Era il 1899, quando arrivò a Parigi. Avrebbe fatto una vita da spiantato, avrebbe scritto di verità, bellezza, libertà e la cosa a cui credeva di più in assoluto: l'amore. Non sapeva nulla del Moulin Rouge , di Charles Ziedler e dell'Ètoile, ma la sua vita sarebbe presto cambiata e Louis Tomlinson non avrebbe mai più dimenticato quell'anno.
Moulin Rouge!Au

Homeless!Harry - Doctor!Louis
Attenzione: nella storia sono presenti descrizioni di scene di sesso MxM.
I personaggi non mi appartengono; la storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

HarryPotter!AU
«Sai cosa diceva Paul Valery?» chiese retorico Louis «'Il profumo è il veleno del cuore'. Stai attendo Harry, o potrei avvelenare il tuo fragile cuoricino»
«Non vedo l'ora»
[Auror!Larry] [bestfriends!Elounor] [accenni Gryles] [ispirata a 'Due Gocce Di Chanel N°5' di Drake_o]

Due bambini, due migliori amici costretti a separarsi per tanto tempo si riincontreranno.
Ma Harry e Louis nel frattempo sono cambiati..
Nuovi segreti da custodire, delusioni da dimenticare, paure da nascondere.
A volte però l'amore non è in grado di essere riconosciuto negli occhi di chi si ama.
Larry/Ziam rossa con accenni Zouis.

Harry si è appena trasferito con la madre in una nuova città. Non si aspetta un grande cambiamento e di certo non si aspetta di trovare nuovi amici. Louis è il capitano della squadra di calcio, il solito ragazzo al comando della scuola fidanzato, secondo la strana legge che governa queste cose, con la capo cheerleader. Almeno per il momento.

- Harry. - mormorai afflitto.
Mi avevano raccontato la sua storia, lo chiamavano il puttaniere, l'insensibile bastardo, ma in realtà il suo passato l'aveva reso così. Nessuno nasce cattivo, la vita ti cambia, le persone ti cambiano.
- Dimmi.
- Harry, io sono solo uno dei tanti tuoi giocattoli per divertirti e non pensare a quanto sia triste la tua vita, vero? - sentenziai.
Il ragazzò abbassò lo sguardo, poi lo rivolse a me impassibile, le emozioni non lo tradivano mai.
- Tu, caro Louis - mi bisbigliò, sfiorandomi il collo con le labbra - Non hai idea di quanto io abbia bisogno di te.
Lui non stava versando lacrime, lui stava piangendo dentro. E io vivevo del suo dolore, perché amavo quell'uomo.

«Com’è che ti chiamavi, piccoletto?»
«Louis Tomlinson, e non sono piccolo!», fece una smorfia, «Potresti smettere di fumarmi in faccia?»
Il riccio rise divertito. «Spero di rivederti presto, Louis Tomlinson.»
Larry. Attenzione: ci saranno contenuti forti in alcuni capitoli, l'ho messo tra le avvertenze, quindi se siete facilmente condizionabili o deboli, non leggete.

La mia prima storia Larry.
Spero vi piaccia. :)

Venne assalito dal panico e si sentì una sorta di Donnie Darko, anche se Tommo era notevolmente più bello di un coniglio gigante cieco. E, in ogni caso, la sua fervida immaginazione meritava i complimenti per aver ideato un nome idiota come Tommo the Tease.
Louis.
E il cognome? Non lo sapeva, Louis non gliel’aveva detto.
Oh, tanto meglio, se avesse conosciuto anche il cognome di certo avrebbe anche perso tempo a cercare qualcuno che con ogni probabilità nemmeno esisteva, quindi tanto valeva dimenticarsi di Louis il marinaio e fare qualcosa di costruttivo come andare a scuola.
[Larry Stylinson]

[Attenzione! Questa storia contiene: Louis/synesthetic!Harry, Niall/Zayn (hints of), Nick Grimshaw con i capelli rosa e Liam Payne con un sacco di ricci. One Shot, AU, circa 11,000 parole]
-
Louis non dorme ma sogna. Ha un bar che fa da casa ha un po' a tutti, ma soprattutto a Liam, Niall e Zayn. Harry vede il mondo in senso strettamente letterale, fa brutti disegni sui tovaglioli che inevitabilmente finiscono nelle tasche di Louis, e sogna di andarsene per sempre.
Tutto comincia in metro, ma nessuno di loro se ne accorge realmente.

Non avrei dovuto farlo. Non toccava a me, non ero niente per lui ma non avrei sopportato di vederlo stare male così ancora per molto. Lui mi voleva ma non lo sapeva, sarebbe stato mio. Avevo bisogno di lui.
Per una volta Louis, per una fottutissima volta lotta.
"Sta tranquillo Harry, sei talmente bello che se vuoi ti concedo l'onore di scoparmi e non di essere scopato" emanò una risata che mi fece tremare.
Avevo paura.
Dov'era Louis? il mio Louis.
Ti prego salvami.
Aiutami.
- Resisti..amore -
La pagherà, vedrai.
Lo amavo. Te le avrei dette quelle parole un giorno amore mio.
Vai via. Resta. Torna. Scappa lontano. Corri da me.
Non puoi dimenticarti di me..
No, non può essere vero, ti riconquisterò, sarai mio.
Queste frasi prese in ordine cronologico raccontano a grandi linee la mia storia.
All'interno di essa sono trattate varie tematiche, motivo per il quale ho deciso di svilupparla lentamente,capirete leggendo.
Larry rossa, romantica ma a tratti violenta.
Primo esperimento, spero vi piaccia. buona lettura! :)

"Harry beveva, fumava.Harry si era drogato in passato. Harry, aveva fatto sesso con troppe ragazze. Harry, non si accettava.Harry era anoressico. Harry, era scappato da casa. Harry, si tagliava."
Tratto dal primo capitolo.

Il bipolarismo di Louis non aveva mai causato molti problemi, finché non fu lasciato dalla sua ragazza e andò in crisi, diventando violento e... pazzo.
I suoi genitori decisero che la soluzione migliore sarebbe stata una: il ricovero in una clinica psichiatrica.
Sei mesi. Dovrà rimanere lì sei mesi.
Quello che pensa sarà il periodo peggiore della sua vita, si rivelerà invece fondamentale per lui.
Qui infatti conoscerà molte persone importanti per lui, tra cui Liam, Niall e Zayn.
Ma colui che attirerà di più la sua attenzione sarà Harry, un ragazzo particolare che ha bisogno solo di una cosa: di essere salvato.
Louis ci riuscirà?
Larry Stylinson.

Louis si trasferisce a Holmes Chapel dopo la morte dei suoi genitori in un incidente d’auto. Ha la custodia delle sue cinque sorelle ed è grazie alle più piccole che incontra Harry Styles, un insegnante d’asilo. La vita diventa molto più complicata per Louis.
Larry Stylinson!

“Che cos’ è?” chiesi dopo qualche istante di silenzio. Harry aveva mollato il mio braccio già da alcuni istanti, piegandosi per prendere l’ acchiappasogni vittima della mia violenza. Lo rimise al suo posto alzandosi sulle punte dei piedi e ritornando al suo sorriso.
“Letteralmente significa l’arte della scrittura. Ogni autore giapponese che si rispetti sa praticare lo Shodo. Attraverso esso, lo scrittore scopre sé stesso.” [...]
“Insegnamelo.” dissi all’ improvviso, un po’ perché volevo distrarlo dalla mia brutta figura, un po’ perché lo volevo davvero. Ricevetti un “Assolutamente no.” come risposta, che detto da quelle labbra sembrava addirittura una risposta positiva.
[Harry/Louis][17.3][Cris]