nel penitenziario di massima sicurezza di Dannemora, ma qualcosa non quadra e le cose si fanno molto complicate.
Dal racconto:
«Domani, allora?»
«Sì, verranno a prenderti a casa, cosa vuoi di più?»
«Splendido, ma non ti pare che l'accusa sia un po' pesante perché possa uscirmene in un mese? Omicidio, niente di meno. Non mi va di passare le prossime vite là dentro.»
Mathias alzò un sopracciglio. «È tutto a posto, le prove risulteranno inquinate e tu sarai scagionato, mi servi fuori di lì, lo sai. Non ti mandano a Dannemora per taccheggio, Kier, ci serve qualcosa di più pesante anche con i tuoi precedenti.»
«Lo so, ma non mi piace.» Mormorò il biondo, sorridendo poi all'altro in quel modo tutto suo, con un'espressione che voleva dire solo una cosa: mi fido completamente di te.
Sentendosi in colpa, Mathias ricambiò.

Breve ciclo di shot merthur che hanno per tema l'amore a prima vista. Si tratta di tre AU che si possono leggere indipendentemente l'una dall'altra. Scontate? Yes. Fin troppo romantiche? Oh, yes.
I. Merlin è un infermiere, Arthur un ragazzo in cerca della propria direzione. Si incontrano nella città che non dorme mai, due persone tra milioni di persone. C'è una tazza di caffè di cattivo gusto, ci sono chiacchiere da corsia e c'è la voglia di amarsi. Anche se ci si conosce appena.

Spoiler 5x13!
Pillole di quotidianità della nuova vita insieme di Arthur e Merlin.
C'è un tempo opportuno per ogni cosa, e pare che finalmente quel tempo sia arrivato anche per loro due.
[Raccolta di drabble, flash, one shot]
{Rating innalzato dal verde al rosso per il sesto capitolo che presenta l'avvertimento lemon}

"A Canaryville tutti conoscono il clan degli Anderson e tutti, ma proprio tutti, sanno che è meglio non mettersi mai contro nessun componente di quella famiglia se non si vuole fare una brutta fine.
Lo sa bene anche Kurt Hummel, un ragazzo di sedici anni che vive in quel quartiere da quando ne ha sei..."
[AU Shameless] [Klaine]

Raccolta di storie Merthur scritte per gli event del gruppo We are out for prompt. Attenzione: livelli di demenzialità alle stelle.
Finora hai cercato di essere accomodante, paziente, tollerante…
“VOGLIO DIVENTAR PRESTO UN REEE!”
... Ma tutto ha un limite.
“Lo uccido.” Annunci al drago di pelouche che ti guarda sarcastico dal comodino. “Dico sul serio.”
Afferri il cuscino, quel morbido cuscino dove pensavi di poter dormire almeno altre due ore, e fai quello che avresti dovuto fare due mesi fa: spalanchi la porta e marci verso l’interno 5/A, con quella che speri sia un’espressione da serial killer.
“HAKUNA MATATA!”
Non ti limiti a bussare educatamente: inizi ad attaccare il portone con calci e pugni, tentando di sovrastare il volume della musica.