Tutti sono ad Hogwarts per un ultimo anno da "ragazzi normali". Ovviamente non sarà un anno tranquillo.
Dal capitolo III:
"Avrebbe potuto chiedere alla McGranitt una camera singola, magari tentando di corromperla promettendole un po’ della miracolosa crema anti-rughe di sua madre. Draco non si era mai sentito tanto idiota in tutta la sua vita: se ne stavano chiusi a chiave, lui, Nott e Zabini; quest’ultimo aveva tirato le tende [...] e se ne stava in piedi, di fronte ad una lavagnetta fatta comparire poco più di mezz’ora prima.
Theodore e Draco erano stati costretti a sedere sul letto del primo – il più lontano dalla porta – mentre Blaise gesticolava animatamente spiegando il suo “infallibile piano”.
Quando Malfoy gli aveva chiesto il perché della lavagnetta, quella mente geniale di Zabini aveva risposto “Fa più scena.”.
Dal capitolo XXIX:
"La situazione in cui si trovava non faceva altro che aggravarsi. [...] Salazar Serpeverde, isso su un trono retto dai principi della sua nobile Casa, doveva sicuramente starlo ad osservare con aria disgustata e delusa. Draco Malfoy se ne convinse, mentre, camminando con la bacchetta illuminata puntata verso il basso, sentiva il respiro di Hermione Granger, la Mezzosangue, bruciargli la nuca."

(dal capitolo 1) "Le sue labbra si staccano dalle mie, in fretta come sono arrivate. Riprendo a respirare in modo sconnesso quando sento Styles ridacchiare. Alzo gli occhi e non ci posso credere. Tiro tutti i santi giù dal paradiso ma non c’è scongiuro che tenga. Quello che Harry Styles ha in mano e mi sta mostrando con sorriso di scherno è il suo cellulare, e la foto sullo schermo, beh, quella è di noi due… di noi due che ci baciamo."
[LARRY]

Era notte fonda oramai. Il lavoro al campo, quel giorno, era stato più lungo e faticoso del solito. Il vent’enne Louis Tomlinson, capelli castani, occhi azzurri e sulla settantina di altezza, stava tornando a casa dopo essere rimasto al campo del padre, al lavoro, per l’intera giornata. Era stanco morto, non c’è che dire. A bordo del suo carretto, trainato dal fedele Thunder, Louis si godeva la fresca brezza notturna, dopo tutto il caldo patito quel dì.
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Harry alzò di scatto lo sguardo, portanolo al suo fianco. Nulla, il vuoto totale.
Eppure era sicuro di aver visto qualuno. Un riflesso, un meraviglioso riflesso, sulle acque del Tamigi.
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Il riccio guardò i quattro ragazzi in lontananza. Un biondino, dagli occhi color mare e la pelle cerea; un moretto dalla pella mbrata e gli occhi di cioccolato, un castano dagli occhi nocciola ed infine un Angelo degli inferi. Gli occhi celesti, i lineamenti celestiali come il Paradiso ed un sorriso dannato come l'Inferno.
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-Harry, io...-. Si bloccò. Dirglielo sarebbe stato più difficile di quanto credesse.
-Tu?-, lo incoraggiò il piccolo ricciolino.
Prese un profondo respiro.
-Io non sono quello che tu credi.-, disse, penetrandolo con gli occhi blu.

Premesse: ci saranno scene che verranno inserite prendendo spunto da fatti reali e verranno segnate con un (*) in modo tale da spiegar poi eventuali trasformazioni degli eventi. Il titolo è stato preso da “Save my Heart” di Jason Reeves, crediamo che questa canzone descriva esattamente la loro situazione. Detto questo vi salutiamo e vi auguriamo una buona lettura. Speriamo vi piaccia. Recensite e fateci sapere :3
xxx Hary & Mò
Quando la vita ti riserva la cosa più bella che tu possa ricevere, ti sembra quasi impossibile separartene ma è altrettanto impossibile poter accettare il fatto che quella cosa ti renda così felice da far star male. E se sentimenti nuovi, sentimenti sconosciuti, diventassero dannatamente troppo grandi, ci ritroveremmo a pensare a ciò che abbiamo, a ciò che dovremmo o potremmo fare. Crollerebbero tutte le convinzioni che avevamo e si aprirebbe davanti a noi un mondo dove tutto sembra perfetto ma allo stesso tempo, questa perfezione, queste emozioni nuove ti lasciano un sapore amaro in bocca, difficile da sopportare ma soprattutto da accettare.
Diventa tutto un segreto da mantenere in una vita che ti costringe a cambiare te stesso. Un segreto che ti fa male, che ti fa male come l’inferno.

cit. / Ridendo, Harry si abbassa su di lui, coprendogli gli occhi. -Guess who, Boo Bear.-
E Louis non può far altro che sorridere, allungandosi per baciargli le labbra. -Harry.- dice dolce, sorridendo.
[Louis/Harry]